POV NAOMIMi sveglio ancora una volta in ospedale. È passata quasi una settimana, e oggi dovrei tornarmene a casa.
Il dottore mi ha comunicato ieri sera, che sarei potuta tornare prima, a casa, ma che sarei dovuta andare in ospedale per fare altri controlli, nei tre giorni successivi a quelli in cui sarei andata via.
Sono stata felicissima di accettare.
Non mi sono più venuti degli attacchi come la prima notte, mi sentivo sul serio al sicuro, e Aaron non mi ha mai lasciata, è rimasto tutto il tempo qui con me. Non se n'è mai andato, tranne che per farsi la doccia.
Ha dormito qui con me, tutte le notti.
Cloe sembrava disperata, e anche Jack e Jody. In realtà non è che lo sembravano, lo erano, come erano preoccupati anche Nate, Aria e Jason.
Jas mi è venuto a trovare una sola volta con Nate e Aria. Insomma, tra poco più di tre mesi finisce la scuola, e devono studiare per gli ultimi esami...in teoria dovrebbe farli anche Aaron, ma non sta andando a scuola.
Mi hanno detto che sarebbero venuti più spesso, ma io li ho obbligato a stare a studiare, non possono saltare alcuni esami, soprattutto perché è l'ultimo anno, e servono per avere dei buoni voti, che influiscano sul collage.
Apro lentamente gli occhi, stropicciandoli subito dopo, mi guardo intorno, ma non vedo Aaron, però ho ancora il suo odore impresso addosso.
Mi sono abituata a stare qui in ospedale, quindi non sono più così tanto agitata.
Decido di alzarmi ed andare in bagno, mi fermo però, a causa di una fitta alla ferita, che mi fa sibilare di dolore. Poso una mano al bordo del letto, stringendolo forte.
È da giorni che va avanti così. Devo continuare a prendere antidolorifici su antidolorifici. Mi stordiscono un po', però il medico mi ha detto che aiutano molto, se non voglio sentire più dolore rispetto al normale, siccome la ferita all'interno è ancora aperta e si sta cicatrizzando piano.
E siccome non ho mangiato molto, prima di questa settimana, ci impiegherà di più a sistemarsi rispetto al normale, perché ho bisogno di forze, così ha detto lui.
«Tutto bene, Stellina?» la voce di Aaron, che è appena entrato, mi arriva dritta alle orecchie. Si sente che è preoccupato.
Annuisco piano e lui viene da me, praticamente correndo e aiutandomi, subito dopo aver appoggiato qualcosa sul lettino.
Mi accompagna in bagno e mi passa una pastiglia, che mando giù subito. Lo ringrazio sorridendo ed esce dal bagno, lasciandomi da sola, devo svuotare la mia vescica.
Faccio tutto e poi mi lavo le mani...
Mi fermo davanti al piccolo specchio lì presente, e mi tiro su il bruttissimo camice che mi hanno dato da mettere. Guardo la fascia intorno al busto, che copre lo stomaco, me la cambiano ogni due volte al giorno.
È leggermente sporca di sangue. A volte capita, perché si sta ancora chiudendo piano, ci vuole tempo, anche se è già passata quasi una settimana, ma mi è stato detto, che dovrebbe iniziarsi a chiudere bene passate le due settimane.
Sospiro e scuoto la testa, lascio andare il camice ed esco dal bagno, trovando Aaron seduto ad aspettarmi, con un sacchettino e del caffè in mano.
Mi fissa in viso. «So che ti fa schifo il cibo che ti danno qui, così...ti ho portato qualcosa.» scuote il sacchetto bianco, io mi avvicino a lui e mi siedo al suo fianco sul lettino.
Mi porge il caffè e il sacchetto che apro, trovandoci all'interno una brioche calda, l'odore mi arriva dritto alle narici.
La tiro fuori e ne faccio un morso, godendomi tutto.
All'interno della bocca mi si sciolgono diversi sapori, cioccolato fondente e la morbidezza della brioche, in più caldi.
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Un cuore in due: Stelle Gemelle
Romance⚠️ revisione momentaneamente sospesa ⚠️ «La luna è bella si, ma sono le stelle ad essere più luminose. Ricorda: è la luna che fa da accompagnatrice e da un dettaglio in più alle stelle, non il contrario. E tu, sei la mia stella.» Naomi Calligan ha 1...