Capitolo 55 ✨

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POV NAOMI

1 anno e mezzo dopo

Sospiro guardandomi allo specchio del bagno di casa mia e di Aaron.

Alla fine del college ci siamo trasferiti qui, nella casa di cui mi aveva parlato, e diamine è davvero grande, ha tre piani.

Il terzo e ultimo ricrea quella di casa sua, dove c'è solamente la piscina, ed è bellissimo.

Il secondo piano invece è pieno di camere, più che pieno, tra cui la nostra alla fine del corridoio.

Al primo si trova l'ingresso ampio, poi la cucina, il soggiorno grande e abbiamo una cavolo di spiaggia privata con un terrazzo ampio che la precede, e sul terrazzo c'è una piscina incastonata a terra.

E non è finita qui, c'è persino un piano sotterraneo, dove si trova una palestra.

È letteralmente la casa perfetta, e non so quanto ha pagato Aaron per tutto ciò... non lo immagino neanche che è meglio.

«Hai fatto Naomi? Dobbiamo iniziare a prepararti.» dice Cloe, bussando alla porta del bagno.

Deglutisco e sospiro, poi esco dal bagno, trovando in camera Jennifer che ha in braccio Nathan, suo figlio, Aria con al suo fianco Carl, sdraiato sul letto, e Miky che gioca con una macchinina.

Neppure i bambini adesso riescono a farmi calmare e sorridere, sono troppo ma troppo agitata.

Maya sta finendo di preparare tutto al piano di sotto, tra poco dovrebbero arrivare gli invitati al matrimonio. E io ho un fottuto bisogno di vedere Aaron, o almeno di sentirlo.

Ma me lo hanno impedito le ragazze, perché dicevano che porta sfortuna vedere il proprio ragazzo il giorno prima di sposarmi, e anche prima del matrimonio.

Perciò ieri abbiamo passato una serata insieme io Maya, Cloe, Aria e Jennifer, come lo hanno fatto i ragazzi.

E spero vivamente che non abbiano portato Aaron in un cavolo di strip club perché gli stacco il pisello sennò, a tutti.

«Che succede zia Nani?» domanda Miky, che ormai ha quattro anni.

È un bambino davvero intelligente.

«La zia è agitata perché si sta per sposare con lo zio Aaron.» lo avverte Aria, accarezzandogli i capelli.

Poi prende in braccio Carl che ha iniziato a pingere, tenta di calmarlo ma non ci riesce del tutto. «Scusatemi un attimo.» si alza e se ne va dalla stanza, probabilmente per calmare Carl.

«Andrà bene zia.» dice Miky, alzandosi dal letto e venendo nella mia direzione, abbraccia le mie gambe e io sorrido, abbassandomi per far sì di riuscirlo ad abbracciare a mia volta.

«Miky, vai da tuo padre e digli che deve vestirti. Su.» ordina Cloe, aprendo la porta a Miky.

«Ma mamma.» brontola lui.

«Dai su, è nella porta qui affianco, ti guardo mentre vai.» lo avverte, anche perché è piccolino e lasciarlo da solo non è una buona idea.

Miky mi lascia un bacio sulla guancia e poi esce, Cloe aspetta e appena vede che qualcuno ha aperto la porta e guarda Miky, allora chiude la nostra e ritorna a concentrarsi su di me.

«Io arrivo subito, devo solamente portare Nathan a Jared, così lo tiene lui mentre ti preparo.» ci avvisa Jennifer, uscendo dalla stanza come un fulmine.

«Ho bisogno di parlare con Aaron, Cloe.» dico, agitandomi ulteriormente.

Lei, già vestita di tutto punto, con un abito attillato blu e semplice, scelto da me siccome è la mia damigella d'onore, si avvicina a me, prende le mie guance con i palmi delle mani. «Non ti serve Aaron, ora devi solo respirare. Fai dei respiri profondi, saremo tutte con te, compreso Robert che ti accompagnerà all'altare, perciò non devi preoccuparti assolutamente di niente, okay?»

Un cuore in due: Stelle Gemelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora