Capitolo 40

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                                    POV NAOMI

«Voglio provare questo.» afferma Aria, con un vestito azzurro pastello e corto fino alle ginocchia in mano.

Mancano esattamente tre giorni al ballo, si tre giorni e noi stiamo guardando i vestiti solo adesso... forse avremmo dovuto pensarci prima ma fa lo stesso, troveremmo qualcosa... anche se a me non sta andando benissimo.

Siamo entrate in un negozio con dei vestiti a dir poco stupendi e io ne sto cercando uno, con scarsi risultati, non ce n'è uno che mi urli "provami." O che mi faccia innamorare a prima vista.

E io voglio che il mio primo ballo sia bellissimo, che io abbia un vestito perfetto da indossare, da principessa come ho sempre sognato.

Cloe e Aria ne stanno prendendo e provando un bel po' e io sto girando e girando. Essendo che sono prese nella loro ricerca le abbandono un attimo e mi infilo in un piccolo corridoio, continuando a cercare tra gli abiti appesi ed esposti.

Con i polpastrelli tocco la fila di vestiti alla mia destra, camminando e sfiorandoli tutti uno a uno.
Rosso così non mi piace. Viola prugna orribile. Questo blu invece è troppo sciupo, fa schifo.

Continuo a camminare fino a che non arrivo  in un altro posto del negozio pieno di abiti, giro il viso intorno sperando di trovarne uno che attiri la mia attenzione e poi eccolo lì...

Spalanco gli occhi alla visione di quell'abito stupendo. «Che bello.» corro davanti al manichino, cazzo questo dice proprio: sono tuo.

È un abito attillato fino alla vita, da lì in giù si apre sulla gonna, è lungo ed è nero con delle rifiniture bianche in pizzo, è come un abito da principessa ma invece che avere la gonna pompata ce l'ha che cade delicata.

Le spalline sono leggermente grosse e vanno messe poco sotto le spalle, creando così una discesa che arriva fino alla scollatura a cuore.

È stupendo.

«Prende questo?» salto in aria per lo spavento, la commessa mi guarda tramite i suoi occhi marroni.

Appoggio una mano sopra il cuore perché diamine mi ha fatto prendere un colpo. Mi schiarisco la voce e annuisco. «Vorrei provarlo.»

Fissa me e poi il vestito al mio fianco, sorride nella mia direzione fissandomi tutto il corpo coperto solo da una tutina attillata.

«Io penso che le calzi a pennello ed è fortunata, è l'ultimo, adesso lo tiro via da lì così può provarlo.» sfila l'abito dal manichino bianco e poi lo porge a me.

La ringrazio e corro in uno dei camerini vicini a quelli di Cloe e Aria. So che sono qui perché è ormai da ore che provano vestiti e vestiti, penso che le commesse ormai abbiamo ceduto questi posti solamente a noi.

Tolgo la tutina appoggiando il vestito sulla poltrona affianco, guardo la schiena nello specchio al mio fianco, non c'è più il livido, meglio così.

Ci ha impiegato più di una settimana a guarire ma per fortuna non sono dovuta andare in ospedale e adesso è tutto apposto.

Prendo il vestito mettendolo addosso da sopra, poso bene le spalline ai lati delle spalle. «Aria.» la chiamo siccome ho bisogno di un aiuto.

«Dimmi.» urla da un'altro camerino..

«Riesci a chiudermi la zip?» domando, proverei da sola ma non voglio rischiare di rovinarlo in qualsivoglia modo, non vorrei mai che succedesse e so che ne sarei capace.

Sento il rumore delle catenelle che tengono la tende spostarsi, poi i suoi passi si fanno sempre più vicini a  me, apre la tendina chiudendola subito dopo per evitare di farmi vedere da tutti.

Un cuore in due: Stelle Gemelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora