POV NAOMI«Cosa disegni?» domanda Aaron con la sua vocina sottile, seduto affianco a me.
Io sono concentrata a passare una matita blu sul foglio, con la punta della lingua fuori da un angolo della bocca e un occhio mezzo chiuso. «Adesso vedi.»
Fissa i movimenti della mia mano e le linee che percorre la mina, poi si concentra sul mio profilo.
Faccio un ultimo ritocco al disegno e una volta finito lo alzo in alto di fronte a noi, per mostrarlo meglio.Siamo io e lui seduti vicini, che ci teniamo per le manine e guardiamo in cielo la luna, ho disegnato anche una stella più evidente.
Aaron prende il foglio in mano e lo guarda per bene, mentre io invece mi concentro su di lui, per vedere la sua reazione.
Sorride e le sue guance vengono solcate da due fossette profonde. «Posso aggiungere una cosa?»
Annuisco e gli passo la matita che lui prende in mano, inizia a passarla su un punto del foglio e io allungo il collo per vedere, anche se non vedo molto.
Finisce di disegnare e gira il foglio verso di me, aggrotto la fronte e cerco di comprendere cosa abbia raffigurato, i miei occhietti si spalancano appena capisco. «È un cervo?»
Annuisce e mi scruta con i suoi occhioni blu e azzurri. «Dovrebbe essere bianco ma anche blu è bellissimo.»
Sorrido e gli do un piccolo bacio sulla guancia, lui sorride porgendomi il disegno che prendo subito.
Apro gli occhi di scatto appena finisco di sognare... ancora una volta un ricorda di me e lui da bambini.
Arriccio il naso per il fastidio che mi comporta il letto su cui sono sdraiata e che ondeggia. Devo abituarmi a stare sulle barche così.
Sullo Yacht in realtà.
Alexander ci ha dato a disposizione lo Yacht di famiglia, che è enorme, per andare sull'isola privata e stare lì in vacanza. E si, hanno una fottuta Isola privata.
Siamo partiti un giorno fa, perciò dovremmo arrivare domani, o oggi, non lo so più poiché è notte, credo sia oggi.
Ah, il mio cervello non connette da appena sveglia.
Tasto il letto al mio fianco, cercando Aaron ovunque ma non lo trovo, perciò mi giro di lato e guardo intorno, non trovandolo comunque.
Mi metto a sedere e stropiccio gli occhi, poi metto addosso la maglietta di Aaron che ho lanciato io a terra ieri sera.
Scuoto la testa e esco dalla cabina grande iniziando a percorrere un corridoio, fino ad arrivare alle scale che portano al piano superiore.
Una volta fatto entro di nuovo in un corridoio con le pareti bianche e esco da una porta che da all'esterno. La brezza fresca invade il mio corpo procurandomi dei brividi, l'odore di mare mi invade le narici.
Sorrido e inizio a camminare, pestando con i piedi nudi il parquet sottostante, finché arrivo alla parte anteriore in cui trovo Aaron.
È fermo piegato leggermente in avanti, con gli avambracci appoggiati alla balaustra. Di fronte a lui, una nube di fumo sale verso l'alto.
Fisso la sua schiena imponente appena inizio ad avviarmi verso di lui. Mi metto al suo fianco, stringendo la balaustra fredda tra le dita.
Guardo le sue labbra carnose intente a tenere una sigaretta, con due dita la prende dal filtro e la sposta, inclinando il collo indietro e sbuffando fuori il fumo.
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Un cuore in due: Stelle Gemelle
Romance⚠️ revisione momentaneamente sospesa ⚠️ «La luna è bella si, ma sono le stelle ad essere più luminose. Ricorda: è la luna che fa da accompagnatrice e da un dettaglio in più alle stelle, non il contrario. E tu, sei la mia stella.» Naomi Calligan ha 1...