Capitolo 54 ✨

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POV NAOMI

Tre anni dopo

Mugolo quando sento qualcosa di morbido sulla fronte, tengo gli occhi chiusi e sbuffo dopo l'ennesimo bacio da parte di Aaron.

«Stellina...»

«Mmm, ancora cinque minuti...» brontolo, attaccandomi a lui come se fossi un koala.

Sono passati tre anni, e in questi tre anni sono successe un sacco di cose.

Io sono stata ammessa a Yale e poi mi sono trasferita nell'attico insieme a Aaron, qualche mese dopo ci hanno raggiunti anche Jody e Cloe, volevamo stare tutti vicini.

Jack viene qui qualche volta a dormire, tanto la casa è grandissima, e Miky ha quasi tre anni.

Inoltre manca ancora un anno e mezzo e io e Aaron finiamo il college, questo significa che potrà ufficialmente iniziare la nostra vita da adulti indipendenti.

Anche se indipendenti lo siamo già...

Borbotto qualcosa, che non riesco a capire neanche io, appena Aaron accarezza la mia schiena nuda da sotto la coperta.

Arriccio le dita dei piedi sentendo la sua mano calda, strofino il naso contro il suo petto e poi ci appoggio la guancia.

«Naomi, dobbiamo iniziare a prepararci, tra due ore dobbiamo partire per andare in montagna.» mi avverte Aaron.

«Cavolo è vero.» mormoro, non muovendomi comunque.

Perciò Aaron ridacchia e si alza, tenendomi dalle cosce e camminando verso il nostro bagno personale, mi fa sedere sul piano accanto al lavandino e tiene un braccio intorno alla mia vita.

Con le palpebre socchiuse prendo lo spazzolino che mi porge Aaron, inizio a lavarmi i denti insieme a lui e inclino il collo per guardarlo meglio in viso.

Dondolo i piedi avanti e indietro e sorrido quando vedo il piccolo succhiotto che ha sopra il petto.

«Perché ridi?» domanda, subito dopo essersi sciacquato la bocca.

Lo faccio anche io e poi accarezzo le sue spalle con le mani. «Niente...» ridacchio quando vedo che ha un altro succhiotto sul collo. «O forse c'è un motivo.» indico il suo petto e il suo collo.

Lui alza un sopracciglio e si sposta leggermente di lato per guardarsi allo specchio. «Sei una cavolo di sanguisuga.»

«Tu parli!? La scorsa settimana mi hai lasciato un succhiotto grande quanto una mano sul collo. E poi dai a me della sanguisuga, per due misere punture.» appoggio le mani sui fianchi larghi e lo guardo male.

Sorride, di uno dei suoi sorrisi con le fossette, alza gli occhi al cielo e fa il finto ingenuo. «Di che parli? Io non ho fatto assolutamente niente.»

«Piccolo stronzetto bugiardo.» mi metto in ginocchio e inizio a tirargli pizzicotti, lui invece prende a farmi il solletico sulla pancia.

Siamo cresciuti di età e cambiati fisicamente, ma non cambieremo mai di carattere e di testa, siamo sempre Naomi e Aaron, due cretini che continuano ad amarsi infinitamente.

Un cuore in due: Stelle Gemelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora