Capitolo 11

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                                     POV NAOMI

È Lunedì mattina e sono già a scuola da un'ora. Jody è venuto a passare a prendere me e Aaron, e ci ha accompagnati.

Ieri e sabato sono state delle giornate veramente piene di sorprese. A partire dalla scena della vasca a idromassaggio, continuando con il gioco in camera mia e con il preliminare che gli ho fatto dopo, e sinceramente non so con che coraggio l'ho fatto, solo con lui sono riuscita a superare questo limite, e per finire a ieri quando mi ha chiesto di iniziare a frequentarci in segreto.

Io sono stata d'accordo, non mi sembra il caso di farlo sapere a tutti se neanche noi sappiamo quello che sta succedendo.

Che c'è attrazione anche mentale e che c'è qualcosa è chiaro, ma è sempre meglio capire del tutto prima di fare sapere agli altri, e poi devo ammettere che un po', è eccitante.

Che poi "di nascosto" è un parolone, siccome lo sanno già Cloe e Jody, ma finché sono loro va bene.

Sinceramente, sono felice di questo cambiamento di rapporto tra me e Aaron.

Aaron mi ha dimostrato di essere interessato sul serio a stare con me e in più di un'occasione, o almeno per adesso.

Vediamo se vincerà la sfida, quella di dimostrarmi che per lui non sono come tutte le altre.

Inoltre, spero solo che in questo periodo mi tratti con rispetto prima di tutto, ciò significa che non deve uscire e baciarsi con altre.

E spero che davanti agli altri mi tratti veramente come mi tratta di solito, io lo farò sicuramente,  non voglio che sappiano subito che siamo in una sorta di relazione.

Se così si può chiamare.

Sto anche cercando di aprirmi di più e abbattere questo muro mentale che mi ritrovo e che mi impedisce di spingermi oltre, ma per quello, servirà un po' più di tempo.

Adesso, io e Cloe abbiamo un'ora buca e siamo sedute in palestra, guardando la classe di Jody e Aaron fare educazione fisica.

Da quando sono qui Aaron non ha fatto altro che mandarmi occhiatine nascoste, che ovviamente non sono passate inosservate né a me né a Cloe.

«Allora, raccontami tutto.» dice Cloe.

«Cosa dovrei dirti?» chiedo, facendo finta di non capire, anche se so che dopo quello che ha visto ieri mattina devo parlarle.

«Eh dai, lo sai benissimo, non farti pregare.» risponde, tirando in fuori il labbro inferiore.

Sbuffo. «Allora, in questi giorni io e Aaron ci siamo avvicinati molto, in realtà già da un paio di settimane... però vabbè. Sabato notte, sono successe diverse cose che...» arrossisco solo a pensarci e Cloe sorride in modo malizioso. «...molte cose comunque... belle e intense. Abbiamo capito che non ha senso ignorarci e fare finta di niente quando è palese che proviamo qualcosa l'uno per l'altra. Perciò ieri mattina, prima che tu ci trovassi in camera, mi ha detto prima di tutto che pensava già di chiedermelo più avanti e poi mi ha detto di aver cambiato idea e mi ha chiesto di frequentarci.»

Cloe spalanca gli occhi e tira un gridolino di felicità, che fa girare varie persone nella nostra direzione.

La zittisco, continuando a parlare. «...in segreto.»

Il suo sorriso scompare un po' dalla sua faccia.
«E perché mai?»

«Abbiamo deciso insieme di farlo, non ha senso ufficializzare una cosa che ancora non esiste, e fare sapere a tutti che ci frequentiamo, quando neanche noi abbiamo capito del tutto i nostri sentimenti. Ci è semplicemente sembrato giusto fare così...» scrollo le spalle.

Un cuore in due: Stelle Gemelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora