Capitolo 49

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POV CLOE

Respiro con calma mentre entriamo dentro al carcere, ho un po' di paura devo ammetterlo.... di cosa?

Non lo so nemmeno io.

Forse ho paura del posto in sé, o forse ho paura di incontrare mio padre e rendermi conto che le sue parole erano solo parole, che quello che ha detto, di essere cambiato, di voler cambiare in meglio, non sia vero.

L'ho chiamato una volta, devo dire la verità, ma non ho avuto molto tempo per sentire la sua voce, avevamo solamente tre minuti per parlare.

Ora invece, che sto per arrivare da lui, avremmo più tempo, tempo in cui capirò se veramente è cambiato, se veramente mi vuole bene come ha detto l'ultima volta che ci siamo visti faccia a faccia.

Naomi e Aria toccano le mie spalle, cercando di calmarmi un pochino. Maya voleva esserci, ma ho insistito nel non farla venire perché volevo stesse con Amory, essendo che sono passati solo due giorni dal nostro ritorno.

So quanto le è mancata sua sorella, per questo l'ho obbligata a stare con lei.

Stringo nella mia mano quella di Naomi, mentre l'agente di polizia apre la porta facendoci entrare. Sorrido e appoggio la borsa affianco alla porta, poi mi siedo sulla sedia, aspettando che mio padre entri in stanza.

Naomi e Aria restano al mio fianco, ispezionando la stanza, i nostri occhi si soffermano sulla porta da cui subito dopo entra mio padre.

I suoi occhi azzurri si illuminano appena mi vede, sembra più felice di qualche mese fa, meno stanco e più pulito da quella roba che ingeriva e di cui faceva uso.

«Ciao tesoro.» dice, sedendosi sulla sedia.

Tocco la pancia da sopra la maglia e sorrido a mia volta. «Ciao James. Come stai?»

«Bene. Tu tesoro? Come va la gravidanza?» domanda, cercando di vedere con gli occhi il mio stomaco.

In chiamata gli avevo detto che stava crescendo e lui era super entusiasta, anche se, la cosa principale di cui era felice era che stessi bene io.

«Bene.» sono solo un po' agitata perché tra qualche giorno Jody e gli altri dovranno andare alla festa a casa di Roger, ma questo non lo dico perché non gli interesserebbe e perché non devo e non posso dirlo a nessuno.

Mi metto in piedi e alzo la maglietta per fargli vedere, sorride appena vede la pancia che sta diventando davvero grande adesso che mi avvicino al settimo mese.

«Posso...» indica la pancia, guardo i suoi polsi legati da delle manette. E so cosa vuole fare, vuole toccarla...

Guardo Naomi e Aria, annuiscono entrambe e sorridono, Naomi si avvicina piano al mio orecchio. «Sto vicina, se ti fa qualcosa lo fermo io.»

Annuisco e mi avvicino a James che si alza dalla sedia, la guardia che l'ha scortato lo scruta attento mentre alza le mani e mi tocca la pancia, in cui Miky si muove.

«Come lo chiamerai?» domanda a bassa voce, fissando la pancia e poi me negli occhi.

«Io e Jody abbiamo deciso di chiamarlo Miky.» confesso, sorridendo appena lo fa anche lui.

Restiamo a guardarci per un po', e poi, all'improvviso, fa qualcosa che mi spezza il respiro, qualcosa che non faceva da tempo...

Alza le braccia e circonda il mio collo, stringendomi in un abbraccio forte. All'inizio rimango rigida con le braccia lungo i fianchi, ma poi lo ricambio. Circondo il suo busto con le braccia e lo stringo a me.

«Mi dispiace così tanto, Cloe. Ti voglio bene.» sussurra nel mio orecchio con voce tremolante.

Sospiro e annuisco comprensiva. È cambiato sul serio, a quanto pare il detto "Il lupo perde il pelo ma non il vizio" a volte non è vero.

Un cuore in due: Stelle Gemelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora