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Laura

Torno a casa e sento voci provenire dalla cucina.
Ovviamente si tratta di Ismael e Flor.
Cosa si stanno dicendo?

Mi tolgo le scarpe e metto le pantofole che pongo sempre davanti alla porta.

Intanto mi concentro a capire in che tipo di discorso sono coinvolti.

Cammino verso la cucina e li interrompo con un "sono arrivata".

Ismael porta lo sguardo su di me, lasciandomi un mezzo sorriso.
È seduto al tavolo con gamba incavalcata.
<Ciao> mi dice appena e poi noto Flor con mani occupate
<Ciao Laura! Ben arrivata... Mi sono permessa di preparare la cena, scusa se magari ti sta recando fastidio> resta con pinze da insalata, ferme nella ciotola
<Figurati! Anzi, ti ringrazio... Devo cambiarmi, scusate> rivolgo uno sguardo teso ad entrambi e cammino verso la mia stanza

Sembrano già in sintonia e la cosa non dovrebbe dispiacermi visto che sono cognati, ma non vorrei che Flor facesse qualche cavolata con lui.

-Mi stai stupendo! Da quando pensi che tua sorella sia quel tipo di persona ?

Ti prego di andare via.
Sono stanca.
Non ho bisogno di sentire altro.

Mentre sono in stanza a prendere la roba per il cambio, sento bussare alla porta.
Alzo lo sguardo e noto Ismael, con braccia conserte.

<Devi dirmi qualcosa?> gli chiedo

Lui annuisce.

Entra e chiude la porta.

<Si....> dice con tono basso

È vicino a me ora.

<Che ci sta succedendo Laura? All'improvviso non siamo più in sintonia> comincia il suo discorso
<Non lo so Ismael, ma in questi giorni sto facendo delle riflessioni e vorrei parlarne con te in tranquillità> forse è giusto che prenda in mano la situazione
<Che riflessioni? Riguardo la missione?>
<No! Riguarda me e te ... Ma lo facciamo quando siamo soli. Ora non mi sembra proprio il caso>
<Possibile che mi abbia messo ansia?>
<Lo so... Scusami per questo anticipo, ma volevo in qualche modo spiegare il mio umore>
<Non ti sto perdendo vero?>

Pavento.
Il cuore accelera.
È sulla strada giusta e a me già fa male, anche se non gliel'ho ancora detto.

<Non succederà mai> sorrido appena, amareggiata, portandomi nelle sue braccia.
Il suo corpo è stato sempre il mio scudo.
La mia corazza.
Le sue braccia invece, il mio posto sicuro.

<Scusami> gli sussurro, portando il viso nell'incavo del suo collo e lasciargli un bacio
<Di cosa ti stai scusando?> mi lascia un bacio in corrispondenza della guancia
<Per non dare il meglio di me in questi giorni... E scusami se sei così importante per me> lo stringo
<Laura stai bene?> dice e gli faccio capire che voglio essere presa in braccio.

Mi solleva dalle natiche e stringo le gambe attorno al bacino.
Lo abbraccio.

<Mio amor> sussurra lui
<Non ci far caso> dico in sussurro anch'io

È che già sto pensando alla mia vita senza di lui.
La sento vuota.
Spenta.

Vorrei tanto essermi innamorata di lui ed essere felice, ma in qualche modo non posso tenerlo legato a me egoisticamente solo perché gli voglio bene.

Poggio la fronte sulla sua.

Chiudo gli occhi.

<Ricordati una cosa... Avrai sempre una piccola parte nel mio cuore Ismael! Ti hai coperto tutti i vuoti che la vita mi ha lasciato... Non posso assolutamente perderti> mi stacco di poco con il viso per guardarlo negli occhi
<Sembrerebbe un addio... > Sembra un tantino sopraffatto dal mio modo di fare
<No! Voglio solo che tu lo sappia... Ora vado a lavarmi, così possiamo cenare insieme> gli sorrido e cambio letteralmente discorso
<Non prima di darmi un bacio> lascia baci sulle labbra uno dietro l'altro

&quot;Vola&quot; solo chi osa farlo {Candem}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora