Laura
Apro gli occhi flebilmente.
La prima cosa che noto è una boccetta di vetro al di sopra di me , legata ad un maledetto ago conficcato nel mio braccio, che mi porta in uno stato confusionale quasi subito.
Dove sono?
Cos'è successo?
Gli occhi sono pesanti e il corpo comincio ad avvertirlo come se legato da strette corde.
<Laura> sento questa voce che ha scossa dentro
La conosco.
Ma mi porta a confondere ancora di più.
<Laura sono qui> continua e solo ora capisco che devo spostare gli occhi altrove
Lo faccio lentamente, ritrovandomi l'unica persona che mai più avrei pensato di vedere.
<Ci- Ciro> dico con tono basso, incredula.
<Ciao> mi sussurra e prende la mia mano per poterle dare un bacio su
<Sto sognando? Che mi sta succedendo?> mi sforzo per compiere due frasi perfette per mettere chiarezza ai miei pensieri
<No, non stai sognando... Sono qui> dice e cerco di muovere la mia mano verso il suo viso per capire quanto grave sia diventata la mia folliaLe dita le insinuo tra la barba e ne sento davvero il contatto.
<Sei reale> dico a tratti, visibilmente confusa dalla situazione
<Si... Sono davvero io> mentre lo dice, conduce la mia mano verso il suo collo, facendola scendere lentamente e farla fermare sul suo petto dove posso sentire il battito accelerato<Che mi è successo? E perché ci sei tu qui con me?> continuo a chiedere, togliendo la mano dal suo corpo lentamente
<Non sarò io a dirtelo ma lo farà il dottore a breve... Volevo solo guardarti negli occhi e dirti che mi dispiace> la sua voce non l'ho mai sentita così addolorata<Ti ho fatto una domanda! Mi devi rispondere!> cerco di alzarmi ma un dolore allucinante sul basso ventre me lo impedisce, portandomi ad ansimare immediatamente
<No Laura! Non muoverti... Hai subito un intervento> quando sento queste parole, la prima cosa che faccio è toccarmi la pancia e sentirne il vuoto subito
<Che mi è successo? Vuoi parlare per favore? Come sta il bambino?> dico, presa da un attacco di rabbia per ricordare poco e niente degli attimi prima del mio risveglio
<Laura> sospira e chiude gli occhi per un attimo, facendomi temere il peggio
<PARLA> alzo la voce, portandomi a tossire quasi subito
<Ok, ma devi stare calma! Non agitarti> si alza e mi comprime a letto, per non farmi muovere
<Ti hanno fatto del male> dice e per un attimo, ho un ricordo sfuocato della cena con Evan
<Che mi hanno fatto?> le lacrime bagnano le mie guance subito
<Ti hanno drogata e questo ha portato delle conseguen-> continua, ma comincio a negare con la testa, piangendo in silenzio, per poi arrivare tramite i suoi occhi ad una conclusione che mai vorrei avere confermaPorta la mano sulla mia pancia.
<No... No... No> dico tra i singhiozzi e lentamente lui si posa su di me, cercando di avvolgermi nelle braccia ma quello che provo in questo momento non è nulla di buono
<Ti odio> dico, con tono duro, cattivo forse
Lui è rimasto impietrito davanti a queste due parole che unite, hanno la capacità di uccidere senza arma.
Si stacca lentamente, guardandomi negli occhi.
<Laura> dice, con occhi feriti
<Ho perso mio figlio a causa tua!> continuo, sempre più dura, mentre le lacrime sono arrivate a bagnarmi le labbra, facendomi sentire la loro amarezza.
<Questo è il prezzo che ho pagato per aver scelto te a me! Ora vattene, non voglio vedere più la tua faccia> continuo mentre stringo il lenzuolo dalla rabbia
Resta in silenzio.
Mi guarda e nei suoi occhi leggo il vuoto, come se privi di pupilla ed iride.
Si alza.
Mi guarda, come se volesse parlarmi senza voce.
<Basta guardarmi! Ti ho detto vattene! Ho perso tutto a causa tua! > continuo in una valla di lacrime, alzando la voce e lo vedo allontanarsi, senza difendersi.
Senza emettere parola.
Non appena lascia la stanza, stringo le mani sul mio ventre ormai vuoto , piangendo per la mia perdita.
Il mio bambino è appena diventato un angioletto.
Le ali gliele ho messe io.
Non mi perdonerò mai per questo.
<Signorina Gonzales... Come si sente?> a parlare è stata l'infermiera
La guardo in collera.
<Come vuole che mi senta? Ha mai perso un bambino sapendo che è solo colpa sua?> dico con occhi infuocati e voce roca dal dolore
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Ciro
Il mio unico interesse dopo l'accaduto era vedere Laura con i miei stessi occhi e assicurarmi in qualche modo della sua salute.
Il bambino ha avuto la peggior parte, pagando la cattiveria umana con la sua vita e questo porterà tanto dolore a Laura, soprattutto quando saprà che è stato il sangue del suo stesso figlio.
Non mi aspettavo che mi avrebbe attributo la colpa, ma non posso biasimarla per questo.
Non è lucida in questo momento e l'unica minaccia nella sua vita sono io.
A almeno, lei lo crede.Non ho voluto provare la verità , non mi sembrava giusto farlo quando ancora non ha realizzato quello che è successo, ma ho tutte le prove per dimostrare chi realmente ha voluto mettere fine alla vita di suo figlio.
Premo sull'acceleratore inevitabilmente.
Non ho ancora terminato il mio lavoro.
Mi dirigo all'aeroporto e prendo il jet che mi condurrà in India.
Insieme ci sono Luis e il nostro ostaggio.
È l'unica fonte che ho per risalire al bastardo di Abah.Pagherà fino all'ultimo suo respiro per aver fatto questo a Laura.
Mentre guardo fuori dall'oblo, trepidante di arrivare a destinazione, mi accorgo di stringere l'arma che ho fra le mani in maniera sovrannaturale.
Come se volessi spaccarla.
Le parole di Laura mi stanno facendo soffocare.
"Ti odio" sento ancora, sentendo il suo dolore passarmi sul corpo ancora una volta
È non è la prima volta che mi vedono come l'unico mostro nelle loro vite.
Prima Marcos, credendo davvero che gli avrei tolto il fratello e ora Laura, credendomi l'unico colpevole per la perdita del suo bambino.
In realtà è che Ciro forse non l'hai mai visto nessuno per davvero.
È un po' come un marchio e il mio è "Ramiro".
Qualsiasi cosa buona possa fare, c'è sempre Ramiro che lo coprirà inevitabilmente con il suo velo nero.
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"Vola" solo chi osa farlo {Candem}
FanfictionSamanta è una semplice agente di polizia, fino a quando il suo superiore non vede in lei, le capacità giuste per catturare il più grande narcotrafficante del Messico. ⚠️ Questo libro contiene linguaggio maturo ed esplicito. #1 in canyaman. 23...