"Vola" solo chi osa farlo {Candem}

58 - Volume due

Simone

Ho sempre amato da piccolo ammirare le stelle, difatti in questo momento sono seduto sul marmo della finestra ad osservarle.

Sono veramente tante e tutte di un fascino particolare.

Penso a Flor.
A quello che stiamo diventando.

Pensavo che ignorarla, sarebbe uscita dalla mia testa in qualche modo, ma non è possibile farlo in questa maniera anzi, più la schiaccio nei pensieri e più si fa sentire.

Il telefono mi riporta alla realtà.
Mi rialzo e vado a prenderlo.

Come si dice: parlando del sole spuntano i raggi.

Mi ha lasciato un cuore rosso e scritto un messaggio, in risposta alla mia storia su Instagram.

Non ci siamo più sentiti e si può dire anche evitati, che l'è successo stasera?

Intanto ho postato quella foto in ascensore per essere lasciato in pace stasera, e far modo che tutti sapessero di me in giro, difatti Flor mi ha chiesto proprio questo.

Invento una risposta e gliela mando:

"Ciao Flor, sto uscendo... Tu che fai? Come mai mi hai scritto?"

Le avrei voluto scrivere molto di più.
Dirle che non ho mai smesso di credere a noi.
Che è costantemente nei miei pensieri.
Che il mio cuore batte in maniera irregolare da quando ho letto il suo messaggio.
Ma mi sono limitato ad essere freddo, perché in qualche modo devo tutelare la mia persona.

La sua risposta non tarda ad arrivare:

"Mi andava di farlo, spero per te non sia un problema"

Come potrebbe essere un problema? Intanto ha ignorato la mia domanda.
Ha preferito non dormi dov'è. Ma ok.
Penso a cosa scrivere e glielo mando senza far passare troppo tempo.

"Non è un problema, spero tu stia bene... Ora ti lascio, sto per entrare in macchina. Buona notte per quanto andrai a dormire"

Chiudo tutto e lascio il telefono nervosamente sul divano.

Vado a riempirmi un bicchiere di Campari che personalmente adoro e vado a sedermi sul divano, portando sulle mie gambe il PC.

Sbircio un attimo nelle mail di lavoro e rispondo ad alcune.

Lavorare in azienda con papà non è il mio forte.

Amo la vita frenetica e non essere piantonato dietro una scrivania e davanti ad un PC per lunghe ore, ma l'azienda è di famiglia e mi sembra giusto, se non doveroso, lavorare con loro.

Papà mi ha proposto di occupare il posto di Analista Programmatore. L'ultimo si è licenziato per ovvie ragioni e quindi ho preso il suo posto.
Cos'è un Analista Programmatore?
Beh, mi occupo principalmente di analizzare un problema informatico aziendale e di programmare le relative soluzioni. Raccolgo richieste e necessità dell'azienda, analizzandone i processi IT e valuto la fattibilità delle modifiche o degli aggiornamenti richiesti.
Forse a parole sembra così complicato, ma credetemi, è uno spasso per me.

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Sospiro quando mi accorgo che sto facendo di tutto per far passare il tempo e in realtà è solo passata mezz'ora.

Riprendo il telefono, notando nessun cambiamento e vado direttamente in Instagram per sbirciare le storie dei miei "Bro".
A parte una stupida storia dove si notano fumare in gruppo, non c'è niente di bello da vedere.
Continuo a scorrere e mi compare la storia di Leonora che ha appena messo.
Immediatamente la apro.
Non so nemmeno se è giusto, sembra che ero lì ad aspettarla, ma generalmente non sono un calcolatore nelle mie azioni.