Ispettore Dario.
Sono minuti interi che osservo dal vetro quel mascalzone che abbiamo arrestato poco fa.
La causa? Ha abusato dell'agente Laura, anche se inconsapevolmente.
Ma un abuso è abuso.
Corpo di polizia o meno.Lo riteniamo anche fin troppo fortunato perché Manuel è arrivato in tempo o la pena sarebbe stata maggiore se ad atto compiuto.
Ma questo gran pezzo di merda si è rivelato tanto interessante.
Sia perché è il fratello gemello del Marcos che stiamo pedinando e sia perché abbiamo trovato nei pantaloni svariate pasticche di droga.
Ha tanto da rispondere anche se dopo averci chiarito la sua identità, ha espresso chiaramente il suo silenzio continuo.
Si rifiuta di rispondere, ma al contrario di quello che pensa, peggiora solo la situazione.
Di certo non è favorevole per lui coprire qualcuno.
Come non è favorevole trovare droghe nelle tasche.<Ispettore, lo so che mi stai osservando! Sono davvero così bello?> gli sento dire , dall'interno
Ovviamente i vetri sono a specchio.
Noi vediamo lui, ma lui non vede noi.
A sentirlo, abbiamo microfoni incorporati nella stanza e delle telecamere che lo sorvegliano.Mi gratto il mento esasperato e guardo l'orologio.
Sono le otto.Ho deciso di dargli ancora una possibilità.
Quindi rientro e mi accoglie con sorriso provocatore.<È davvero così triste qua dentro... Mi chiedo come fai a lavorare in un posto come questo! O forse sí... Spiegherebbe il tuo essere monotono... E aggiungerei, ficcanaso! >
Una cosa che non sa fare è sia quella nel darmi del "lei", davvero non ce la fa, perché non è nella sua indole, e per concludere, pensa di parlare con persone come lui.
In "tu" è davvero sgradevole.<Modera il linguaggio o la tua possibilità di rimediare l'annullo in questo momento! Ti spedisco direttamente dietro le sbarre!> dico tranquillamente, sedendomi dall'altra parte del tavolo e osservare le due mani, legate dalle manette che lo stanno letteralmente innervosendo.
<Non mi fai paura ispettore! Piuttosto rendi tutto più... Come dire... Divertente!> mi fa l'occhiolino e scoppia a ridere
<Da ridere non c'è un bel niente! Non hai la minima idea di quello che ti aspetta lo sai questo?> incrocio le braccia al petto, e lo osservo attentamenteIntanto dall'altra parte stanno registrando tutta la conversazione.
<Ma che paura> mi provoca e comincia a fischiettare
<Ieri hai abusato di una ragazza e questo ti porterà tanti, ma tanti problemi... Quindi sì! Devi avere paura!>
<Andiamoci piano ispettore! Abusato non è un parolone? L'ho toccata appena ed è lei che provocava me! Puoi anche chiederglielo a quella Puttana>Il sangue mi arriva al cervello in un nano secondo.
Quando si parla male di Laura, Agente Laura, io vado in tilt.
È una cosa troppo preziosa per me.
Nessuno deve osare! E con nessuno, intendo nessuno!Mi alzo.
Batto le mani sul tavolo a poca distanza dalle sue e mi inclino per guardarlo negli occhi.<Devi moderare il linguaggio! Cos'è che non hai capito? > gli dico nervosamente, sentendo il mio stesso respiro diventare più intenso
<Che succede ispettore? Perché tanta rabbia? Forse è una delle puttane che la fa godere di più?>Datemi la forza di sopportare la lingua pungente di questo mascalzone.
Quello che vuole è avere una mia reazione sbagliata, da farmi poi ritrovare nel caos.<Senti mascalzone! Stai parlando con un ispettore! Devi portare rispetto> ringhio a denti stretti
Ho mantenuto la mano che prudeva da mollargli un ceffone.
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"Vola" solo chi osa farlo {Candem}
Fiksi PenggemarSamanta è una semplice agente di polizia, fino a quando il suo superiore non vede in lei, le capacità giuste per catturare il più grande narcotrafficante del Messico. ⚠️ Questo libro contiene linguaggio maturo ed esplicito. #1 in canyaman. 23...