Giorno seguenteIsmael
Grazie al localizzatore che ho sistemato sotto l'auto dello scagnozzo di mio padre, sono riuscito a risalire in una delle sue topaia.
Mi sono reso conto solo ora di che potere mio padre ha acquisito negli anni con il riciclaggio e lo scambio d'armi.
Invece di fermarlo, gli ho dato modo per espandersi.
Ho tolto la scheda al mio telefono per evitare che mio padre possa rintracciarmi e capire che sono qui in India.
Non gli mancano i mezzi per farlo.
Se ha comprato mezzo dipartimento di polizia, pensate cosa può non avere.
Penso sempre a Laura.
Spero stia bene.
È un mio pensiero costante, insieme a quello di mettere fine al regno di mio padre.
Che sia maledetto.
Sono appena arrivato.
Resto un momento in macchina per studiare la situazione attorno a me.Si tratta di un vecchio magazzino, che rischierebbe di crollare da un momento all'altro.
C'è uno strano movimento al di fuori.
Svariati uomini armati, entrano ed escono.
Sembrano spaesati e parlano tra loro, riuniti a cerchio.Sarà successo qualcosa o stanno preparando la prossima operazione.
Mi sistemo l'arma all'interno del giubbotto e lo chiudo per non mostrare quello antiproiettile al di sotto.
Mi devo cautelare in qualche modo.
Scendo dalla macchina e mi incammino.
Le loro voci sono più udibili e dal tono pare sia successo qualcosa di grave.
Uno di loro mi nota e si avvicina a me con aria di sfida.
<Chi sei?> mi dice, puntandomi l'arma
Ovviamente comunica con la lingua hindi.
<Sono il figlio di Abah! Ismael Kumar> dico e alzo le mani per fargli capire che sono venuto in pace
Ovviamente è quello che farò credere.
<Mostra il documento> continua e sbuffo
A questa mia reazione, sento caricargli l'arma.
<Sta buono! È che non sopporto la burocrazia... Chiamiamola così>
Intanto prendo il documento dal portafoglio e glielo mostro.
Abbassa l'arma e mi cenna di proseguire.
<Condoglianze> mi dice poi e corrugo la fronte
Mi fermo.<In che senso condoglianze?> mi giro e lo guardo negli occhi
<Il nostro amato Capo Abah è stato ucciso stamattina... Come mai non sai nulla?Non sei suo figlio! Sei un truffatore!> ed ecco che mi ripunta l'arma a livello del pettoIn realtà è che sono spiazzato da questa verità.
È vero che mio padre aveva tanti nemici, ma perché proprio ora che lo stavo cercando io?
<Non sapevo nulla perché nessuno mi ha avvisato! Che tipo di servizio è il vostro?> ringhio e lo spingo, affrettandomi ad entrare nel magazzino dove trovo mio padre disteso in una chiazza di sangue, con occhi aperti e foro sulla fronte, dove ha ricevuto il proiettile
STAI LEGGENDO
"Vola" solo chi osa farlo {Candem}
FanfictionSamanta è una semplice agente di polizia, fino a quando il suo superiore non vede in lei, le capacità giuste per catturare il più grande narcotrafficante del Messico. ⚠️ Questo libro contiene linguaggio maturo ed esplicito. #1 in canyaman. 23...