52 - Volume due

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Giorno seguente

Ismael

Grazie al localizzatore che ho sistemato sotto l'auto dello scagnozzo di mio padre, sono riuscito a risalire in una delle sue topaia.

Mi sono reso conto solo ora di che potere mio padre ha acquisito negli anni con il riciclaggio e lo scambio d'armi.

Invece di fermarlo, gli ho dato modo per espandersi.

Ho tolto la scheda al mio telefono per evitare che mio padre possa rintracciarmi e capire che sono qui in India.

Non gli mancano i mezzi per farlo.

Se ha comprato mezzo dipartimento di polizia, pensate cosa può non avere.

Penso sempre a Laura.

Spero stia bene.

È un mio pensiero costante, insieme a quello di mettere fine al regno di mio padre.

Che sia maledetto.

Sono appena arrivato.
Resto un momento in macchina per studiare la situazione attorno a me.

Si tratta di un vecchio magazzino, che rischierebbe di crollare da un momento all'altro.

C'è uno strano movimento al di fuori.

Svariati uomini armati, entrano ed escono.
Sembrano spaesati e parlano tra loro, riuniti a cerchio.

Sarà successo qualcosa o stanno preparando la prossima operazione.

Mi sistemo l'arma all'interno del giubbotto e lo chiudo per non mostrare quello antiproiettile al di sotto.

Mi devo cautelare in qualche modo.

Scendo dalla macchina e mi incammino.

Le loro voci sono più udibili e dal tono pare sia successo qualcosa di grave.

Uno di loro mi nota e si avvicina a me con aria di sfida.

<Chi sei?> mi dice, puntandomi l'arma

Ovviamente comunica con la lingua hindi.

<Sono il figlio di Abah! Ismael Kumar> dico e alzo le mani per fargli capire che sono venuto in pace

Ovviamente è quello che farò credere.

<Mostra il documento> continua e sbuffo

A questa mia reazione, sento caricargli l'arma.

<Sta buono! È che non sopporto la burocrazia... Chiamiamola così>

Intanto prendo il documento dal portafoglio e glielo mostro.

Abbassa l'arma e mi cenna di proseguire.

<Condoglianze> mi dice poi e corrugo la fronte
Mi fermo.

<In che senso condoglianze?> mi giro e lo guardo negli occhi
<Il nostro amato Capo Abah è stato ucciso stamattina... Come mai non sai nulla?Non sei suo figlio! Sei un truffatore!> ed ecco che mi ripunta l'arma a livello del petto

In realtà è che sono spiazzato da questa verità.

È vero che mio padre aveva tanti nemici, ma perché proprio ora che lo stavo cercando io?

<Non sapevo nulla perché nessuno mi ha avvisato! Che tipo di servizio è il vostro?> ringhio e lo spingo, affrettandomi ad entrare nel magazzino dove trovo mio padre disteso in una chiazza di sangue, con occhi aperti e foro sulla fronte, dove ha ricevuto il proiettile

&quot;Vola&quot; solo chi osa farlo {Candem}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora