47 - Volume due

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                        Alcuni giorni dopo

Laura

<Léon ho concluso l'ordine... Ora vado perché ho la cena con Evan> dico mentre metto il cappottino
<Con il "Dark " vorrai dire> risponde mentre mastica la chewing gum in modalità "ti faccio salire il nervoso".
<Perché Dark?> mi fa sorridere nonostante mi stia snervando con quel movimento delle labbra

Si diverte a fare palloncini.

<Perché ha un'aria oscura attorno a sé...>
<Sei un veggente?> continuo a sorride
<No Laurita, ma vado molto a sensazioni>
<Vado a cena per scoprirlo... Ovviamente ti faccio sapere se ti sei sbagliato> cammino verso l'uscita
<Dove ti porta?>
<Al "Rosso di sera"... Perché? >
<Niente... Curiosità>
<Uhm... C'è altro dietro>
<E va bene... Anche la scelta del locale può essere utile a capire che tipo è>
<E ora che lo sai, cosa ne pensi?>
<È un locale periferico, quindi riservato... Punto due; costa un occhio essere seduti su quelle sedie e quindi porta a pensare che vuole fare colpo su di te, o semplicemente sta cercando una situazione più intima... Magari portarti a letto dopo cena> gesticola, con mezzo sorriso

<Stai scherzando? Ovviamente non accadrà><Laura perché lo stai facendo?> si avvicina a me<Perché ho voglia di andare avanti

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<Stai scherzando? Ovviamente non accadrà>
<Laura perché lo stai facendo?> si avvicina a me
<Perché ho voglia di andare avanti... Non posso starmene a casa a piangere i miei errori o a commiserarmi... Laura non è questa! >
<Sei vulnerabile... Questa è la verità>
<E tu ti preoccupi troppo per me... Bacio mi amor, buona serata con Carlito... Domani mi fai sapere com'è andata> gli lascio un bacio sulla guancia e vado via.

...............................

Ho appena finito di prepararmi.

Mi guardo allo specchio e nonostante credo di aver fatto il possibile per essere presentabile, mi vedo spenta.

Forse ha ragione Léon.

Lo sto facendo solo per dimostrare a me stessa che nessuno mi butterà giù.

Che nonostante tutto mi rialzo e vado avanti.

Ma mi rialzo più forte.

Perché è questo che ho imparato con il tempo.

Mi squilla il telefono.

È il messaggio di Evan.

-Sono giù, scendi bellissima;)-

Sospiro.

Non rispondo nemmeno, prendo la borsa e scendo.

Lo trovo con mani nella tasca, appoggiato all'auto.

Sorrido e mi sento immediatamente in imbarazzo.

<Che splendore> mi dice , allungando una mano per afferrare la mia e non appena sono incastrate mi lascia un bacio lentamente, facendomi sentire le sue labbra calde e desiderose
<Non esageriamo... Ma grazie > dico impacciata
<Mi toccherà competere con tanti> mi fa l'occhiolino e mi rilascia la mano, per aprire la portiera
<Molto gentile, grazie> salgo e mi sistemo il vestito per bene, visto che si è rialzato

&quot;Vola&quot; solo chi osa farlo {Candem}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora