43 - Parte due

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Ad interrompere il nostro mega abbraccio è il citofono.

<Lo stronzo è arrivato> dice subito mia madre, scossa, facendo sentire il suo sospiro
<Lo stronzo sarebbe?> chiede la confusa Flor
<Papà! Ci sarà anche lui> dico velocemente prima di allontanarmi ed andare ad aprire, o sarebbe diventato un ghiacciolo visto la temperatura bassa.

Rispondo al citofono.
<Terzo piano, subito sulla sinistra> gli dico mentre sento il cuore accelerare

<Laura>

Mia mia madre e lascio la porta aperta per raggiungerla.

<Dimmi> dico non appena arrivata
<Per favore! Fate in modo che quello stronzo non vi abbindola con le sue frasi sdolcinate>
<Mamma> sbarro gli occhi per farla smettere
<Laura, che stai cercando di fare?> bisbiglia mia sorella nell'orecchio
<Meritiamo di sapere che cavolo è successo quel giorno> non finisco la frase che il colpo di tosse di mio padre nell'ingresso mi fa capire che è arrivato.

Vado ad accoglierlo, lasciando le due mormorare.

<Ciao... Scusami se non ero davanti alla porta> dico impacciata, notando lui in difficoltà
<Ciao Laura... Stai bene?> cenna un sorriso e si avvicina, dandomi un bacio sulla guancia

Ammetto che mi ha scossa.

Non ricordo il suo ultimo bacio a quando risale esattamente, ma so che mi è mancato il contatto con lui e questo l'ho capito solo dopo averlo ritrovato.

<Vieni> gli dico poi

Mi segue e rimane di stucco quando si ritrova mia madre e mia sorella davanti agli occhi.

<Ok, non me lo aspettavo> dice, portando la mano sulla fronte, sfregando nervosamente

È in stato d'ansia.

Mamma e papà si guardano negli occhi e a noi fa strano rivederli insieme.

<Nessuno si aspettava questo perché non volendo, sono riuscita ad unire la famiglia... Perché è quello che siamo in fondo, no?> trattengo le lacrime che per qualche ragione vogliono uscire

Flor guarda un punto impreciso in basso.

<Non che sia un piacere vederti.> dice mia madre e mio padre sorride teso
<Eppure ero convinto che volessi vedermi, visto che mi hai invitato alle tue nozze> risponde lui

Io e mia sorella guardiamo mamma.

<Si, ve lo avrei detto... Sono appena arrivata e abbiamo avuto altro da dire> spiega impacciata
<Così è seria la tua relazione?> dico impacciata
<È Sempre stata così Laura ... Sei tu che non ha mai creduto>
<Ha dieci anni in meno a te, forse è questa la ragione> interviene mio padre
<Ha dieci anni in meno, ma posso assicurarti che è più maturo di te che ne hai il doppio>

Partono frecciatine.
Avevo già calcolato l'idea.

<Simpatica> risponde mio padre, con ghigno sul volto
<Cerchiamo di parlare con calma... Por favor. Siamo tutti adulti qui dentro e possiamo farcela ad avere un confronto tale>
<Ti ricrederai non appena aprirà bocca> ride mia madre
<È sempre stata colpa mia non è così? Se è tua intenzione gettare merda su di me tutta la serata, prego > spalanca le braccia lui
<Potete calmarvi?> interviene Flor ora, guardando entrambi

<Sediamoci, avanti> mi aggrego io , invitandolo a farlo.

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<Così tu hai... Insomma...> dico a mio padre, con groppone in gola dopo aver ascoltato tutta la verità
<Io sono stato un padre squallido così come le mie scelte Laura!> guarda entrambe, spezzate da questa nuova verità
<Ci hai lasciato perché avevi un'altra famiglia e hai preferita quella a noi> continuo a ripetere le sue stesse parole, come se volessi conviverci che ho ascoltato bene
<Ho commesso un errore grande e ho pagato il prezzo di questo! Non dovevo lasciare anche voi, ma la mia ex, perché è andata male anche con lei , ai tempi, me lo ha vietato>
<Ti sei fatto comandare da lei! Come hai potuto?>

&quot;Vola&quot; solo chi osa farlo {Candem}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora