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Laura

Lo stronzo dell'ispettore mi ha scritto un messaggio dicendo di raggiungerlo in stazione per ulteriori chiarimenti e dettagli sul caso Ramiro.

Ovviamente per me resterà nella figura di Ispettore.
Sia chiaro.

Mentre mi preparo, calzando la divisa che ahimè, comincia a starmi pochetto stretta in vita, sento il telefono squillare.

Lo cerco e quando lo trovo noto che a chiamarmi è mia madre.

Sorrido.

Apro la chiamata, sentendo il cuore accelerare per via delle tante cose che ho da dirle, ma sicuramente non lo farò tramite telefono.

<Laura, mi amor... Stai bene? Non ti sento da qualche giorno>
<Mamma... Si tutto bene - mento - scusami hai ragione, ma sai com'è il mio lavoro. Assorbe tempo e me ne rendo conto quando non me lo fate notare> ridacchio nervosamente
<Sicura di stare bene?>
<Si mamma... Sto benissimo... Piuttosto dovevo chiamarti in questi giorni, hai anticipato la mossa>
<Ma davvero? E dovevi chiamarmi perché? Un motivo in particolare?>
<Beh si... Volevo vederti... Ti va di venire a cena sabato da me?>
<Ma è fra due giorni... Non so se l'ospedale mi concede il turno>

Lei è un'infermiera.
Una bellissima e dolcissima infermiera.

<Mamma ti prego! Un sabato sera con tua figlia non puoi rifiutarlo...

... E poi devo darti una notizia e per farlo ho bisogno di te in persona> concludo

Sospira.

<E va bene... Vedo cosa posso fare, ma ci sarò...>
<Prometti> sorrido
<Prometto ... - resta un po' in silenzio - Laura anch'io devo darti una notizia, quindi quale occasione migliore>
Che notizia mi darà?
Almeno ho un pretesto per farla venire da me.

<Perfetto allora>
<Tua sorella l'hai sentita?>

Ehm, si. Non parla con Flor da quando è andata via di casa, dopo aver scelto Simone a noi.

Ed è per questo che non le sto dicendo che Flor è da me, non sarebbe venuta altrimenti.

Mamma ha tutti i pregi del mondo, ma in compenso un grandissimo difetto: l'orgoglio.

In qualche modo spero possa sistemare le cose con mia sorella.

Non è bella la situazione che si è creata e forse ai tempi, ammetto, non sono stata nemmeno io d'aiuto perché mi sono schierata con lei.

<Si... Ci siamo scambiate qualche messaggio, ma niente di che. Mamma ora ti devo lasciare, ho il turno... Ci vediamo sabato> dico per cambiare discorso
<Va bene... Buon lavoro>
<Anche a te>

Metto giù e sospiro.

Continuo a prepararmi e mi guardo allo specchio dopo aver calzato la divisa.

Sorrido e mi accarezzo la pancia.

<Guardiamo il lato positivo amore... Io e papà non stiamo insieme ma ci vogliamo  tanto bene... Non ti faremo mancare nulla e poi, sei davvero fortunato lo sai? Avrai il papà migliore del mondo... Il papà che avrei tanto voluto io credimi... > non smetto di accarezzare la pancia, cercando di avere un contatto con il mio fagiolino già da ora
<Non vedo l'ora di vederti nel monitor... So già che piangerò fiumi di lacrime> anche solo a dirlo ho gli occhi lucidi

<Ok! È ora di andare> faccio colpetti di tosse per schiarirmi la voce e prendo le mie cose per uscire di casa.

Il traffico oggi non aiuta.

&quot;Vola&quot; solo chi osa farlo {Candem}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora