44 - Volume due

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"Svegliati Laura! Stai sognando ancora una volta" dico a me stessa mentre vedo me piangere rannicchiata sotto un albero nell'attesa che lui arrivi, ma stesso finale ogni volta: lui non verrà.

È diventato così assurdo.
Vedo "me" nel sogno e sono consapevole di sognare.

Tutto è successo da quando Ciro è andato via, portandosi una parte di me con sé e che sto maledettamente cercando di riprendere senza il suo aiuto.

"Laura" ora sento una voce diversa dalla mia

È più marcata e roca.
Quando mi richiama capisco che è reale.
È la voce di mio fratello Dennis.

Si lo so.
Ne avete di domande da fare e prometto che avrete tutte le risposte.
Partiamo dal fatto che oggi è la vigilia di Natale.
Sono passati venti giorni da quando tutto è successo e con questo intendo l'addio di Ciro e l'incontro di famiglia.

Venti giorni che non ho fatto altro che fingere che nulla sia successo, continuando la vita di tutti i giorni, ma in compenso sono i sogni che mi ricordano che non va bene nulla.

Che è tutto chiuso dentro una scatola, all'interno del mio cuore e che quell'ultima possa aprirsi da un momento all'altro e fare una vera e propria catastrofe.

<Laura stai bene?> continua Dennis che ha alloggiato a casa in occasione del matrimonio di mia madre

La bellissima Delia ha deciso di sposarsi alla vigilia di Natale e ha pensato di invitare Dennis perché in qualche modo è nostro fratello e ha colto occasione per farci stare tutti insieme e conoscerci meglio.

È sceso esattamente da tre giorni e devo ammettere che è un tipo tanto aperto.
Facile fare amicizia con lui e cosa ancora più bella, è che con lui non ti annoi mai.

È un sommelier e lavora in Australia in uno dei ristoranti lussuosi di Sidney .
È moro, alto e abbiamo gli stessi zigomi.
È stato una bella scoperta.

Appena ci siamo presentati, c'è stato tanto imbarazzo, ma per fortuna il tutto è stato facilitato dal bellissimo feeling che è nato tra noi.

<Buongiorno> dico, aprendo lentamente gli occhi, ritrovandolo in piedi, davanti al letto che mi osserva con sorriso
<Anche stanotte brutto sogno?>
<La domanda giusta è: "Quando non è brutto?"> sorrido appena

<Io credo che tu sia turbata da qualcosa Laura... Hai tutte le ragioni del mondo a non parlarmene, visto che ci conosciamo da poco, ma sappi che so ascoltare le persone e poi tu sei mia sorella, hai maggiore importanza> dice dolcemente
<Si lo so... È solo che non capiresti mai... Il mio tormento più grande mi ha illusa ed è andato via... Questo è tutto> mi rialzo e infilo le pantofole

<Quindi si tratta di un ragazzo>
<Si... Ma non ho voglia di parlarne ... Non odiarmi> congiungo le mani , come a scusarmi
<Ma no , figurati... È che i tuoi occhi sono così passionali e sofferenti... Non ci vuole molto a capirlo>
<È la stanchezza... >
<Non lo è... Ma facciamo che ti credo> sorride e si allontana
<Vado a prepararti la colazione> dice mentre raggiunge la cucina

Io invece raggiungo il bagno, guardandomi al volo allo specchio e capire quanta verità nelle sue parole.

Sono occhi così cupi che raccontano il mio stato d'animo anche senza voce.

Mi lavo il viso nella speranza di cancellare qualche traccia, ma è impossibile da fare.

È un dolore perenne che mi logora ogni giorno sempre più.

Esco dal bagno e lo raggiungo, trovandolo alle prese con il caffè.

Mi siedo al tavolo e lo osservo.

<Davvero rimarrai solo?> chiedo, spostando l'argomento su di lui
<Bella domanda... La donna che vorrei ancora non l'hanno inventata>

&quot;Vola&quot; solo chi osa farlo {Candem}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora