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<Lasciami! Potrei denunciarti!> lo spingo sul petto, ma non si stacca
<Davvero hai tanta creatività! Ma hai ragione su una cosa...> si ferma e si rialza di poco dal mio corpo per sfilare il portafoglio dalla tasca

<Devo pagarti o non apri le gambe> dice e prende le prime banconote, mostrandomi il valore prima di metterle nella mia borsetta

Io resto in silenzio, palesemente bloccata da ogni tipo di reazione.

<Non ti bastano vero? Sei una puttana maledetta... Ti do tutto quello che ho, ma sono sicuro che non ti bastano! Hai la vagina d'oro giusto? > continua a provocarmi e mettere tutte le banconote nella borsa
<Hai ingoiato la lingua? Spero di no perché ti servirà per il servizio che mi farai> dice e porta la mano sulla mia gamba, facendola salire mentre io chiudo le gambe
<Anche se sono una "puttana" non significa che devo essere trattata da merda! > lo guardo negli occhi, arrivandogli più di quanto pensassi
<E come vorresti che ti trattassi? Come una principessa?> il tono è più gentile al contrario di quella mano che si è insinuata sulla guancia e mi accarezza dolcemente

<Perché? Suona strano? Sono una ragazza anch'io... Forse anche un po' sognatrice> mi esce una lacrima, che asciuga subìto con il pollice

Che sta succedendo?

Pare che sono riuscita a toccarlo con il mio discorso.
Quasi sembra essere un'altra persona.

<Il principe azzurro non verrà mai a trovare una principessa sulla strada, perché sarebbe la principessa di tutte! Lui vorrebbe l'esclusiva, no?> mi accarezza la guancia ancora una volta e mi guarda negli occhi
<Ma se il tuo desiderio è quello di essere trattata tale , ci proverò ad essere il principe che tanto cerchi> mi abbassa la bretella del vestito, poi l'altra.
Io tremo.

<Brava... Quando sei meno ribelle mi piaci di più... > sussurra e il dito scende sul seno e poi l'altro
<Ti prego! Non ho più voglia> provo a lamentarmi, rialzando le bretelle lentamente

<Ti ho messo un botto di bigliettoni nella borsa e pensi di tirarti indietro solo perché pensi a fare l'offesa? Sarò sincero... Tutto sembri, tranne che una prostituta> passa il dito sulle labbra,facendomi sentire lo schifo al livello dello stomaco
<Ti restituisco tutti i soldi, ma portami via di qui>

Quando parlo sembra che gli racconto barzellette.

<Non prima di farmi un bel pompino> mi apre le gambe e si mette in mezzo con prepotenza, aprendo il bottone del jeans mentre il mio battito cardiaco aumenta sempre di più

<Un po' troppi per solo un pompino non credi?> continua e abbassa a metà il jeans

È proprio davanti al mio viso.
Cerco di non guardarlo.
Sono praticamente bloccata e incastrata dal suo corpo.

<Avanti! Che aspetti> dice poi cercando di girare il mio viso verso di lui
Mi ritrovo in una situazione più grande di me.
Come se non avessi una scelta in questo momento.
Ma fortuna vuole, una voce si fa sentire e quella voce, è di sicuro a mio favore.

Apre la portiera dal lato mio e si spaventa quando nota le condizioni in cui sono messa.

<Non si muova! La dichiaro in arresto> è Manuel.

Mi viene da piangere talmente la sua presenza mi abbia dato respiro.
Lo stronzo mi guarda e sento il suo respiro essere abbastanza rumoroso.

<Sei stata tu! Lo sapevo> dice mentre alza le mani e le incrocia dietro la nuca

Manuel lo ammetta.
Lo tira fuori dall'auto, togliendomi il suo peso di dosso.
Porto una mano sul petto.
Scoppio a piangere mentre mi copro tutto ciò che mi ha scoperto con le sue sporche mani.

&quot;Vola&quot; solo chi osa farlo {Candem}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora