Samanta è una semplice agente di polizia, fino a quando il suo superiore non vede in lei, le capacità giuste per catturare il più grande narcotrafficante del Messico.
⚠️ Questo libro contiene linguaggio maturo ed esplicito.
#1 in canyaman. 23...
Sono in stazione portandomi nei panni di Samanta, ovvero, in una minigonna di pelle con sopra un corpetto dello stesso tessuto, graziato da una allacciatura fatta di stringhe.
Calzo un paio di sandali altissimi, pieni di strass.
Ripasso il trucco affinché sia abbastanza notevole, azzardando ancora una volta sulle labbra un rosso purpureo, il colore della ciliegia per l'esattezza.
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Mi guardo e sento che con questo outfit non andrà bene, perché accenderà tutti i suoi sensi e non so più se lui è quello che voglio.
Si, ci avevo fatto un pensiero.
Ho pensato di fare qualcosa per non perderlo e di capire il vero motivo per cui non posso stargli accanto, ma dopo quello che ho saputo, potrebbe essere davvero lui e la situazione a quel punto si complica.
Devo arrestare Ramiro, non innamorarmi.
Io odio i criminali.
Odio la mafia.
Non potrebbe mai esserci uomo alcuno nella mia vita che conduca simile vita.
<Laura... Sei pronta?> è Ismael
Alle mie spalle.
Io ancora davanti allo specchio , leggermente in imbarazzo per il vestiario.
<Si... Ho finito> dico e mi giro
Noto il suo sguardo accendersi.
Nell'aria c'è tanta tensione.
<Stai attenta> mi dice solo e mentre mi avvicino a lui, si allontana <Ismael> lo richiamo <Cosa?> si gira <Mi stai evitando?> gioco nervosamente con le dita <Perché dovrei? Sei incinta di mio figlio, non potrei mai evitarti> <È questo il punto... Hai deciso di guardarmi solo come madre di tuo figlio, mi chiedo perché non più come "Laura"> <Non posso> dice e spalanca le braccia <Il "non posso" l'hai deciso sulla base di un bacio a cui non hai saputo trattenere? Guarda che non è la fine del mondo... Non è un peccato imperdonabile> dico esausta
Ho bisogno di lui. Non voglio il cinquanta.
<Meglio evitare certe situazioni... Non è facile per me, cerca di capire> <Si lo so... Ma possiamo essere come prima? Por favor... Ho bisogno di sentirti> cammino nuovamente per raggiungerlo e sembra quasi voglia scappare ancora <Non ora Laura! In una situazione "più normale" magari... Ora sei troppo bella per resisterti> dice , spezzandomi ancora una volta il cuore
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