2) Tentazioni & Abbracci

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Seguire una lezione di matematica, con una vera e propria tentazione affianco, di nome Jungkook, risulta davvero impossibile. Quando suona la campanella, al termine della lezione, mi dirigo in mensa, ma vengo trattenuto per il polso da Jungkook. Mi giro verso di lui e lascia la sua presa su di esso.

"J-Hope ha scritto sul gruppo di incontrarci in cortile, subito dopo la partita."

"Oh non avevo ancora letto il messaggio, ora rispondo."

Prendo il telefono e rispondo al messaggio con un okay.

"Fatto. Vieni con me in mensa?"

Annuisce e penso, che non potrò parlare con Jimin in sua presenza. Vuol dire che dovremo rimandare il tutto a dopo la partita.

Arriviamo e ci sediamo al nostro solito tavolo, dove si trova Jimin. Ci vede arrivare insieme e mi lancia uno sguardo, mimando con le labbra un sei bravo a svignartela. Una volta seduti, mi viene da ridere, ma so' che si incazzerebbe ancora di più, quindi evito.

Sento gli occhi di tutti puntati addosso, quindi mi guardo intorno e posso dire che le mie ipotesi sono corrette.

"Mi sbaglio o ci stanno guardando tutti."

"In realtà, stanno guardando Jungkook. Da quando si è saputo, che alla termine della partita darà la sua maglietta a qualcuno, tutti si chiedono chi possa essere il fortunato o la fortunata. E menomale che è solo una maglietta, non immagino cosa sarebbe potuto accadere se avesse concesso un'uscita con lui."

"È una tradizione dell'istituto, giusto?"

"Si, ho vinto molte partite in questi anni e in quanto capitano, dovrò seguire la norma."

Annuisco e prima che possa rimuginarci sopra, arrivano Yoongi, Namjoon, Jin e J-Hope.

"Ehi, ragazzi!"

"Ciao, Hobi!"

"Ciao, Tae. Jungkook e Jimin ti hanno dato fastidio in mia assenza?"

"Ehi! Io sono un angioletto."

"Jimin lo sai anche tu, che a volte puoi diventare davvero intrattabile."

Jimin dà un pugno sul braccio di Yoongi e quest'ultimo reagisce, fingendo di essersi fatto male, quando in realtà non deve averlo nemmeno sfiorato.

Decido di porre a Hobi la fatidica domanda, di cui tutti noi attendiamo la risposta.

"Hyung non ci dirai il motivo per il quale vuoi incontrarci tutti in cortile dopo la partita?"

"No, perché non ne abbiamo il tempo, visto che tra poco dobbiamo tornare in classe e ciò che voglio dirvi è importante."

Guardando i volti di ognuno di noi, capisco che siamo tutti preoccupati. Vogliamo bene ad Hobi, ognuno per un motivo diverso ed è raro vederlo così serio e non pimpante come lo è di solito.

Yoongi posa la sua mano sulla spalla di Jimin, per rassicurarlo, visto che se fosse successo qualcosa di grave, J-Hope ce l'avrebbe detto senza alcun indugio. Namjoon stringe la mano di Jin, nel tentativo di fare lo stesso.

Nell'attimo in cui i miei occhi incontrano quelli di Jungkook, la campanella di fine ricreazione suona e subito distolgo lo sguardo dal suo.

"Ragazzi non voglio vedervi così preoccupati per me, non ce n'è motivo. Non è nulla di serio."

Con queste parole, rilasciamo un sospiro di sollievo. Usciamo dalla mensa e ognuno di noi si dirige verso la propria aula.

Al termine delle lezioni, io e Jimin ci dirigiamo verso il luogo dove si svolgerà la partita, per poi prendere posto nelle tribune. Guardo il campo alla ricerca di Jungkook, notando però la sua assenza.

Mi tranquillizzo, pensando che probabilmente si starà cambiando nello spogliatoio insieme ai suoi compagni di squadra.

"Sei ansioso di scoprire chi sarà la persona a cui Jungkook darà la sua maglia?"

"Non sai quanto."

"Non hai pensato che potresti essere tu?"

"Hai detto bene, potrei ma non lo sono."

Sta per ribattere, ma glielo impedisco, spostando la mia attenzione su di lui.

"Tu, invece, non sei ansioso di vedere Yoongi giocare e di sapere chi vincerà?"

"Certo che lo sono, ho preparato anche uno striscione per lui."

"Oh Jimin-ah, sei così dolce. Yoongi è proprio uno stupido per non accorgersene."

Lui mi sorride dolcemente e mi abbraccia, stringendomi forte a sé.

"Grazie, Tae."

Ricambio la sua stretta e gli accarezzo la schiena, mentre lui seppellisce il volto nell'incavo del mio collo. Ad un certo punto, le persone in torno a noi iniziano ad esultare. Così sciogliamo il nostro abbraccio per vedere Jungkook, Yoongi e il resto della squadra entrare in campo.

Aiuto Jimin a tenere lo striscione e iniziamo a fare il tifo per loro, gridando a squarciagola i loro nomi.

La partita inizia ed il primo canestro se lo aggiudica Jungkook, seguito dalle nostre urla di gioia. Ogni volta che gioca è come se ci fossi io al suo posto, vivo la partita provando le sue stesse emozioni, ma da un punto di vista differente. È una sensazione da provare assolutamente.

Il nostro istituto è in testa, quando Jungkook fa l'ultimo canestro e si aggiudica la vittoria, spiazzando tutti i tifosi della squadra avversaria.

Io e Jimin ci abbracciamo dalla felicità e tra le tribune si alza un coro per la nostra squadra. Ci uniamo al coro e vediamo tutta la squadra sollevare Jungkook in aria. Si vedeva dal sorriso da coniglietto stampato sul suo volto, quanto fosse felice e orgoglioso di sé stesso, come di tutti gli altri compagni di squadra.

Ad un certo punto Jungkook viene richiamato per il discorso e gli viene consegnato il trofeo dalla preside del nostro liceo.

"Sono davvero felice di aver ricevuto questo premio, perché dietro la nostra vittoria c'è tanto sudore, tanti sacrifici, tante lacrime e tante emozioni che il basket ci ha fatto provare. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto fino ad ora, che mi sono stati accanto durante tutto il mio percorso e che, come me, non si sono arresi mai. Grazie davvero a tutti."

Sorrido e penso che il bambino dolce e testardo che ho conosciuto da piccolo, adesso è diventato un uomo forte e maturo. Sono davvero orgoglioso di lui e dei traguardi che ha raggiunto fino ad ora.

"La mia maglia la consegno a chi mi è sempre stato accanto, mi ha sostenuto nelle decisioni importanti, mi ha aiutato, confortato e in un certo senso salvato, con il suo sorriso quadrato."

Se mi avessero detto che Jungkook mi avrebbe dato la propria maglietta da basket, che possiede dalla sua prima partita e a cui è legatissimo, non ci avrei mai creduto.

"Taehyung vieni a prendere la tua maglietta."

Non posso far a meno di sorridere ancora di più e non esito un secondo a scendere, per prendere quella maglietta. Quando arrivo di fronte a lui, se la toglie e me la porge, restando solo con una canottiera bianca aderente, che evidenzia i suoi muscoli. Cercando di non guardare il suo petto tentatore, prendo la sua maglietta e vedo una dedica accompagnata dalla sua firma.

"Non dimenticare mai che io ci sarò sempre per te e che non devi mai fermarti davanti agli ostacoli, perché gli ostacoli si superano e tu sei forte Taehyung."

Ho le lacrime agli occhi, quando lui mi avvolge tra le sue forti braccia. È proprio tra di esse che voglio restare per sempre, che ho trovato sempre rifugio e tra le quali non smetterò mai di sentirmi a casa.

𝑺𝒑𝒆𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝒗𝒊 𝒔𝒊𝒂 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒊𝒖𝒕𝒐 <3

𝐇𝐢𝐝𝐝𝐞𝐧 𝐅𝐞𝐞𝐥𝐢𝐧𝐠𝐬 | Taekook |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora