37) La mia metà

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Il calore del suo corpo, appiccicato al mio, mi infiamma le guance. Le sue labbra si muovono fameliche contro le mie, mentre ci stringiamo e accarezziamo a vicenda.

Avevamo cenato, sparecchiato e lavato piatti e posate sporchi, dopodiché ci siamo accomodati sul divano e abbiamo scelto un film, che però non siamo riusciti a guardare. È bastato un solo sguardo, per non prestare più attenzione alla televisione e rintanarci in quella bolla tutta nostra.

Il desiderio, che provavamo l'uno per l'altro, ha preso il sopravvento e con esso è andato a farsi fottere il nostro proposito di trascorrere il resto della serata fra coccole e frasi romantiche, prodotte dal film trasmesso sullo schermo.

Il nostro bacio è diventato sempre più spinto e voglioso, quindi abbiamo lasciato perdere tutto il resto e ci siamo abbandonati a quella serenità, che si crea ogni qual volta c'è anche solo un minimo contatto fra di noi.

Tutto si dissolve, restiamo soltanto io e lui, due anime che vogliono soltanto piacersi e donarsi completamente l'una all'altra.

Ci allontaniamo lentamente e i nostri occhi s'incontrano, mentre le sue mani si posano ai lati del mio viso e accarezzano ogni centimetro di esso, con una delicatezza disarmante.

Interrompo il nostro contatto visivo, chiudendo gli occhi per un attimo e beandomi del tepore, prodotto dai suoi palmi caldi adagiati sulle mie guance.

"A volte non riesco a credere che tu sia davvero mio."

Ammette e io, incredulo, apro gli occhi di scatto.

"Perché?"

Gli chiedo, volendo sapere il motivo dietro quelle parole pronunciate da lui con tanta naturalezza.

"Perché sei così perfetto ai miei occhi, che sento di non meritarti."

Il suo sguardo è così luminoso, mentre continua a sfiorare il mio viso e pronuncia quelle parole, da provocare la nascita spontanea di un piccolo sorriso sulle mie labbra, incapace di essere trattenuto ancora a lungo.

"Non sono perfetto, nessuno lo è e tu ti meriti anche di più."

Decido di azzerare la distanza tra di noi e di far unire dolcemente le nostre labbra.

"Mi sei sempre rimasto accanto, non mi hai mai abbandonato, neanche quando credevo di non volere nessuno al mio fianco o di non averne bisogno."

Gli sussurro contro le labbra e a mia volta poso le mani sulle sue guance, che accarezzo piano, cercando di trasmettergli tutti i sentimenti che nutro nei suoi confronti.

Perché non basterebbero mille parole per riuscire a descrivere ciò che provo per lui, un amore tanto forte.

"Quindi non è vero che non mi meriti, non pensarlo neanche per scherzo. Hai capito?"

Ci guardiamo dritto negli occhi e lui annuisce impercettibilmente alla mia domanda, per poi far combaciare nuovamente le nostre labbra.

"Mi basta sapere che sei felice, che ti senti a tuo agio e ti trovi bene con me. È l'unica cosa che conta."

Si allontana leggermente da me e fa sfiorare le punte dei nostri nasi, in un bacio eschimese.

"Ti posso assicurare che lo sono e non vorrei stare da nessun'altra parte se non con te, tra le tue braccia, in questo momento."

Combatto contro il desiderio di chiudere gli occhi e di abbandonarmi nuovamente a lui, per poter invece continuare a godere della vista ravvicinata di quelle iridi tanto preziose.

Sorride e riprende a baciarmi, finché entrambi non abbiamo più fiato in corpo e non esiste sensazione più bella del sentirsi completi come adesso.

Jungkook ed io siamo come le due metà di un puzzle, che insieme combaciano perfettamente. Si deve però stare attenti a non romperlo o perderne un pezzo, altrimenti resterebbe incompleto per sempre.

𝐇𝐢𝐝𝐝𝐞𝐧 𝐅𝐞𝐞𝐥𝐢𝐧𝐠𝐬 | Taekook |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora