22) Sguardi & Appuntamenti

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Venni improvvisamente svegliato, da un forte rumore proveniente dal piano di sotto. Mi alzo dal letto, notando lo spazio al mio fianco vuoto. Scosto le coperte e scendo da esso, per poi uscire dalla mia camera da letto e scendere le scale, ancora leggermente assonnato e spaesato.

In soggiorno non c'era nessuno, così mi dirigo verso la cucina e la scena che mi ritrovo di fronte, è a dir poco esilarante. Jungkook aveva fatto cadere un set di padelle, da uno scomparto della cucina e ora sono sparse sul pavimento.

Il corvino mi guarda immobile, con una mano teneva il manico di una padella, che si era sganciato da quest'ultima, mentre nell'altra aveva il cartone del latte. Scoppio a ridere, così tanto da piegarmi leggermente in avanti.

Lui, invece, assume un'espressione a dir poco scioccata.

"Mi spieghi come hai fatto?"

Il mio tentativo di essere serio, però, fallisce miseramente e lui alza gli occhi al cielo.

"Le ho urtate accidentalmente, mentre stavo prendendo i cereali e sono cadute."

Dice esasperato, visto che in seguito non riesco a trattenermi dal ridere nuovamente. Nel frattempo lui posa ciò che aveva in mano e raccoglie le pentole dal pavimento.

Dopo essermi ripreso, lo aiuto e riusciamo finalmente a fare colazione. Ad un certo punto però percepisco gli occhi del maggiore puntati su di me, il suo sguardo profondo e indecifrabile.

"Ho qualcosa sul viso?"

Chiedo, confuso.

"No."

"Allora perché mi stai guardando in questo modo?"

Lui alza un sopracciglio. Nei suoi occhi riesco a leggere curiosità e... un certo senso di sfida?

"E come ti starei guardando?"

"Ehm non saprei descrivertelo, i-io..."

Arrossisco e abbasso lo sguardo, troppo imbarazzato per continuare la frase. Lo sento ridacchiare leggermente, così la mia attenzione è di nuovo su di lui.

"Stavo solo pensando, che sei davvero carino con i capelli arruffati e l'espressione assonnata."

Mi sorride e potrei morire difronte a tutta quella dolcezza.

È inevitabile per me sorridere e portarmi alle labbra la tazza fumante del latte, per nascondere la mia reazione.

Terminata la colazione, ritorno in camera mia per indossare dei vestiti puliti e darmi una sistemata. Dopodiché mi dirigo verso il soggiorno e vedo Jungkook già seduto sul divano, intento a guardare la televisione. Così prendo posto al suo fianco, attirando la sua attenzione.

Mi scruta attentamente e io cerco di capire cosa gli stia passando per la testa, in questo momento.

"Resto dell'idea, che i miei vestiti ti stiano molto meglio."

Ho indossato i miei vestiti, anche se non mi sarebbe dispiaciuto usare una sua maglia. Jungkook è più alto e muscoloso di me, quindi i suoi abiti mi stanno larghi e lo adoro, così come il suo profumo su di essi.

"Questi non ti piacciono?"

Erano una semplice maglia bianca a maniche corte e dei pantaloni neri oversize. Volevo stare comodo e visto che non saremo usciti prima del tardo pomeriggio, avevo optato per qualcosa del genere.

"Non fraintendermi, stai benissimo con qualsiasi cosa Tae. Solo che mi piace molto vederti indossare i miei vestiti, ti sento mio."

Lo guardo sorpreso e le mie guance diventano color porpora, per avermi definito suo.

𝐇𝐢𝐝𝐝𝐞𝐧 𝐅𝐞𝐞𝐥𝐢𝐧𝐠𝐬 | Taekook |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora