35) Similar destinies

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Ci guardiamo, per un tempo che mi sembra infinito, finché Jungkook non fa sfiorare le nostre labbra e posso sentirne la morbidezza contro le mie. Le sue dita continuano a venerare la mia pelle, mentre i suoi occhi non abbandonano i miei neanche per un istante.

Come potrei non amare le loro molteplici sfumature, la luce che sprigionano ed è in grado di abbaiarmi ogni volta che lo guardo, le emozioni celate in essi e quello sguardo speciale che mi fa pensare rivolga soltanto a me.

È proprio in quelle iridi che in questo momento vedo il mio riflesso e difronte alle quali mi sento sempre, costantemente vulnerabile, ma anche tanto apprezzato, desiderato, prezioso e.... compreso.

E forse mi sono innamorato di lui davvero attraverso un solo sguardo, un piccolo, quanto intimo incontro con quelle pozze scure, a volte marroni come il cioccolato fuso altre invece nere come la pece.

Decido d'interrompere quel flusso di pensieri, diventato troppo insistente, nella mia testa e di chiudere gli occhi, per lasciarmi andare del tutto e godermi quel momento tutto nostro. Ma ovviamente ci pensa la suoneria di un telefono a farci allontanare.

Sbuffo, mentre lui ridacchia alla mia reazione, per poi infilare una mano nella tasca posteriore dei suoi pantaloni ed estrarre da essa quell'oggetto diabolico.

"È Hye-yeong."

Mi informa, anche se alquanto stranito da quella telefonata improvvisa da parte del fratello e risponde velocemente alla chiamata, per poi portarsi il cellulare all'orecchio. I miei occhi puntanti sul suo viso, notano la sua espressione cambiare e farsi preoccupata.

A causa della mia vicinanza al maggiore, però, riesco a sentire dei piccoli singhiozzi provenire dall'altro capo del telefono.

"Ehi, calmati. Okay, va tutto bene... veniamo subito."

Jungkook con queste ultime parole, che non fanno che confondermi ancora di più e aggrottare le sopracciglia, termina la chiamata e mi rivolge uno di quei suoi sguardi che riescono sempre ad addolcirmi.

"È successo qualcosa?"

"Io non lo so, stava piangendo così forte e..."

"E?"

"Mi ha chiesto di andare da lui e non so per quale motivo, di portarti con me."

Ora sì che sono confuso, ma soprattutto preoccupato. Io e Jungkook siamo cresciuti praticamente insieme ed è stato inevitabile per me legare anche con suo fratello, che considero anche il mio e con il quale ho instaurato un rapporto bellissimo.

"Andiamo allora."

Gli rispondo, per poi alzarmi dal divano e venir seguito subito da lui.

Durante il tragitto verso la casa del corvino, posso ben notare il suo nervosismo, provato verso chi o cosa abbia ridotto il fratello in quelle condizioni e la sua preoccupazione per l'atteggiamento assunto da quest'ultimo.

Il modo in cui stringe il volante della sua macchina, fino a far diventare bianche le nocche delle sue mani e il non aver spiccicato parola per tutto questo tempo, lo rendono un chiaro segnale di ciò che realmente gli sta passando per la testa in questo momento.

Quando finalmente accosta difronte a casa sua e sta per uscire dall'auto, avvolgo le mie dita intorno al polso della sua mano destra e lo trattengo all'interno di essa.

𝐇𝐢𝐝𝐝𝐞𝐧 𝐅𝐞𝐞𝐥𝐢𝐧𝐠𝐬 | Taekook |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora