44) La mia ancora di salvezza

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Convincere Jungkook ad andare a quel party è stata una vera impresa, però ci sono riuscito e soprattutto grazie al mio sguardo da cucciolo bastonato difronte al quale non ha potuto dire no.

Ed ecco che ora ci troviamo in macchina, diretti insieme a Jimin e Yoongi, verso quell'enorme villa.

Tuttavia regna un silenzio che fa paura e non posso di certo biasimarne il motivo. Il corvino al mio fianco ha protestato diverse volte, prima di accettare, ne valeva del suo orgoglio.

Ma adesso siamo qui, non si può più tornare indietro e forse è anche l'occasione giusta per lasciarci alle spalle tutta quella situazione e divertirci un po', come non avveniva da tempo. Il resto del gruppo, infatti, è già arrivato e ci sta aspettando con trepidazione.

Una volta giunti a destinazione, scendiamo dall'auto di Jungkook e ci avviamo verso la grande entrata. Attraversata quest'ultima, un giardino immenso si staglia difronte a noi.

Un vialetto in ghiaia lo divide in due parti, dove a destra ci sono due grandi piscine interrate mentre a sinistra è stato allestito un piano bar con alcolici e bevande di qualsiasi tipo, oltre ai diversi stuzzichini.

Ci sono tantissime persone, forse l'intero istituto e quasi tutte già in costume da bagno.

A tal proposito, ho indossato un pantaloncino di jeans nero e una t-shirt bianca a maniche corte, che arriva a malapena a coprirmi l'ombelico. Ho portato con me il costume all'interno dello zainetto, che ho sulle spalle.

Noto Jin e Namjoon a bordo piscina, così li raggiungiamo.

"Ehi!"

"Siete arrivati finalmente!"

I due ci salutano entusiasti, mentre posiamo ciò che abbiamo portato sopra una delle tante sedie a sdraio poste difronte alla piscina.

"Si, qualcuno però era ancora un po' contrario al riguardo."

Vedo Jungkook sbuffare alle parole di Jimin ed evitare le occhiate che gli lanciamo.

"Vado a prendere da bere."

Con questa scusa, si allontana senza consultarci, probabilmente perché conosce i nostri gusti molto bene.

Lo guardo dispiaciuto, mentre si allontana da noi.

"Forse non avresti dovuto infierire in quel modo contro di lui."

Constato, rivolgendo un'occhiata di rimprovero a Jimin.

"Forse, ma lui dovrebbe lasciar perdere quello stronzo e godersi la serata. Farà bene a tutti un po' di svago in tempi d'esami."

Non ribatto, piuttosto mi sfilo le scarpe e mi siedo a bordo piscina, immergendo i piedi nell'acqua fino alle caviglie e aspettando il ritorno del maggiore con i nostri drink.

Quest'ultimi non tardano ad arrivare e i miei occhi s'incatenano alla figura di Jungkook, che trovo bellissimo con addosso quella canotta bianca, molto aderente e quei pantaloncini neri, che gli lasciano scoperte le gambe muscolose fino a poco sopra le ginocchia.

Abbiamo deciso di vestirci allo stesso modo e adoro il risultato finale.

Lui mi scopre a guardarlo, così si avvicina a me e prende posto al mio fianco, dopo essersi tolto a sua volta le scarpe.

Dopodiché mi allunga quella che presuppongo essere la mia bevanda e l'afferro, per poi ringraziarlo e portarmi la cannuccia colorata alle labbra.

Anche lui beve silenziosamente il suo cocktail, sotto il mio sguardo rapito da ogni suo minimo movimento. Il corvino però sembra notarlo e così si sporge verso di me, per poi baciarmi dolcemente la guancia destra.

𝐇𝐢𝐝𝐝𝐞𝐧 𝐅𝐞𝐞𝐥𝐢𝐧𝐠𝐬 | Taekook |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora