13) Agitazione

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Oggi i miei genitori avevano il turno di pomeriggio, per questo motivo ora non c'è a casa e regna il silenzio più totale. Così mi dirigo verso la cucina.

Dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua, prendo uno yogurt dal frigorifero e salgo le scale con lo zaino in spalla. Raggiungo la mia camera da letto e lo poso vicino alla scrivania.

Mi siedo comodamente sul letto e mentre assaporo il mio yogurt, scorro i vari social sul telefono. Più tardi mi rendo conto dell'orario, quindi poso il cellulare sul comodino e mi dirigo verso l'armadio.

Decido di indossare una camicia bianca leggermente trasparente, dei skinny jeans azzurri e delle sneakers alte bianche e nere. Dopodiché entro nel bagno e mi preparo.

Un quarto d'ora più tardi, esco da quest'ultimo e indosso una giacca di jeans azzurra. Afferro il mio telefono e proprio in quel momento, suona il campanello di casa. Scendo le scale, per poi dirigermi verso la porta d'ingresso ed aprirla.

Jungkook è proprio di fronte a me, che brilla in tutta la sua bellezza. Indossa una t-shirt bianca aderente, dei jeans neri in grado di fasciargli perfettamente le cosce sode e muscolose, infine una giacca in pelle del medesimo colore.

I suoi capelli sono leggermente mossi e gli ricadono dolcemente sulla fronte. I suoi occhi scrutano attentamente il mio corpo e io mi sento improvvisamente febbricitante.

"Sei bellissimo, Taehyungie."

Arrossisco al suo complimento e gli rivolgo un piccolo sorriso.

"Grazie, Kookie... a-anche tu stai molto bene."

Lui ricambia il mio sorriso, per poi farmi cenno di salire in macchina. Una volta entrati nell'auto, Jungkook mette in moto e io mi allaccio la cintura.

Decido di accendere la radio e immediatamente parte una canzone, che mi piace molto. Dopo qualche istante, mi ritrovo a canticchiarla e posso sentire lo sguardo del corvino su di me. Ci eravamo fermati, visto che era scattato il semaforo rosso.

"Hai una voce splendida, piccolo."

Giro il mio viso nella sua direzione e i miei occhi sprofondano nei suoi. La sincerità che leggo in essi, mi provoca una piacevole sensazione allo stomaco.

"G-Grazie."

In risposta allunga un braccio nella mia direzione, sfiorando con le dita della sua mano il mio mento. Si avvicina lentamente con il busto al mio corpo, ma non ha il tempo di fare altro perché è scattato il verde e riceviamo diversi beep da parte dei clacson delle auto retrostanti.

Si allontana immediatamente e riprende a guidare. In poco tempo, arriviamo difronte alla villa lussuosa di Kai e si possono notare già diverse persone in giardino. Dopo aver parcheggiato l'auto, attraversiamo il vialetto e Jungkook suona il campanello, per avvisare il padrone di casa della nostra presenza.

Ad aprirci però non è Kai, ma una ragazza piuttosto ubriaca. Quest'ultima non proprio cosciente, si lancia sul maggiore e posa le sue mani proprio sul suo petto. Gli rivolge un sorrisetto, che però lui non ricambia.

"C-Ciao, bellissimo."

Jungkook, dopo averla aiutata a stare in piedi, si allontana dal suo corpo.

"Scusami, ma dovresti ritornare da colui o colei che ti ha accompagnata."

Gli dice gentilmente, ma lei non sembra volergli dare ascolto perché ci supera e si dirige verso una coppia seduta su di una panchina.

Io e Jungkook ci rivolgiamo un'occhiata, entrambi confusi dal comportamento della ragazza dai capelli rosso fuoco.

"Oh Jungkook, siete arrivati finalmente!"

Rivolgiamo i nostri sguardi verso il proprietario di quella voce, che si scopre essere Kai questa volta.

"Ehi"

Jungkook si fa avanti e si scambiano un piccolo abbraccio fraterno. Dopo essersi allontanati, Kai sposta lo sguardo sulla mia figura e mi rivolge un piccolo sorriso di cortesia.

Io ricambio e lui ci invita ad entrare.

Varcata la soglia, vengo investito dai mille odori presenti in quella stanza e mi sento a dir poco stordito da essi.

"Tutto ok?"

Alzo gli occhi su Jungkook, che nel frattempo mi si era avvicinato e aveva posato una mano sulla mia schiena. Annuisco alla sua domanda e riporto lo sguardo sui presenti, alla ricerca di qualche volto familiare.

A distrarmi è però la persona al mio fianco, che questa volta avvolge il suo braccio intorno alla mia vita e mi avvicina a sé. Mi ritrovo così con la punta del mio naso, ad un centimetro di distanza dal suo petto muscoloso.

Alzo il viso, mentre lui avvicina il suo al mio. Le sue labbra sono troppo vicine alle mie e ciò mi toglie il fiato.

Quando credo che stia per baciarmi, Jungkook cambia direzione e avvicina le sue labbra al mio orecchio. Il suo respiro colpisce quest'ultimo e mille brividi percorrono il mio corpo.

"Jimin ha inviato un messaggio sul nostro gruppo WhatsApp, per avvisarci del loro ritardo. Sono rimasti bloccati nel traffico."

Le sue parole permettono al mio corpo di rilassarsi.

"Oh O-Okay."

"Ti va di ballare?"

La sua richiesta mi coglie alla sprovvista e distratto dalla sua vicinanza, non rispondo. Mi allontano di poco dal suo corpo, per riacquistare un po' di controllo e per guardarlo negli occhi.

"Sai che sono davvero ridicolo, quando ballo."

Un piccolo sbuffo lascia le mie labbra.

"E tu sai che io la penso diversamente."

Posa entrambe le sue mani sulle mie braccia e lascia delle piccole carezze su di esse. Non posso negare, che sia davvero una sensazione confortevole.

"Solo uno, per favore?"

Di fronte alla sua espressione da cucciolo bastonato, non riesco a dire di no.

"Okay, ma solo uno."

Lui annuisce, per poi afferrare la mia mano e trascinarmi verso la calca di persone, che stanno ballando al centro della sala.

Mi attira a sé per i fianchi e mi tiene stretto al suo corpo, cosicché ogni singola parte di quest'ultimo venga a contatto con il mio. Poso le mie mani sulle sue spalle ampie, per poi spostarle intorno al suo collo.

Quando i nostri occhi s'incontrano, tutta la confusione intorno a noi sembra scomparire.

Siamo soltanto noi due.

Il mio petto aderisce al suo e insieme ci muoviamo seguendo il ritmo della musica. Il mio cuore in questo momento batte così forte, che anche Jungkook potrebbe sentirlo.

La sua presa sui miei fianchi aumenta, facendo sì che essi si scontrino con i suoi. Ciò mi fa letteralmente impazzire. Lui non sembra voler distogliere i suoi occhi dai miei e io mi sento sempre più accaldato.

Di questo passo, mi verrà un'erezione.

Al solo pensiero arrossisco ancora di più. Lui sembra accorgersene, perché la sua mano si sposta dal mio fianco per accarezzarmi una guancia.

"Sei arrossito."

"Oh no t-ti sbagli, è che fa caldo qui dentro."

"Sicuro che sia solo quello?"

Credo che dopo questa domanda, le mie guance abbiano assunto a tutti gli effetti il colore di due pomodori rossi. Ricevendo così la conferma alla sua domanda, Jungkook mi rivolge un sorriso malizioso. Distolgo così lo sguardo, per l'imbarazzo.

Credo che questa serata sarà più lunga e agitata di quanto pensassi.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto <3

𝐇𝐢𝐝𝐝𝐞𝐧 𝐅𝐞𝐞𝐥𝐢𝐧𝐠𝐬 | Taekook |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora