Gli undici anni che seguirono trascorsero stranamente in fretta: i bimbi di un tempo erano divenuti dei giovani adulti che alla spensieratezza dei giochi avevano sostituito i doveri del campo. Anche Michel era cresciuto e chi l’avrebbe mai detto che per Katita sarebbe diventato un giorno un così valido aiuto: "Ah! Se non ci fossi tu Michel…" Gli ripeteva infatti: "Ora che sono così vecchia e stanca, chissà come avrei fatto?"
Con l’energia dei suoi ventisei anni, Michel era un turbinio di forze sempre in moto, sempre presente nell’allestimento del suo campo e una genialità di astuzie nel far fronte agli imprevisti. La comunità contava su di lui anche per gli incassi, i migliori negli ultimi sei anni, da quando era entrato nella compagnia divenendo in breve l’attrazione più richiesta. Era sempre stato un abile lanciatore di coltelli ma ora affinata la sua arte, riusciva ad attirar la folla come il miele. Con numeri rischiosi e sempre più complessi, riusciva a suscitare lo stupore generale tra l’ammirazione e uno scroscio di applausi deliranti. Ma era soprattutto il pubblico femminile a restarne folgorato, perché con i suoi occhi scuri penetranti, la carnagione ambrata e la figura alta e seducente non passava di certo inosservato. La sua natura selvaggia e prepotente sembrava attirasse la curiosità delle donne, solleticasse in loro i più intimi pensieri e lui non mascherava di provarne un certo gusto. Trovava divertente la svenevolezza delle donne che gli cadevano tra le braccia senza sforzo e che ad ogni tappa, potesse saziare i suoi appetiti con una nuova amante. I tempi dei giochi erano finiti e lui, tra una donna e l’altra, ora era solito lasciarsi sulla scia tutta una miriade di cuori infranti.
Anche Perla: bella, sinuosa e provocante, era un piacere per gli occhi e per la mente, ma continuando a nutrire per Michel un amore sempre più profondo, agli altri al contrario sembrava restare indifferente. Per lei Michel era come un’ossessione e sebbene lui fosse stato chiaro, continuava a illudersi che un giorno o l'altro l’avrebbe ricambiata. Col volto bagnato dalle lacrime e le scenate ai suoi rientri all’alba, dava tutta l’impressione di una moglie gelosa che si sente trascurata. Anche per questo col tempo il loro rapporto s’era ormai incrinato: Michel se ne era allontanato e non nascondendo il suo interesse per l’universo femminile, quasi lo faceva apposta ad apparire così privo di rimorsi e senza cuore.
Solo per Donna continuava a serbare un affetto particolare, ora che la piccola era ormai cresciuta, era divenuto ancor più attento e premuroso. Donna aveva solo sedici anni ma la sua bellezza fuori dal normale, in Michel risvegliava strani timori. Donna serbava l’ingenuità di una bambina ma il suo aspetto già maturo era capace di suscitare in molti celati desideri. Gli occhi le si posavano insistentemente addosso e lui costantemente vigile, era divenuto fin troppo possessivo. Ma l’essere tenuta d’occhio ad ogni passo era una cosa che lei non sopportava: le aveva insegnato che esser liberi fosse la cosa più importante e proprio lui adesso la soffocava. Così sgattaiolava via quando poteva. Spariva alla sua minima distrazione scatenando animate liti in più di un’occasione. Sostituendosi a Katita e a sua madre Stella, Michel mostrava la severità tipica del fratello maggiore, con un pugno di ferro che anche Katita iniziava ad apprezzare. La figura di Michel incuteva una certa paura ed era utile per tenere a freno i giovani del campo quel tanto che bastava.
Ma "Chi semina raccoglie!" Katita si divertiva a dire e con quello spirito ribelle che lui stesso aveva contribuito ad insegnarle, ora era proprio lui a doversela sbrigare.
E Dio come poteva dargli torto? Donna sembrava la sua versione al femminile, mentre lui si ritrovava ad indossare il ruolo del mastino burbero e severo, cioè quello di Katita, e come lei, ora sembrava non saper far altro che sbraitare."Bell'affare!" Forse Katita era davvero una strega centenaria e alla fine gli aveva lanciato contro una sorta di maledizione. La giusta punizione per potersi vendicare.
STAI LEGGENDO
ɪʟ ᴍᴏsᴛʀᴏ ᴅᴇɪ ᴍɪᴇɪ sᴏɢɴɪ ~ 𝐼𝑙 𝐶𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑜
RomantizmLui, un duca potente. Lei, semplicemente una gitana. Lui, un uomo che non sa o che non vuole amare. Lei, una romantica sognatrice che aspetta solo di donare il proprio cuore. Lui, già adulto e spregiudicato come il peccato. Lei, una ragazzina innoce...