Capitolo 2

2.6K 47 5
                                    

"Un volo dall'altezza di tre piani? Ti do una possibilità su tre di sopravvivere" dice Pope a John B, in cima al tetto di una casa.
Non so bene il motivo per il quale avevamo deciso di intrufolarci in quel cantiere, ma d'altronde siamo Pogues...l'importante è divertirsi.
JB: "Credi che dovrei farlo?"
"Sì fallo, ti tengo sottomira mentre vai giù" ribatte Pope mirandogli contro un trapano.
JB: "Mi spari?"
K: "Metteranno anche i bagni giapponesi con gli scalda asciugamani" dice Kie arrivando dall'interno della casa.
JJ: "Certo, perchè no?"
K: "Qui ci abitavano le tartarughe...ma a nessuno importa delle tartarughe a quanto pare"
V: "Io detesto gli asciugamani freddi" ribatto io sorseggiando una lattina di birra.
Kie mi lancia un'occhiataccia e poi alza lo sguardo verso mio fratello e dice "Potresti evitare di suicidarti?"
JJ: "E non far cadere la birra"
V: "Non te ne darò un'altra"
Come non detto, John B fa un passo di troppo e la lattina gli scivola dalle mani, spiaccicandosi sulla terrazza.
JJ: "Ecco lo sapevo"
P: "Idiota"
Sento il rumore di una portiera aprirsi quindi mi sporgo e vedo una macchina parcheggiata sul vialetto della casa.
V: "Ehm...ragazzi, sono arrivati gli sbirri"
JB: "Ma dai!"
JJ: "Oh andiamo, sul più bello!"
K: "Dai andiamo"
JJ: "Gary hai portato i rinforzi eh?" esclama lui al poliziotto, che ormai ci detestava.
Per lui siamo come un sassolino nella scarpa, quando pensa di essersi sbarazzato di noi, ecco che ritorniamo.
G: "Lo sai che sono io!"
V: "Ci conviene muoverci!"
Corriamo dentro ridendo e scendiamo le scale, facendo lo slalom tra le impalcature.
La sicurezza ci raggiunge e noi riusciamo a schivarli.
G: "Venite qui piccoli bastardi!"
JB: "Ragazzi correte!"
X: "Prendili! Vengono verso di te!"
G: "L'ho preso!" esclama Gary riferendosi a JJ, ma il biondo si libera facilmente dalla sua presa ed esclama "Non è un granchè come abbraccio amico!"
Saltiamo la staccionata e Pope si schianta per terra.
V: "Alzati Pope!"
JJ: "Vieni Vic!"
P: "Arrivo!"
John B e Kiara erano arrivati con il Twinkie e noi ci fiondiamo all'interno.
"Ehi! Fermatevi!" esclama Gary inseguendoci.
JB: "Gary vuole farsi dare un aumento!"
V: "Rallenta rallenta!"
K: "Ragazzi gli fate venire un infarto!"
JJ si sporge dal furgoncino e lancia una lattina in faccia a Gary.
JJ: "Lo so amico non ti pagano abbastanza!"
V: "J torna qui!" esclamo io tirando il biondo per la maglietta, che mi fa il solletico.
JJ: "Oh andiamo ce l'ha servita su un piatto d'argento!"
Scoppiamo tutti a ridere.
Quanto mi erano mancati questi momenti.
Mi era mancata la mia casa...oh giusto, mi sono dimenticata di dire dov'è casa...Le Outer Banks, paradiso terrestre.
È il genere di posto dove puoi avere due lavori o due case.
Due tribù, un'isola.
Permettetimi di presentarvi Figure Eight, il lato ricco dell'isola.
Qui ci vivono i Kooks...dei ricchi snob che non fanno altro che comprare case e giocare a golf.
E come avrete già capito, non è la nostra zona.
Noi viviamo nel versante sud, chiamato anche "il Cut".
Ci vivono i lavoratori, quelli che si guadagnano da vivere lavando gli yatch, servendo ai tavoli...insomma, l'habitat naturale dei...Pogues!
Quindi noi.
Perchè questo nome?
È il nome dei pesci di scarto, che sono in fondo alla catena alimentare.
Il lato negativo della vita da Pogue è che siamo ignorati ed esclusi.
Ma il lato positivo, siamo ignorati ed esclusi, il che significa che possiamo fare quello che ci pare quando ci pare.
Chi siamo noi?
La gente ci definisce come degli sbandati e combinaguai...e in effetti hanno ragione.
Il migliore a creare casini nel gruppo è JJ.
Come posso definirlo?
Siamo migliori amici da praticamente sempre...no scherzo, da quando lui e mio fratello si sono picchiati, loro in terza elementare, io in seconda.
Da quel momento noi tre siamo inseparabili.
È un vero e proprio autoctono.
L'ultimo di una lunga stirpe di pescatori, ubriaconi, contrabbandieri e surfisti che campano grazie al mare.
È il miglior surfista che conosco, ma questo non diteglielo.
Tra qualche anno sarà un evasore fiscale, ne sono sicura.
Poi c'è John B, mio fratello maggiore.
Ha solo un anno in più di me ma continua a farmelo notare.
Non vedevo l'ora di vederlo...dopo la scomparsa di nostro padre.
Al momento in cui me l'hanno detto eravamo separati.
Io ero chiusa in riformatorio ed è stata dura, ma almeno lui aveva Kie, Pope e JJ.
È discretamente bello, per questo si fa una ragazza al giorno.
Ma ormai sono abituata e mi chiudo in camera con la musica a palla o esco, di solito vado da Kie.
Kiara, chiamata da noi Kie, è come una sorella per me.
Quando non salva tartarughe, non ascolta Marley o non si tatua un delfino, esce con noi...e ancora non capisco perchè.
È ricca comunque, la sua famiglia è proprietaria del Wreck, un'istituzione delle Outer Banks o chiamata anche macchina per spremere soldi ai turisti.
Credo che i suoi genitori ci considerino dei nullafacenti, e non hanno tutti i torti.
Infine c'è Pope, il cervello dell'operazione.
Finalista per la borsa di studio di...una scuola che inizia con Vander e finisce non so come.
È la persona più intelligente che conosca, anche se alcune volte è un po' strano.
Suo padre, Heyward è una leggenda qui nel Cut.
Qualsiasi cosa tu voglia sull'isola, lui te la procura.
Molto probabilmente non sa cosa farsene del suo geniale e strano figlio, ma non importa...lui è un Pogue, come tutti e noi.
Viviamo insieme allo Chateau, la casa mia e di John B, e non facciamo altro che bere birra, fumare e spassarcela.
E così, questa è la nostra vita, un po' strana, ma ci divertiamo un mondo insieme.

Spazio autrice ♡
Questo capitolo è un collegamento alla prima parte del primo episodio, per ricollegarmi alla storia.
Ora scrivo il prossimo, ci vediamo!!

You can't kill a Pogue || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora