JJ: "Non pensarci neanche. Loro erano in tre, noi in due. Tipica vigliaccata da Kook"
K: "Ah sì?" risponde Kie consegnando la spesa ad un cliente da Heyward
JJ: "Come ti è venuto di dargli una testata?"
P: "Non lo amico, ho solo agito d'istinto. Mi avevo messo all'ancora"
H: "Ehi Pope! C'è qualcuno che vuole vederti"
Dalla porta compare l'agente Schoupe e io e JJ ci guardiamo subito preoccupati.
SC: "Ho un mandato d'arresto per danneggiamento di beni privati"
H: "Che cosa?!"
SC: "Tieni le mani sul bancone dove posso vederle"
H: "Ehi ehi ehi! Aspetti Schoupe! Ma che ha fatto?"
SC: "Dia un occhiata al mandato"
K: "Aspetti lei-"
H: "Sta arrestando mio figlio!"
JJ: "Qual è la prova?"
H: "Schoupe mi sta ascoltando?!"
SC: "Ha il diritto di rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dirai potrà essere usata contro di te in tribunale. Hai diritto ad un avvocato" dice l'agente a Pope mentre lo ammanettava.
JJ: "Quanto ti hanno pagato?! Quanto ti hanno pagato?!"
V: "Lo conosce! È un bravo ragazzo!"
Ma Schoupe non ci ascoltava e portava Pope verso la macchina della polizia, spingendo via JJ che provava a farsi valere.
Pope stava andando in prigione: tutti i suoi sogni per il college erano stati infranti in pochi secondi.
"Non è stato lui! Sono stato io"
Mi giro di scatto verso JJ e lo guardo preoccupata ma lui mi fa segno di stare calma.
JJ: "Ha provato a convincermi di non farlo, ma ero arrabbiato perchè lo avevano picchiato. Non ne posso più di quegli stronzi di Figure Eight e ho perso la testa"
V: "JJ-"
JJ: "Non puoi prenderti la colpa per quello che ho fatto io. Tu hai troppo da perdere"
P: "JJ che stai facendo?"
JJ: "Sto dicendo la verità. Per la prima volta in vita mia, sto dicendo la verità"
Una lacrima mi riga il viso e la asciugo con il bordo della maglietta
JJ: "E ho anche preso la barca di suo padre"
H: "Ma che cavolo"
P: "JJ andiamo!"
JJ: "Sta' zitto Pope! Sta' zitto. È un bravo ragazzo, sapete io da dove vengo"
SC: "Già..."
JJ: "È colpa mia"
SC: "È la verità?"
JJ: "Lo è giuro su dio"
SC: "Ho capito cosa pensi, lo sto chiedendo a lui"
Pope resta qualche secondo in silenzio, pensando, e poi dice "Sì è vero è così"
Il mio cuore salta un battito e le mani mi tremano.
Non potevo crederci.
Pope aveva mentito...Pope!
Mentre Schoupe lo ammanetta, JJ si gira verso di me e mi sorride.
Poi sale in macchina e sparisce.
Un senso di rabbia mi riempe fino alla testa e per sfogarmi sul momento tiro un calcio ad una sedia.
K: "Vic"
V: "Lasciami stare Kie"
Prendo il mio skateboard e inizio a spingermi il più lontano possibile: avevo bisogno di stare un po' di tempo da sola.----------------
Arrivo alla chiesa in legno dove io e John B andavamo sempre da piccoli.
Ci andavo quando ero triste, o per farmi qualche ragazzo...ma questo non è importante.
Ce l'aveva fatto scoprire papà, in uno dei nostri tanti giri in bici.
Io e mio fratello conosciamo le Outer Banks a memoria grazie a lui e le sue bici.
Nessuno ormai ci andava più in questa chiesa, infatti era il luogo perfetto per restare da soli.
Prendo lo skate sotto braccio e mi tolgo le cuffie dalla testa, entrando nella chiesa.
La luce del sole passava attraverso le fessure tra le assi di legno rotte e illuminava lievemente l'ambiente.
Salgo sulla scala a pioli, piuttosto traballante, e mi ritrovo nell'attico della chiesa.
Il soffitto era basso, infatti dovevo abbassarmi per camminare, e c'era una grande finestra in fondo alla stanza.
Mi siedo a gambie incrociate davanti al vetro e osservo il paesaggio.
Da lì potevo vedere le chiome degli alberi e da qualche parte spiccava il tetto delle case dei contadini poveri.
Poi c'era il mare, luccicante come sempre.
JJ era finito in prigione, chi l'avrebbe mai detto?
Sì lo so, tutti lo sapevano.
Ma si diceva per scherzare e io non ero pronta a quel momento.
Molto probabilmente sarebbe stato liberato il giorno stesso ma non riuscivo a sopportare il fatto che si era preso la colpa per ciò che non aveva fatto.
Quello che mi spaventava di più era che se la sarebbe dovuta vedere con suo padre.
L'ho sempre odiato, fin da quando conosco JJ.
Anche quando aveva solo sette anni, lo sgridava ferocemente davanti a me e John B.
Io e mio fratello avevamo paura persino a bussare alla porta di casa, ma ogni volta ci apriva JJ, che alla nostra vista si illuminava.
Alcune volte vorrei tornare ad essere quella bambina riccioluta che non si preoccupava di niente.
Eravamo solo io, John B e JJ, che andavano in giro a catturare farfalle o facevamo scherzi ai bambini Kooks...già, li facevamo fin da piccoli.
Ora tutto è più complicato.
Siamo degli adolescenti, cosa possiamo farci?
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You can't kill a Pogue || JJ Maybank
FanfictionVictoria B. Routhledge è una sedicenne ribelle, ormai abituata alla vita da Pogue nelle Outer Banks. Dopo un anno in riformatorio, torna alla sua vita quotidiana, ritenuta da alcuni noiosa da altri emozionante. Ma al rientro a casa, qualcosa tra lei...