La luce del mattino mi aveva svegliata e io sono costretta ad alzarmi.
Guardo l'ora: erano le sei in punto.
Mi guardo allo specchio.
Stavo di merda.
Avevo delle occhiaie grandi come due capanne, i capelli spettinati e il trucco sbavato dalla sera prima.
Vado in salotto e vedo John B dormiente sul divano, con un occhio nero.
Dio quanto odio i Kooks.
Pensano di avere sempre ragione.
Ci considerano inutili e ignoranti.
Ma quelli inutili sono loro, che non fanno niente per tutto il giorno e nuotano nei soldi.
Mi siedo sul divano, stando attenta a non svegliare mio fratello, e distendo le gambe doloranti.
"Buongiorno"
Mi giro di scatto e vedo lo sceriffo Peterkin seduto in cucina.
"Dio che infarto" dico io in un sospiro.
"Però, è una bella casa per essere tenuta da due adolescenti" dico Peterkin girando per casa.
"Sappiamo gestirci anche da soli" sputo io acida.
Poi John B si sveglia di soprassalto, facendo sobbalzare anche a me.
PT: "Tesoro, renditi presentabile. Dobbiamo parlare"
PT: "Scusate l'irruzione ma hanno chiamato dei servizi sociali. Mi hanno chiesto di controllarvi, vedere cosa state facendo. A proposito come stai dopo..."
Si rivolge a John B indicando l'occhio nero.
JB: "Oh no sto bene, sì la ringrazio...ehm...grazie per la visita"
PT: "Mi fa piacere che tu lo dica John B, ma ho sentito un po' di cose che mi hanno preoccupata...vediamo se mi ricordo"
Prendo delle bottiglie vuote e le butto nel cestino, provocando un frastuono.
Lo sceriffo si gira verso di me e io dico mangiando una mela "Che c'è?"
PT: "Stavo dicendo...ho sentito che vostro zio Teddy, il vostro tutore, non viene in questo stato da tre mesi"
JB: "È falso"
PT: "Non devi dire niente so che è vero, ho chiamato la scuola"
Io e John B ci scambiamo degli sguardi e poi po sceriffo continua "Mi hanno detto anche che tu, Victoria, non vai a scuola da quasi un anno"
"Ci credo, sono stata in riformatorio...dovrebbe ricordaselo, è lei che mi ha arrestata" dico io accendendomi una sigaretta.
"Come scordarselo" ribatte lei tirandomi via la sigaretta dalla bocca.
PT: "E tu John B, mi hanno detto che eri un bravo studente-"
V: "Pffft"
JB: "Vic perchè non vai a pulire la barca?"
V: "Non ci tengo, mi metterò qui" dico buttandomi sul divano sfondato.
PT: "Quindi...ora vai male in tutte le materie"
JB: "No no, solo in una. Il prof di storia è uno stronzo, è antipati-"
PT: "E ho sentito che c'è stata una rissa in spiaggia ieri, e che girava una pistola"
JB: "Pistola? No. Mi sono ritrovato in una rissa? Sì. Ma c'era una pistola? Pff no! Non c'era"
PT: "Ok so chi l'aveva, andrò da lui"
Io alzo lo sguardo dal telefono, dopo aver fatto finta di non aver ascoltato nulla.
JJ non poteva finire nei guai, suo padre non glielo avrebbe permesso.
PT: "Per ora voglio solo sapere se il posto in cui vivete sia sicuro"
V: "Sì! È super sicuro! Affidabile, solido...giusto?"
JB: "E nostro zio sta tornando quindi"
PT: "Te l'ha detto lui?"
JB: "Sì"
PT: "Bene allora se sta veramente tornando a casa potrei lasciarvi qui"
V: "Oh finalmente, grazie!"
PT: "Ma se io mi espongo per voi, voi dovete aiutarmi. Dare e avere"
JB: "E che cosa dovrei darle?"
PT: "Vediamo, come proteste aiutarmi..ah lo so. Hanno trovato un cadavere ieri alla palude. Siete stati alla palude ieri?"
JB: "Sì siamo andati a pescare"
PT: "E avete presa niente?"
V: "No è andata male"
PT: "Strano di solito si pesca bene dopo una tempesta, si tira su davvero di tutto"
Quella donna iniziava a spaventarmi.
PT: "Vi siete imbattuti in un relitto ieri?"
JB: "No"
PT: "Sappi che sei sull'orlo di un abisso, John B. In fondo c'è l'affidamento o il riformatorio...una brutta caduta per un ragazzo intelligente. Qui in altoci siete tu e i tuoi amici che fate quello che volete. Le Outer Banks o in affidamento nel continente"
Io sbuffo e lo sceriffo dice "E vale lo stesso per te signorina. Vuoi tornare a casa?"
Io faccio una smorfia e ritorno con gli occhi sul telefono, che era spento.
PT: "Siete davvero un passo dall'abisso. Se fossi in voi, inizierei a sbattere le ali. Sei sicuro di non esserti imbattuti in un relitto ieri?"
JB: "Sì sono sicuro"
PT: "Spero per voi che sia così. Lo capisci vero? Chiuderò un occhio, finchè starete alla larga dalla palude, tutti e due"
La donna esce dallo Chateau e ci lascia finalmente da soli.
Mio fratello lancia una lattina contro il muro e io dico "John B lasciamo perdere"
JB: "Cosa?"
V: "Lasciamo perdere lei! Non ci saprà mai cosa faremo e dove saremo, è uno sceriffo in un buco di isola"
JB: "Vic ma non lo capisci? Se facciamo qualcosa ci portano in affidamento"
V: "Quindi vuoi rinunciare?"
JB: "...sì"
Io mi alzo di scatto calciando un cuscino ed esco fuori, davanti all'alba ormai conclusa.
"Victoria vuoi tornare in riformatorio? Va bene, vacci! Ma io non ci penso nemmeno" grida John B dalla veranda.
Io lo ignoro e osservo in silenzio il mare, così calmo ma allo stesso tempo seducente, era come se mi stesse invitando ad andarci, a disubbidire per l'ennesima volta, a deludere tutti ancora una volta.
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You can't kill a Pogue || JJ Maybank
FanfictionVictoria B. Routhledge è una sedicenne ribelle, ormai abituata alla vita da Pogue nelle Outer Banks. Dopo un anno in riformatorio, torna alla sua vita quotidiana, ritenuta da alcuni noiosa da altri emozionante. Ma al rientro a casa, qualcosa tra lei...