Io e Kie eravamo allo Chateau, ormai fuori era buio.
Era stata cacciata dai suoi, quindi l'avevo ospitata da me, anche se ormai lo Chateau era come casa sua.
"Sicura che non disturbo?" mi chiede la ragazza cambiandosi i vestiti.
"Figurati...anzi, almeno mi fai compagnia" rispondo io e lei mi sorride.
"Senti, Kie"
"Sì?"
"Ti devo dire una cosa"
"Spara"
"Avevo promesso a JJ di-"
Ma vengo interrotta da Pope che si precipita in casa.
"Ehi ragazze! Kie, perchè sei tornata?" esclama il ragazzo, che vedendo Kiara in reggiseno si paralizza e mormora "Oh, scusa"
Io mi alzo dal divano e vado a prendere una birra.
P: "Cos'è successo?"
K: "Mia madre si è arrabbiata e mi ha cacciata di casa"
P: "Che cosa?!"
K: "Non è un dramma. Resto qui un paio di giorni, con i miei amici"
E guarda verso di me, che alzo la bottiglia facendole l'occhiolino.
P: "Se ti serve un posto dove stare, puoi venire da me"
K: "Ehm...sì. E a te com'è andata?"
P: "Beh...papà era arrabbiato"
V: "Solo arrabbiato? Non ti ha minacciato di morte?"
K: "Quindi fammi capire, era arrabbiato perchè hai lasciato il furgone a Charleston o c'è altro?"
P: "Non lo so. Ho cercato anch'io di capirlo ma non riesco a trovare nessun motivo per la sua rabbia"
Io e Kie ridiamo.
"Comunque, ho chiesto notizie della chiave e mi ha detto che sua nonna ne aveva una simile. Quindi sono andato nella vecchia casa della mia bisnonna e..." ci spiega Pope e inizia a frugare nelle sue tasche, tirando infine fuori una chiave.
La chiave.
V: "Oddio"
K: "Oh cazzo Pope!"
P: "Lo so!"
K: "È quello che ci serve per farlo scagionare!"
P: "Ero proprio in mezzo alla stanza ed è venuta giù dal soffitto"
V: "Porca troia"
K: "Oh mio dio"
P: "Guardate"
Kie prende in mano la chiave e io dico osservandola "C'è una scritta"
"Spegni la luce" dice Pope
"Perchè?"
"Fallo e basta. Fidati"
Mi alzo e spengo gli interruttori, rimanendo al buio.
K: "Io non vedo niente"
P: "Aspetta. Tienila così, non muoverla"
K: "Ok"
Accendo la torcia e Pope tira un pugno al cuscino, facendo salire della polvere.
Sulla polvere in aria compare una scritta.
Era proiettata dalla chiave.
V: "Oh cazzo"
P: "Fico vero?"
K: "Ma come diavolo ci sei arrivato?"
P: "È fantastico!"
K: "Aspetta, fallo di nuovo"
La scritta compare di nuovo e io la leggo a voce alta "La via che porta alla tomba parte dalla stanza dell'isola"
K: "Ma cosa significa?"
P: "Sono quasi sicuro che questa storia sia collegata a Denmark Tanny e ad un angelo"
V: "Cosa?"
P: "Perchè ricordo che Limbrey ha parlato di un angelo e poi della chiave che porta ad una croce"
K: "Pope ma è assurdo! Tu sei un vero genio!"
Sul volto del ragazzo compare un sorriso a 32 denti e io gli do una gomitata nel fianco.
Mi guarda confuso e io indico Kie con lo sguardo.
La sua bocca si apre in un'altro sorriso.
Era così innnamorato.
K: "Chissà cos'è la sala dell'isola"----------------
Pope e Kie erano in veranda, sinceramente non volendo sapere cosa stessero facendo, mentre io ero in salotto, sdraiata sul divano letto.
Stavo riflettendo, guardando il soffitto di legno.
Cosa dovevo fare?
Se JJ avesse scoperto che Rafe era venuto qui, allo Chateau, probabilmente gli avrebbe spezzato il collo.
Cazzo perchè devo sempre complicare tutto?
Mio fratello è in prigione e il massimo che so fare è parlare con il pazzo che lo ha accusato?
Sono una fallita.
Sono inutile.
Chissà cosa penserà mio padre di me, mentre mi guarda da lassù.
Ero consapevole di essere sempre stata una delusione per lui, in tutto quello che facevo.
Non lo avevo mai sentito dire "Sono orgogliosa di te, Victoria"
Mai.
Ma d'altronde, non gli davo motivi per dirmelo.
Facevo solo casini.
E li faccio pure ora.
La notifica di un nuovo messaggio irrompe nei miei pensieri e io, asciugandomi una lacrima, accendo il telefono.
Era JJ.
"SOS! Quarta strada, Seneca"
Merda.
Corro in veranda e trovo Kie e Pope abbracciati.
Loro si staccano imbarazzati e io esclamo "Non ho visto niente! JJ ha bisogno di aiuto, dobbiamo andare!"
Usciamo dallo Chateau e saliamo nell'auto di Kie, che si mette al volante e parte a tutto gas.
V: "Vai vai!"
K: "Ok sto andando!"
P: "No sei sopra al limite di velocità!"
V: "Fanculo il limite, corri Kie!"
Lei preme l'acceleratore e in poco ci troviamo su una strada perpendicolare a quella che mi aveva inviato JJ.
"È quella la strada!" esclamo io indicando il punto.
Quindi Kiara entra nell'incrocio e, vorrei sottolineare la precisione, ci fermiamo davanti all'ambulanza.
X: "Spostatevi! Via!"
K: "Scusi, mi dispiace tanto"
X: "Muoviti! Sposta la macchina!"
P: "Ha appena preso la patente"
K: "Sì è stato un incidente!"
Vediamo JJ correre via dell'ambulanza, vestito di bianco, in mezzo ai campi.
Quindi ci spostiamo e lo raggiungiamo.
"Apri la portiera!" esclama il biondo
"Sali, vai!" dice Pope
JJ entra in macchina e si siede affianco a me, sfinito.
K: "Non ti chiedo neanche cosa è successo"
JJ: "Niente, ho fatto evadere il tizio sbagliato. Fammi causa"
K: "Cosa?!"
JJ: "Almeno ci ho provato"
K: "Ma perchè tu finisci sempre con fare cazzate?"
JJ: "Beh finirò in galera prima o poi, quindi...che importanza ha?"
P: "Tu stai bene?"
JJ: "Sì, è stata una giornataccia"
Guardo il biondo e lui incontra il mio sguardo.
"Ehi" mormoro io, avvicinandomi a lui.
"Ciao amore" risponde lui e unisce la sue labbra alle mie in un dolce bacio.
"Stai bene?" gli chiedo io, mentre mi sistemo tra le sue braccia.
"Più o meno"
"Mi dispiace"
"Non ti preoccupare piccola"
Gli sorrido e lui fa lo stesso.
Dio, quel sorriso mi faceva impazzire.
Gli accarezzo il viso e poi lo avvicino al mio, lasciandogli un'altro bacio.
"Mi dispiace per averti trattata male, prima" sussura JJ, accarezzandomi i capelli.
"No, non è colpa tua. Hai ragione, almeno ci hai provato"
"Tu cosa hai fatto?"
"...niente"
"Niente? Non sembra da te"
"Sì, lo so. Ero stanca"
"Sei bella quando sei stanca"
Alzo la testa verso la sua e mormoro "E tu quando fai le cazzate. Soprattutto, quando devo venire a salvarti il culo"
"Sta' zitta, devo ricordarti quante volte sono dovuto venirti a prendere alla stazione di polizia?"
"Per rissa con kooks...sì, molto divertente"
"Ehm, piccioncini, siamo a casa!" esclama Kie dai sedili anteriori.
Quindi scendiamo ed entriamo nello Chateau.
Ci addormentiamo tutti e quattro sul divano, uno sopra l'altro.
Ma, a mio parere, è il modo migliore per dormire.
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You can't kill a Pogue || JJ Maybank
FanfictionVictoria B. Routhledge è una sedicenne ribelle, ormai abituata alla vita da Pogue nelle Outer Banks. Dopo un anno in riformatorio, torna alla sua vita quotidiana, ritenuta da alcuni noiosa da altri emozionante. Ma al rientro a casa, qualcosa tra lei...