Capitolo 45

387 13 2
                                    

Mi sveglio tra le braccia di JJ con la voce di Cleo che ci diceva di svegliarci.
Mi tiro su e in cielo vedo un aeroplano.
Mi giro verso JJ e lui continua a fissare il velivolo.
Mio fratello inizia a gridare per farsi sentire dall'aereo mentre Pope e Cleo erano corsi in cima al promontorio per accendere il falò che avevamo preparato per questa occasione...in realtà non ero pronta ad usarlo.
Continuamo a sbracciare e a gridare ma l'aereo sembrava ignorarci.
"No...no no..." mormora John B ma poi l'aereoplano torna indietro.
"Ci ha visti! Ehi ci ha visti!" esclama Kie.
"Atterrerà alla stagno. Andiamo!" dice John B.
Io e JJ ci guardiamo.
Non ero pronta a tornare a casa.
"Dai, andiamo" dice il biondo e mi prende per mano.
Raggiungiamo lo stagno e l'aereoplano era atterrato.
Dal veicolo scende un uomo con degli occhiali da aviatore.
"Ce ne andiamo! Finalmente ce ne andiamo!" esclama Pope.
"Bene, cosa abbiamo qui?" chiede l'uomo
"Solo qualche naufrago" risponde John B.
"Lo cancellerò dalla lista della spesa. Un attimo, ho due cose per voi" dice lo sconosciuto e torna dentro l'aereo.
"Non mi convince questo tizio" sussurro a JJ.
"Nemmeno a me" ribatte il biondo scrutandolo attentamente.
"Ecco, primo soccorso e del rum" dice lui lanciandoci gli oggetti.
"Allora, che vi è successo? Vi si è affondata la barca?" chiede l'uomo.
"Siamo saltati giù da una barca" risponde John B
"Quella di suo padre" aggiunge lui e Sarah lo guarda male.
"Ah, i suoceri. Sono tosti. Beh, non temete. Ora c'è Jimmy. Ci penso io"
"Bsh, grazie Jimmy! Andiamo" esclama Cleo.
"Benvenuti a bordo del Pesce Volante. Sono Jimmy Portis, il vostro comandante"
Mi giro verso l'isola.
Quanto avrei voluto restare lì.
Nessun pericolo, nessun problema, c'eravamo solo noi.
Addio isola paradisiaca.

Salgo per ultima a bordo dell'aereo e mi siedo affianco a JJ.
"Che ci facevi qui in mezzo al nulla?" chiede JJ al comandante mentre stava avviando il motore.
"Ho un'agenzia turistica a St. Vincent. Stavo cercando dei pesci" risponde Jimmy.
"Che pesci?" chiede ancora il biondo
"Beh, i soliti. Sgombri"
Alzo immediatamente lo sguardo verso John B.
Non ero certo un'esperta di pesca, ma sapevo che gli sgombri non ci sono a settembre.
Sapevo che c'era qualcosa di sporco in tutto questo.

"Passare a uno nove quattro sei. Qui torre di controllo. Vettore 705. Mantenere altitudine passando a 1000..." diceva la radio mentre sorvoliamo l'oceano.
JJ va segno a  Kie e Cleo di avvicinarsi.
"Non ci sono sgombri a settembre. Mai. Capite? Chiunque sia questo qui, non è un pescatore" spiega JJ.
"Forse qui si vedono prima" ipotizza Pope.
"Ne sei sicuro? Ai Caraibi?" chiede JJ.
"No, lo so io che succede. Lui lavora per mio padre, e probabilmente ci ha cercati per tutto il tempo" dice Sarah
"Ok, dobbiamo scoprirlo. Iniziamo a cercare qualche...indizio" fa il biondo e punta subito alla borsa dell'uomo.
Mentre John B lo distrae facendogli delle domande, JJ fruga nel borsone e tira fuori un libro intitolato "La perdita di El Dorado".
Lo apre e tra le prime pagine c'era una fotografia della Coastal Venture.
S: "Questa è la barca su cui eravamo. Con Eberhimi e la croce"
C: "Quindi ci stava cercando?"
JJ: "Esatto"
V: "Lo sapevo"
S: "Lavora per mio padre"
L'aereo inizia a traballare e Jimmy, se quello era veramente il suo nome, dice "Ehi, è meglio che vi teniate. C'è una turbolenza inaspettata.
"Qualunque cosa sia, sta succedendo in fretta. Guardate" dice Kie e dal finestrino si vede un'isola.
C: "Sembrano le Barbados. Ci ono stata con Terrance"
JJ: "Ok, siamo sei contro uno. Assaltiamo la cabina"
JB: "E poi chi pilota l'aereo, idiota?"
JJ: "Ho visto i simulatori di Pope"
V: "Perfetto, Pope ha i simulatori. Siamo in mani sicure allora"
JJ: "Hai un'idea migliore?"
V: "Qualcosa di sicuro"
P: "Perchè non aspettiamo di atterrare in un posto sicuro? Poi fuggiamo. E se ci rompono le palle, li affrontiamo"
C: "Ok"
JJ: "Mi piace fare a botte"
K: "Rimettilo a posto. Fai finta di niente"
JJ apre lentamente la borsa, mentre John B aveva ripreso a porre domande al pilota.
Ma Jimmy vede con la coda dell'occhio JJ e scatta all'indietro, lasciando completamente i comandi.
J: "Ehi! Che cazzo fai?"
JB: "Oh merda!"
K: "Pilota l'aereo!"
JJ: "Chi sei davvero?"
S: "L'aereo!"
J: "Ridammelo!"
P: "Ti prego, pensa a volare"
V: "Oh moriremo tutti"
L'aereo inizia a precipitare e io mi aggrappo a JJ, che mi stringe tra le sue braccia.
Il pilota riprende i comandi ma non riesce a riprendere il volo, infatti atterra sul mare a pochi metri dalla costa.
L'acqua inizia ad entrare nei veicolo e io tossisco per sputarne un po' fuori.
"State tutti bene?" chiede Pope.
"Sì, più o meno" rispondo io tossendo.
"JJ! Svegliati, dobbiamo uscire!" fa Pope aiutando l'amico.
"Dobbiamo andarcene da qui, forza andiamo" dice mio fratello e spalanca il portone metallico dell'aereo.
"Dobbiamo uscire prima che affondi" dice John B.
Ma degli uomini armati arrivano sulla spiaggia e guardano verso di noi.
Cosa volevamo questi ora?
John B esce dall'aereo, seguito da Cleo, Sarah e Pope.
Poi si tuffano in acqua anche Kie e JJ.
"Vic! Vieni! Esci!" mi grida JJ fuori dal veicolo.
Io guardo prima Portis, poi JJ.
"Merda" dico a bassa voce.
Cammino verso il pilota, che era svenuto e stava per affogare.
Non potevo lasciarlo lì.
Lo prendo per le braccia e lo tiro fuori.
Sento i miei amici chiamarmi ma io non rispondo.
Inizio a nuotare verso riva per portare in salvo Portis e una volta arriva, mi sdraio sulla sabbia.
Dio, ero sfinita.
Mi metto seduta e tossisco fuori tutta l'acqua salata che avevo ingoiato.
"Grazie" dice Jimmy.
"Ci hai mentito" ribatto io.
"Chi sei?" gli chiedo, ma proprio in quel momento sento il rumore di motori farsi sempre più vicino.
Alzo la testa e vedo i tizi di prima venire verso di me in sella a dei quad.
Merda.
Corro via, lasciando Portis sulla spiaggia, e mi nascondo sotto ad una barca mezzarotta.
Cazzo, cosa avevo combinato?
Perchè agisco sempre senza pensare?
Sento dei passi sulla sabbia intorno a me e io mi tappo la bocca per fare meno rumore possibile.
Ma un uomo mi vede e io gli tiro un calcio attraverso lo spazio tra la barca e il terreno.
"È qui!" grida l'uomo che avevo appena colpito e io esco dal mio nascondiglio per scappare, ma vengo circondata da due uomini.
"Non hai via di scampo signorina" dice uno dei due e io gli tiro un calcio sugli stinchi ma l'altro che era con lui mi prende da dietro e mi trascina via.
"No! Lasciami! No!" grido io divincolandomi.
In lontananza vedo i miei amici sotto al ponte e grido "JJ! JJ! Aiuto!", ma John B gli copre la bocca per evitare di venire scoperti.
I due uomini mi portano sul cassone di un suv.
Perchè dovevamo sempre venire rapiti?
Prima Pope, poi io.
Portis viene verso di me e io gli chiedo "Chi sono queste persone? Cosa vogliono da me? Chi sei te?"
"Ascolta, mi dispiace, non pensavo che andasse a finire così"
"Ci hai mentito"
"Lo so, mi dispiace, ma se fai esattamente quello che ti dicono, forse non ti faranno male ok?"
"Cosa intendi per forse? Ehi! Torna qui!" gli grido io mentre si stava allontanando e lui mi dice solo "Buona fortuna".
Un uomo sale dietro con me e mi guarda sistemandosi la pistola.
"Bel costume" dico io.
"Stai in silenzio" ribatte lui.
"Oh, scusa, non volevo offenderti. Sai, volevo solo fare una conversazione, tutto qui, ma forse-"
"Stai zitta se non vuoi che ti faccia saltare in aria la testa" ribatte lui.
"...ok, sì, starò zitta, è una buona idea" mormoro io.
Questi signori non hanno un minimo di senso dell'umorismo.
Il suv parte e si mette in viaggio, scortato da due furgoni, verso una destinazione a me sconosciuta.
Tutto quello che sapevo era che non erano certo amichevoli.

You can't kill a Pogue || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora