Capitolo 33

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Eravamo sul Twinkie, diretti alla casa di riposo dove stava la bisnonna di Pope, Mee-maw.
La strada per arrivarci era principalmente dritta, in mezzo ad alberi verdeggianti.
Il sole passava attraverso i finestrini e illuminava le mie cosce nude.
Ero sdraiata sulle gambe di JJ, mentre giocavo con il suo accendino.
C'era una strana tensione tra John B e Sarah e probabilmente sapevo pure il motivo.
Dopo che si era presentata allo Chateau con Topper, non si parlavano quasi più.
Ciò mi aveva fatto riflettere su che decisione prendere: se avessi detto a JJ che avevo visto Rafe non mi avrebbe perdonata, e non volevo finire come Sarah e John B.
Quindi avevo scelto di non dirgli niente, come se non fosse successo niente.
"Limbrey mi ha detto una cosa che credo le sia sfuggita. Ha detto che la chiave porta alla croce di Santo Domingo" dice Pope rompendo il silenzio.
"Dovremmo sapere cos'è?" chiede Sarah.
Io intanto prendo la chiave dalle mani di Pope e inizio a studiarla: non avevo mai visto una chiave così strana.
"Io credo che sia una specie di reperto storico di grande importanza" ipotizza Pope
"Secondo internet, era un regalo dalla Nuova Spagna al re spagnolo" dice Kie leggendo dal telefono.
"Nuova Spagna? C'è una Vecchia Spagna?" chiede JJ.
"Penso sia tipo, qualche paese in sudamerica...no?" dico io.
La verità è che sono sempre stata negata in geografia.
"È un bel regalino! Guardate" dice Kie mostrandoci un'immagine della croce.
"È una croce gigantesca" osserva JJ
"All'epoca veniva considerato il più stravagante omaggio di tutti i tempi da parte delle province. Venne persa al largo delle Bermuda nel 1829" legge Kiara.
"Hai detto le Bermuda?" chiede JJ alzando lo sguardo dal mio viso.
"Oh no, non il triangolo" ribatte John B
"Tutto riporta al triangolo. Ogni volta che succede qualcosa di strano, c'entrano le Bermuda" dice JJ.
È sempre stato affascinato dalle leggende, ma ne è anche spaventato.
Anche se non lo fa mai vedere, io lo capisco.
"Sono solo delle leggende JJ" gli dico io
"Che c'entra una chiava trovata nella casa di Mee-maw con tutto questo?" dice Kie
"Già" concorda Sarah
"Che c'entriamo noi?" chiede Kiara
"Non lo so. Ottima domanda" risponde Pope, e se Pope non sa qualcosa, allora siamo nei guai.
Finalmente arriviamo alla casa di riposo e John B parcheggia il Twinkie davanti al vivace ingresso.
Scendo dal van e mi stiracchio la schiena, sentendo dei crack.
"Ehi, scusate, vorrei andare da solo" dice Pope
"Sei sicuro?" chiede Kie
"Sì, tranquilla non mi serve il tuo aiuto quindi..." risponde freddo Pope.
"Oh siamo proprio una bella famiglia felice oggi" dice JJ
Pope lo fulmina con lo sguardo e ci volta le spalle, entrando nella residenza.
Quindi risalgo nel Twinkie e dico a John B "Continua per questa strada, in fondo ci dovrebbero essere dei ristoranti"
"Ok capo" risponde lui e io gli do una pacca sulla nuca.
"Kie, stai bene?" le chiedo, notando il suo silenzio.
Lei risponde annuendo con la testa e poi torna a guardare fuori dal finestrino, pensierosa.
Pope era stato davvero stronzo.

Ci fermiamo lungo il bordo della strada, nel Cut.
Sarah e Kie scendono dal Twinkie e mi chiedono se volevo venire con loro a prendere da bere, ma io rifiuto e resto in macchina, sdraiata sul pavimento fresco.
JJ: "Vi ricordate quando tutto era facile?"
JB: "Sì, solo una settimana fa"
V: "Eppure sembra una vita fa"
JB: "Però Ward è ancora lì fuori e ha l'oro"
JJ: "Lo so, lo so"
JB: "Ha ucciso papà!"
JJ: "John B, lo so. Non lo sottovaluto. Ma sono preoccupato per te. Sembra una questione fra te e lui"
Ecco.
Proprio quello che mi mancava sentire.
Era da mesi che non mi sentivo più, come, esclusa.
Dalla scomparsa di papà.
JJ era preoccupato per John B, non per me.
Come se il padre fosse solo suo.
Non hanno idea di quanto ho sofferto sapendo che io ero chiusa in una "prigione" e non potevo andare da mio fratello per stargli accanto.
Ha fatto male sia a me che a lui.
Ma gli altri, ora pure JJ, fanno sembrare che stia soffrendo solo John B.
Una questione fra te e lui.
E io?
Pure io voglio avere la mia vendetta sull'uomo che ha ucciso mio padre.
Ma John B è al centro del mondo, come è sempre stato da quando siamo cresiuti.
Mi alzo bruscamente e scendo dal Twinkie, sbattendo con forza la portiera.
Non so di cosa stessero parlando, ma avevo fatto abbastanza rumore da fermare il loro discorso.
Mi avvio con passo spedito verso Sarah e Kie, che mi guardando sorridenti, e sento JJ chiamarmi dietro di me "Vic! Victoria! Dove vai?"
Io non rispondo, non mi giro nemmeno.
"Ho detto qualcosa? O ho fatto qualcosa? Torna qui!" esclama lui.
Ma io lo ignoro.
"Ehi" dico alle due ragazze.
"Ehi, come mai li hai abbandonati?" mi chiede Kie.
"Volevo solo passare del tempo con voi" rispondo io, stringendomi fra le spalle.
"Oh, ok. Vuoi un sorso del mio frappè?" mi chiede cortesemente Sarah.
"No, grazie..." rispondo io e sento qualcuno toccarmi la spalla.
Sbuffando, mi giro e vedo JJ.
"Che vuoi?" gli chiedo
"Te ne sei andata sbattendo la portiera"
"E quindi?"
"Voglio capire il perchè"
"Non c'è un perchè, volevo andarmene"
"E perchè in quel modo?"
"Che modo? Ero tranquillissima"
Gli volto le spalle e torno dalle mie amiche, ma lui resta dietro di me, piantato al suolo.
Mi avvolge la vita, facendomi sobbalzare, e vedo dei sorrisi comparire sui volti della due ragazze.
Io alzo gli occhi al cielo e dico al biondo "JJ, lasciami"
"Solo se mi dici cosa abbiamo detto di sbagliato"
"Avete detto...tutto sbagliato"
"Cosa vuoi dire?"
"Non ne voglio parlare ora"
Lui sbuffa e si stacca da me.
"Va bene, è una giornata no" si rassegna JJ
"Questo era meglio non dirlo" dice Kiara.
"Giusto. Amore, non mi uccidere"
Infine mi addolcisco in un sorriso e mormoro "Va bene, non ti ucciderò"
"Bene. Ora salite sul Twinkie, dobbiamo tornare da Pope" dice JJ prendendomi per mano e portandomi al van.

You can't kill a Pogue || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora