Il cartello stradale segna l'arrivo a Charleston.
Il sole della mattina illuminava l'interno del nostro furgone e mi scaldava le cosce.
L'appuntamento con il signor o la signora Limbrey era fissato per la sera del giorno prima e noi non ci eravamo presentati.
Il fatto che era gente nobile mi intimoriva molto: i ricchi non amano aspettare.
"Ho sentito che hanno tre governatori in famiglia" dico io una volta arrivati all'indirizzo sulla lettera.
"Gesticono Charleston da 300 anni" dice Kie
"In confronto, i nostri kooks sembrano dei pogues" dice JJ.
La casa era un'enorme villa su tre piani, con grandi finestre e alte colonne che reggevano i balconi.
"Sicuro che sia il luogo giusto?" chiede il biondo
"Abbastanza" risponde Pope scendendo dalla macchina.
"Wow. Un posto da ricconi" dico io osservando la residenza.
"27 King Street" dice Pope guardando la lettera.
Ci avviciniamo ad un grande cancello di ferro con degli spuntoni appuntiti in cima.
"Questa è sicurezza domestica. Gli spuntoni sono per tenere la gente fuori?" chiede JJ
"No" risponde Kie
"Gli schiavi stavano laggiù" fa Pope
"Servono tenere la gente dentro" dico io.
"Ehi, questo cancello è aperto" dice JJ e noi lo raggiungiamo.
Entriamo nel vialetto e ci avviciniamo impauriti alla porta.
Pope bussa tre volte con il battente a forma di leone, ma nessuno risponde.
"Ho esagerato?" chiede lui
"Ha echeggiato in tutta la casa, avranno sentito" risponde JJ
Quindi Pope fa per bussare un'altra volta ma proprio mentre batte il battente, la porta di apre.
Compare un uomo, sulla quarantina, che ci squadra.
Aveva uno strano sorriso sul volto, di quelli che ti fanno venire i brividi.
X: "Tu devi essere Pope"
P: "Lei è il signor Limbrey?"
X: "La signora Limbrey ti aspettava ieri"
V: "L'auto si è rotta mentre venivamo, ieri pomeriggio"
JJ: "Il carburante è esploso nel mezzo di Nullaville, mi dispiace"
X: "Era molto arrabbiata che non ti sei presentato"
K: "Volevamo chiamare ma non c'è nessuno numero sull'invito. Abbiamo fatto il più veloce possibile"
X: "Pensavo anche che venissi da solo"
P: "Sono i miei amici. Hanno cercato la Royal Merchant con me-"
X: "Le istruzioni erano chiare. I tuoi amici restano fuori"
Guardo JJ confusa e lui ricambia.
Il tutto stava diventando strano.
V: "Mi dispiace amico ma siamo come un pacco unico. O tutti o nessuno"
P: "Vic, va bene. Ci penso io. Andrà bene"
K: "Sì, resteremo qui"
P: "Tenete il motore acceso"
V: "Stai attento"
P: "Sì, non preoccupatevi"
X: "È abbastanza. Vieni"
L'uomo porta Pope nella casa e ci chiude la porta in faccia.
"Molto gentile" dico io mentre ce ne andiamo.
Io, Kie e JJ torniamo sul furgone e, mentre Kiara era al volante, io ero sdraiata sui sedili posteriori, appoggiata a JJ.
V: "Quello mi sembrava parecchio fatto" dico io mentre gioco con gli anelli del mio ragazzo.
K: "Peggio di JJ dopo una giornata di surf"
JJ: Ragazze, se questa Limbrey ha le prove per scagionare John B allora perchè non le mostrate alla polizia prima?"
V: "Sì me lo chiedevo anch'io. E poi, come ha fatto ad otternerle?"
K: "Se Limbrey è affidabile, Ward verrà arrestato e forse Sarah avrà l'oro"
V: "Sarebbe un sogno"
Intanto dalla casa esce Pope accompagnato dall'uomo e dalla signora Limbrey.
Lo stavano portando in giardino ma lui sembrava parecchio teso, dato che continuava a girarsi verso di noi.
K: "Vi sembra volontario?"
V: "Direi di no"
K: "Ok, andiamo"
JJ: "Aspetta"
K: "Cosa?"
JJ: "Vanno nel vicolo"
K: "Facciamo il giro?"
JJ: "Sì, così li raggiungiamo dall'altra parte"
V: "Vai Kie"
JJ: "Ehi, vai piano"
K: "Sì, certo"
Kiara mette in moto la macchina e avanza lungo la strada, passando davanti a diverse ville da ricchi.
K: "Dove sono andati?"
V: "Non so, non li vedo"
JJ: "E se fossero andati sottoterra? Perché in C.H.U.D. portavano le persone nelle fogne e le trasformavano in umanoidi con le radiazioni. Poi-"
V: "JJ concentrati. Non sono dei cannibali, almeno fino a prova contraria"
K: "Lo vedete?"
V: "No"
Arriviamo al retro della villa e parcheggiamo il furgone.
C'era un cancello, anch'esso di ferro e con gli spuntoni.
Scendo dalla macchina per andare a controllare ma JJ mi ferma dicendo "Dove vai?"
"A salvare Pope" rispondo io e corro verso il cancello.
Ma una catena lo teneva chiuso.
Provo a slegarla ma vengo distratta da delle urla, quindi alzo lo sguardo e vedo, poco più in là, Pope che lottava con l'uomo strano.
"Merda" dico tra me e me.
"Ragazzi! Venite! Pope ha bisogno di aiuto!" esclamo ai miei amici.
Scavalco il muretto, seguita da JJ e Kie, e raggiungo Pope, che stava per essere elettrizzato da un taser.
JJ calcio l'arma lontano dalle mani dell'uomo e io la metto nello zaino.
"Pope! Andiamo!" esclama Kie.
"Pope, lascialo!" dico io e separo il ragazzo dall'uomo.
Superiamo il muretto e corriamo in auto.
V: "Via via via!"
K: "Chi è questa gente?!"
P: "Sono pazzi. Andiamocene ora"
JJ fa partire la macchina e usciamo dal vicolo cieco dietro alla villa.
V: "Ehm, JJ, ci sta seguendo"
P: "È a senso unico"
K: "Vai a sinistra"
P: "È a senso unico!"
K: "Ci seguono"
P: "Ehi! C'è un'altra macchina! Gira!"
V: "Gira a destra! JJ!"
Il biondo gira all'ultimo e, passando per una strada stretta, ci ritroviamo in un viale alberato.
V: "Merda! Li hai quasi investiti!"
JJ: "Via dalla strada!"
P: "Erano persone! Cristo!"
JJ: "Era una tecnica di guida evasiva"
V: "Non farla mai più"
P: "Dove andiamo?"
JJ: "Aspetta"
JJ fa un'altra curva stretta cogliendoci di sorpresa e io vado addosso a Pope, che schiaccia Kie contro il finestrino.
V: "JJ!"
K: "Ahia!"
V: "Scusate!"
Ma proprio mentre l'avevamo seminato, del fumo esce dal parabrezza del furgone e ci costringe a fermarci.
E io avevo pure trattato con quel tizio, sembrava bravo.
JJ: "Non aveva riparato il carburante?"
P: "Sì! Avrebbe dovuto!
V: "Merda!"
K: "Ok, e ora, Mario?"
JJ: "Regola numero uno: mai fidarsi dei meccanici!"
Prendo lo zaino in spalle e iniziamo a correre per la stradina in cui ci eravamo incastrati.
K: "Ragazzi penso che abbia una pistola!"
JJ: "Giù!"
V: "Dai Kie!"
P: "Vai!"
JJ: "Nel vicolo, forza!"
Continuamo a correre.
Ero già senza fiato.
P: "Ho i crampi"
V: "Non mi sento più i piedi!"
JJ: "Ehi! Di qua! Forse dovremmo dividerci"
V: "No! Restiamo uniti"
JJ: "Dobbiamo seminarli-"
Il biondo va addosso ad un postino, facendogli cadere tutti i pacchi dalle mani.
JJ: "Gesù!"
V: "Attenzione!"
K: "Scusi!"
JJ: "Scusi! Colpa mia!"
Continuiamo a correre e l'uomo non voleva proprio arrendersi.
Avevo il fiatone e facevo fatica a stare dietro a JJ.
"Vic, ce la fai?" mi chiede Kie
"Sì sì! Non preoccuparti" rispondo io ansimando.
La ragazza mi porge la sua mano e io la afferro.
Così corriamo insieme.
P: "Vai!"
V: "Ci sta raggiungendo!"
JJ: "Sto correndo, Pope! Dovete andare più veloce!"
Usciamo dal vicolo e ci ritroviamo sul marciapiede di un viale, ma ci blocchiamo perchè una moto ci stava per investire.
Non era una moto.
Erano John B e Sarah su una specie di bici a tre ruote.
Non mi si sono nemmeno fatta troppe domande.
Erano lì, davanti a noi.
Non so descrivere quante e che emozioni ho provato in quei secondi.
Guardo mio fratello incredula e lui mi guarda a bocca aperta.
"Salite!" esclama Sarah
Salgo insieme a Kie sui sedili e JJ e Pope iniziano a spingere la "bicicletta", mentre John B pedalava.
JJ: "Vai John B! Vai!"
JB: "Forza! Spingete!"
JJ: "Dai Pope!"
V: "Sarah!" esclamo io abbracciando la ragazza
K: "Sei viva!"
S: "Kie, Vic! Mi siete mancate!"
JJ: "Pedala! Ci sta raggiungendo!"
V: "Vai vai!"
P: "Cavolo!"
Pope inciampa e perde la presa alla bicicletta, accorciando le distanze con l'uomo che ci inseguivano.
V: "Pope! Vieni!"
JB: "Pope forza!"
P: "Kie!"
Afferra la sua mano e lo aiutiamo a salire.
Anche l'uomo si era attaccatto allo schienale dei sedili ma noi lo buttiamo giù, tirandogli dei pugni sulle mani.
V: "A dopo stronzo!"
P: "Ci vediamo!"
JJ: "Ti mando un bacino!"
Arriviamo in fondo al viale e scendiamo dalla bici, per andare in spiaggia.
Lì John B e Sarah avevano legato una barca, pronta per noi.
Quindi saliamo a bordo e abbandoniamo la costa.
Si va a casa.----------------
Le Outer Banks
Paradiso terrestre, o semplicemente, casa dolce casa.
Eravamo arrivati nel Cut, l'ho riconosciuto in poco tempo.
La palude era libera e il sole risplendeva nell'acqua.
Durante il viaggio in barca, ognuno aveva raccontato le sue avventure.
Avevano sparato a Sarah nella pancia.
John B aveva scoperto dove si trovava l'oro.
Kie era quasi affogata.
Pope era praticamente stato rapito.
JJ si era dimostrato decisamente non un bravo autista.
E io avevo assistito per la seconda volta ad un omicidio.
Ne avevamo passate tante, ma ora eravamo tornati insieme ed era la cosa l'importante.
"Qualcun'altro muore di fame? Facciamo colazione" dice JJ mentre attacchiamo al primo molo che incontriamo.
"Sì, non so da quanto non mangio qualcosa" rispondo io scendendo dalla barca.
"Brian non ti ha dato del cibo?" dice Kiara ridendo.
Io le lancio un'occhiataccia e ribatto "No, non mi ha dato del cibo, Kiara"
"Brian? Chi è?" chiede Sarah
"Nessuno" rispondo io annoiata.
"Ehi, amore, andate a prendere qualcosa" dice JJ interrompendo, per fortuna, il nostro discorso.
"Certo"
"Ci vediamo qui"
"Sì, ciao"
Lo saluto con un bacio e mi avvio insieme a Kie e a Sarah verso un giardino.
Scavalco la bassa recinzione e trovo delle angurie enormi che aspettavano solo noi.
"Bingo!" esclamo io prendendone una.
Quindi ci sediamo sull'erba e iniziamo a divorare i frutti.
"Porca vacca" dice Sarah gustandosi l'anguria.
"Merda, quanto è buona" dico io tra un boccone e l'altro.
Non riuscivo a smettere di mangiare.
K: "Ok, vi siete davvero sposati?"
S: "Non è proprio legale, ma...sì"
Sul volto di Sarah compare un grande sorriso.
Era davvero felice.
E mio fratello lo era pure, era pazzo di lei.
E sì che io la odiavo qualche mese prima.
S: "Sono pazza o c'è davvero qualcosa tra te e Pope?"
K: "Forse"
S: "Non è un no"
K: "Non è un no"
S: "Kie"
V: "Non fare quella faccia Kie, si vede lontano un chilometro che ti piace"
K: "Ho detto forse. Perchè non parliamo di te e JJ invece?"
S: "Giusto. Come procede?"
V: "Direi bene"
K: "Solo bene? Vi state addosso 24 ore su 24"
V: "Ok ok, va benissimo"
S: "Quindi sei felice?"
V: "Sì, sono molto felice. Non sono mai stata così bene con un ragazzo"
K: "Nemmeno con Rafe?"
V: "Non lo so, sinceramente. C'era intesa ma qualunque cose ci fosse tra noi due non mi faceva stare bene come fa JJ"
S: "Quindi è vero amore"
V: "Può essere"
S: "Perchè siete tutte così dubbiose? Andiamo ragazze! Siate convinte di quello che volete! Potere delle donne!"
Scoppiamo tutte e tre a ridere e io dico "Mi sei mancata Sarah"
"Pure voi. È stato molto, molto spaventoso" risponde Sarah
"Ora ci siamo noi. Non ti preoccupare, starai bene" dice Kie prendendole la mano.
Ci uniamo in un caldo abbraccio e poi ci stacchiamo per portare le angurie ai ragazzi.
"Cazzo se pesano" mi lamento io mentre ne trasportavo una lungo al molo.
"Eccole" dice JJ annunciando il nostro arrivo
"Sei un veggente, JJ?" gli chiedo passandogli un'anguria
"No, ho solo riconosciuto le tue espressioni eleganti" risponde lui e io gli do uno schiaffo sul braccio, per poi sedermi sulle sue gambe
S: "Ehi, di che parlavate?"
JB: "Di pesca"
JJ: "Di esche. Già"
S: "Ok"
V: "Dove andiamo?"
JB: "A casa"
K: "Sicuro che sia libera?"
JB: "Tutti pensano che sia morto quindi sì, credo proprio di sì"
S: "Si va a casa!"Arriviamo allo Chateau.
Quanto mi era mancata quella catapecchia.
Era rimasto disordinato come l'avevamo lasciato.
L'idromassaggio di JJ era ancora lì e le luci colorate erano appese agli alberi.
JB: "Eccolo"
JJ: "Benvenuti a casa"
Dopo aver legato la barca al nostro molo, scendiamo ed andiamo verso lo Chateau.
K: Se devo essere sincera, non sono ansiosa di tornare a casa. I miei avranno organizzato il mio funerale"
P: "Prevedo drammi anche a casa Heyward perchè ho lasciato il furgone a Charleston" dice Pope scoraggiato.
JJ: "Nessuno sa che siamo qui, giusto? E vi due non avrege più guai se tornare 12 ore dopo. Ho ragione o ho ragione"
P: "Non ti sbagli"
V: Quindi abbiamo 12 ore per fare quello che vogliamo"
JJ: Esatto. Un po' di compagnia Pogue. Che ne pensate?"
JB: "Lasciamo il finimondo per domani"
JJ: "Sì!"
S: "La polizia potrebbe cercarci. È una stupidaggine"
JJ: "Sarah Cameron, conosci la mia filosofia?"
S: "No"
JJ: "Le cose stupide..."
V: "...danno sempre buoni risultati"
JJ: "Andiamo! Chi è con me? Prendiamo delle birre!"
Il caro vecchio stile pogue.
Ci aspettava una serata molto movimentata.
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You can't kill a Pogue || JJ Maybank
FanficVictoria B. Routhledge è una sedicenne ribelle, ormai abituata alla vita da Pogue nelle Outer Banks. Dopo un anno in riformatorio, torna alla sua vita quotidiana, ritenuta da alcuni noiosa da altri emozionante. Ma al rientro a casa, qualcosa tra lei...