"John B io esco!" grido io dal bagno.
Finisco di pettinarmi e poi corro in veranda, dove mi infilo le all star.
"Dove vai?" mi chiede John B comparendo alla porta.
V:"Te l'ho detto, sono con JJ"
JB: "A quest'ora?"
V: "Sono le otto"
JB: "Di sera"
V: "Siamo usciti anche più tardi"
Mio fratello si passa una mano tra i capelli e poi mi dice "Va bene, ma mettiti una maglietta"
V: "Cosa scusa?"
JB: "È sera, avrai freddo con una canottiera"
Capisco dove voleva arrivare e le mie labbra si allargano pian piano in un sorriso.
V: "John B? Ti stai preoccupando di JJ?"
JB: "Cosa? No!"
V: "Ommioddio! Non ti fidi di noi?"
JB: "No...è di lui che non mi fido"
V: "John B! È JJ!"
JB: "Esatto!"
V: "Il mio migliore amico!"
JB: "Dovresti vedere come ti guarda! È ad un passo dal limonarti Vic!"
V: "John B!" esclamo io arrossendo.
In effetti aveva ragione.
Qualcosa era cambiato dal mio ritorno dal riformatorio.
Io lo ignoro ed esco dallo Chateau, prendendo una felpa.
JB: "Dimmi almeno dove andate!"
V: "Andiamo in luna di miele John B!"Arrivo in spiaggia, dove ci eravamo dati appuntamento.
Andavamo in quel posto da quando eravamo piccoli.
Ci divertivamo a fare castelli di sabbia e a rincorrerci.
Poi col passare del tempo venivamo per bere e fumare.
Ma non era importante cosa facevamo, bensì che eravamo solo noi due, a parlare del più e del meno.
Mi tolgo le scarpe, le prendo in mano e affondo i piedi nella sabbia.
Quella sensazione non mi delude mai.
Non c'era nessuno.
La spiaggia era deserta, il mare rifletteva le stelle in cielo e il vento sollevava la sabbia.
Mi guardo attorno e mentre prendo il telefono per chiamare JJ, il biondo sbuca da un cespuglio facendomi spaventare.
"JJ!" esclamo io, sotto le risate del ragazzo.
"Dovevi vederti! Hai fatto un salto di due metri!" dice JJ ridendo.
"Non è divertente" ribatto io incrociando le braccia e mettendo un finto broncio.
Poi JJ mi abbraccia da dietro, facendomi sorridere.
JJ: "Mi perdoni?"
V: "Va bene, ti perdono"
JJ: "Grazie vostra maestà" dice JJ facendo un inchino.
"Dimmi un po'...cosa ci fa un poveraccio come lei a corte?" continuo io con superbia.
"Mi hanno detto che la regina è una donna bellissima...e hanno ragione" dice lui baciandomi la mano.
"Allora farò un eccezione...può restare" ribatto io avvicinandomi a JJ.
"Che onore" sussurra il biondo guardandomi negli occhi.
Restiamo dei secondi infiniti faccia a faccia, persi negli occhi dell'altro.
La mano di JJ si posa poco sopra al mio fondoschiena e sento il suo respiro sul collo.
"Ha una foglia nei capelli, sua maestà" sussurra JJ.
Io ritorno alla realtà e arrossisco imbarazzata.
"Ah- ehm...grazie me lo tolgo" farfuglio io rimuovendo la foglia dai miei capelli mossi.
Poi ci sediamo, a pochi passi dal mare, e JJ mi porge una birra, che accetto senza esitare.
"Hai avuto paura?" mi chiede JJ dopo aver finito di bere la bevanda.
V: "Quando?"
JJ: "Quando ti hanno sparato"
V: "Oh...credo di sì"
JJ: "Come credi?"
V: "Sì, avevo paura...cristo se avevo paura"
Mi lascio andare sulla sabbia: la schiena a contatto con la fredda spiaggia, la testa appoggiata sulla mia felpa e i piedi che venivano bagnati ogni volta che l'acqua saliva.
JJ: "Come quando hai scoperto di tuo padre?"
V: "No, quando l'ho scoperto non ho avuto paura. Ero triste, per John B"
JJ: "Ma John B aveva noi"
V: "Sì ma è pur sempre mio fratello...eravamo separati, ero separata da tutti voi e-"
JJ: "Mi dispiace"
V: "Per cosa?"
JJ: "Non meritavi il riformatorio"
V: "Oh andiamo JJ, lo sai pure te che non è vero"
JJ: "No! È stata colpa mia"
V: "No J-"
JJ: "Io ho insistito e tu mi hai seguito e poi è arrivata la polizia e non sapevo cosa fare e-"
V: "JJ!...è tutto a posto, seriamente"
Si gira verso di me e mi posa una mano sul viso, sentendo i suoi anelli sulla pelle.
"È stato divertente però" dice JJ ridacchiando.
"È vero è stato divertente" ribatto io contagiata dalla sua risata.
JJ: "Ti ricordi quando Schoupe mi ha urlato Maybank non puoi scappare per sempre!"
V: "Ovvio che me lo ricordo! E tu bastardo mi hai lasciata indietro!"
JJ: "Ci puntavano la pistola contro!"
V: "Tutte scuse!"
JJ: "Giuro che mi farò perdonare"
V: "E come lo farai?"
JJ: "Troverò un modo"
V: "JJ Maybank, quella frase mi spaventa"
JJ: "E fai bene, Victoria Routhledge"
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You can't kill a Pogue || JJ Maybank
FanfictionVictoria B. Routhledge è una sedicenne ribelle, ormai abituata alla vita da Pogue nelle Outer Banks. Dopo un anno in riformatorio, torna alla sua vita quotidiana, ritenuta da alcuni noiosa da altri emozionante. Ma al rientro a casa, qualcosa tra lei...