JB: "È ovvio, no? Un cimelio di famiglia. Non c'è posto migliore per nascondere un messaggio e sapeva che sarebbe tornato a me...a noi"
K: "Sì, è possibile"
P: "È possibile anche che tu stia inventando strane teorie per aiutarti...ad affrontare la tristezza"
K: "Pope..."
JJ: "Andiamo sapete come affronto io la tristezza"
V: "Ti fai una canna...lo sappiamo tutti" dico io beccandomi una gomitata dal biondo.
JB: "Non mi sto inventando niente! Nostro padre sta cercando di mandarci un messaggio"
K: "Se ti aiuta a credere John B"
JB: "A me non serve una seduta di psicoterapia ok? Non sto impazzendo"
JJ: "Non ci sarebbe niente di male"
V: "JJ! Nostro padre è scomparso! Ed è scomparso, non morto. Ma voi non potete capire come ci si sente quando una persona cara è sparita e non sa cosa le sia successo"
Tutti si girano verso di me.
Non avevo mai sbottato così sulla scomparsa di mio papà.
Sentivano John B, ma non me.
V: "Ti svegli ogni mattina e non sai dov'è"
K: "Ormai è quasi un anno..."
JJ: "Ehi magari è stato rapito, è una possibilità"
P: "Sì magari è in un sottomarino russo interrogato dal KGB"
JJ: "Assolutamente sì. O è da Atlantide"
K: "Eh dai JJ. Cosa pensi che significhi il messaggio, John B?"
JB: "Il faro di Redfield. Il posto preferito di nostro padre"Arriviamo alla nostra destinazione: il faro.
Era ormai una catapecchia, nessuno ci andava più.
"Bene, voi restate qui a fare da guardia" dice John B indicando me e JJ.
V: "Cosa? Perchè noi?"
JJ: "Esatto!"
P: "Perchè voi non verrete"
JJ: "Perchè?"
P: "Ci sono variabili indipendenti e dipendenti. Voi siete una variabile indipendente"
JJ: "Sta zitto!"
JB: "JJ stammi a sentire! Basta!"
V: "John B è anche il mio di padre!"
JB: "Non significa niente"
V: "Sì, invece. Significa tutto...significa che tu non mi vuoi nella tua caccia al tesoro"
JB: "No! Ovvio che ti voglio! Sei mia sorella!"
K: "Ragazzi non è il momento"
V: "E allora perchè ti comporti come se fossi solo tu il figlio in lutto? È nostro padre John B, pure io ho il diritto di sapere cosa ci vuole dire ok?"
JB: "Va bene ho capito! Ma in questo momento tu resti qui!"
V: "John B io ti ammazzo-"
JJ: "Vic- Fa niente, resteremo qui"
JJ mi poggia una mano sulla spalla e quel semplice gesto mi trasmette calma.
JB: "Pope, tu stai con Victoria e JJ ok? Se ci separiamo, ci vediamo a casa di JJ"
K: "Bene"
I due vanno verso il faro e io mi siedo per terra, con la schiena appoggiata al Twinkie.
"Devo ottenere la mia borsa di studio e devo cercare di ridurre al minimo di reati" dice Pope
"Ok ora puoi stare zitto?" ribatte JJ iniziando a palleggiare con una pallina.
Lo osservo attentamente nei suoi movimenti e non trovavo un momento in cui non era bello.
"Al volo!" mi esclama JJ lanciandomi la pallina, che afferro prontamente.
Il biondo si siede affianco a me, avvolgendomi le spalle con un braccio.
Sento il suo sguardo posarsi su di me quindi, non resistendo più, mi giro a guardarlo pure io.
Gli sorrido e lui fa lo stesso, senza staccarmi gli occhi di dosso.
Poi mi guarda le labbra e sento le guance iniziare a bruciare.
"Hai qualcosa tra i capelli" sussurro io togliendogli qualcosa dalla chioma bionda.
"È per caso una foglia, sua maestà?" ribatte lui.
"Non penso...sembra più una foglia di...signore! Ma è Marijuana questa!" dico io con un'improvvisato accento inglese.
Lui scoppia a ridere e poi mi accarezza dolcemente il viso.
"Lo sa che non si può flirtare con una regina?" dico io sorridendo."Non mi interessa. Perchè tu sei la mia regina"
Il mio cuore manca di un battito e sento le farfalle tormentarmi lo stomaco.
Non mi aveva mai detto una cosa così dolce.
Non l'aveva detto mai a nessuno, a parte alle sue canne ovviamente.
E riflettendoci, essere considerata importante quanto le canne da JJ è straordinario.
"Ragazzi la polizia!" esclama Pope.
Corriamo dentro al Twinkie e JJ parte a tutta velocità.
"E John B e Kie?" chiedo io da dietro.
"Ci raggiungeranno" risponde Pope.----------------
"Cosa pensi che succeda se beviamo birra mentre surfiamo?" mi chiede JJ togliendosi la maglietta.
"Non lo so. Proviamo" rispondo io, spogliandomi.
Lancio i vestiti sulla sabbia, vicino a quelli del biondo, e corro in mare con la tavola da surf sotto braccio.
"E la birra?" esclama JJ dalla spiaggia.
"Andiamo JJ, lascia stare la birra! Vieni!" grido io facendo segno con il braccio al mio amico di entrare in acqua.
Lui mi raggiunge e iniziamo a remare verso la prima onda.
Alla quarta onda eravamo ormai in competizione: chi faceva il salto più alto, vinceva una canna.
Dopo svariati tentativi, mi esibisco in un salto altissimo di cui nemmeno io sapevo di essere capace e vinco la sfida.
"Che bomba!" esclama JJ una volta tornati a riva.
V: "Grazie grazie. Io aspetto la ricompensa"
JJ: "Arriva!"
Il biondo fruga tra le tasche dei suoi pantaloni e tira fuori una canna.
Non so quanto fosse vecchia ma mi andava bene.
JJ fa un tiro e io lo rimprovero dandogli una gomitata.
V: "JJ è mia!"
JJ: "Ok ok scusa! Tieni!"
V: "Ahhhh mi ero quasi dimenticata quanto fosse bello"
JJ: "Chi? Io?"
V: "Sì certo..."
JJ: "Lo sai pure te che non è vero"
V: "Mhhh..forse"
Guardo JJ e poi scoppio a ridere "Ok hai ragione. Sei bello"
JJ: "Me l'ha detto! Finalmente me l'ha detto! Aspetta...non sarà mica colpa della canna??"
V: "No! Cioè...forse? No no! Sono lucidissima" dico io sbascicando.
JJ: "Vic! Pensavo la reggessi di più"
V: "Sto scherzando scemo! Sono ancora in me!"
JJ mi scompiglia i capelli e poi si sdraia per terra, tirando giù anche me.
V: "JJ!"
JJ: "Cosa?"
V: "Niente. Mi fai solletico"
JJ: "Come? Così?"
E inizia a solleticarmi la pancia.
"No! JJ!" esclamo io ridendo.
"JJ! Basta! Ti prego!"
Lui si ferma e io tiro un sospiro.
"Lo so quanto ti piace" dice il biondo.
Restiamo sdraiati sul fianco, uno affianco all'altro, faccia a faccia.
Io avevo le mani di JJ sulla vita mentre io tenevo le mie sul suo collo.
"Vieni qui" dice il ragazzo.
Io mi avvicino a lui e vengo accolta tra le sue braccia.
"Perchè lo fai?" sussurro io.
JJ: "Fare cosa?"
V: "Questo. Perchè mi dai così tante attenzioni? Quando per poco non finivi in carcere insieme a me"
JJ: "Perchè sei la mia migliore amica Vic. Ti meriti tutto questo. Tu sei sempre stata per me e ora è il mio turno"
V: "Ti voglio bene JJ"
JJ: "Pure io Vic"----------------
Era sera e noi viaggiavamo nel Twinkie, alla caccia al tesoro.
Io ero sdraiata nel retro, con le gambe stese su quelle di JJ.
JJ: "Vi dispiace se mi rilasso un po' con questa? È stata una giornataccia, sono successe molte cose strane. Devo calmarmi...vuoi fare un tiro?"
P: "Io voglio restare lucido"
JJ: "Senti lo capisci che il tuo problema è che non sei creativo? Se tu fossi creativo allora..."
JB: "Sentite, so che mi sono sbagliato sul faro e su molte altre cose. Ma su una cosa avevo ragione ok? Nostro padre sta cercando di dirci qualcosa"JB: "Forza andiamo!"
V: "Arrivo!"
Dopo aver parcheggiato il Twinkie, camminiamo in silenzio per il cimitero...o almeno così avremmo dovuto fare.
V: "Questo posto è spaventoso!"
JB: "Shh!"
K: "John B che stai facendo?"
JB: "Ok hai presente quando cerchi di ricordare una canzone ma non ricordi chi la canta?"
K: "Sì"
JB: "Bene, Redfield. Ho sempre pensato che fosse un posto, ma non è un posto. È una persona"
Arriviamo ad una tomba all'interno di una grande roccia, con in cima inciso "Redfield".
JB: "È la nostra trisnonna Olivia. Redfield era il suo cognome"
V: "Perchè compaiono parenti dal nulla?"
JJ: "Mi sono chiesto la stessa cosa"
La porta della tomba era in pietra ed era ricoperta da piante rampicanti e rami secchi.
John B e Pope, poi aiutati da JJ, provano a spingere per aprirla ma niente da fare.
Era bloccata.
V: "Aspettate, fatemi provare"
Mi avvicino alla porta e busso, appoggiando l'orecchio sulla pietra.
JB: "Cosa stai facendo?"
V: "Shhh!...quello che c'è dietro è grande"
JJ: "E allora?"
V: "E allora ci sarà di sicuro dentro qualcosa che ci aiuterà"
Poi un serpente ci interrompe, uscendo da un grosso buco, e JJ inizia ad abbagliargli.
P: "Un serpente!"
JJ: "Questo è un mocassino acquatico, detto bocca di cotone. La morte dell'erba alta"
E continua ad abbargliargli.
V: "JJ sta' zitto!"
JB: "Che cosa fai?!"
P: "Sveglierai tutti i cazzo di morti"
JJ: "Hanno paura dei cani, è risaputo. Aspettate! Se ce n'è uno ce ne saranno altre decina"
K: "O mio dio puoi smetterla?"
P: "Smettila di abbaiare ai serpenti!"
JJ: "Voglio solo che se ne vadano!"
V: "Shhh zitto!"
P: "John B, senti, non riusciremo ad entrare ok? Non si apre. Sarà meglio andare via"
V: "Posso entrarci io"
K: "Cosa?"
JB: "Pensi di passare in quel buco?"
P: "Quel buco?"
V: "È per papà"
Mi giro verso John B, che annuisce, quindi iniziamo a spostare i rampicanti.
P: "Forza"
JB: "Tirala su"
JJ: "Ok ti aiuto a salire, vieni"
JJ mi solleva da terra prendendomi da dietro e arrivo all'altezza del buco.
V: "Ricordami cosa stiamo cercando"
JB: "Lo saprai quando lo vedrai"
Mi aggrappo con le mani ai bordi della fessura e JJ mi solleva le gambe.
V: "JJ mi fai cadere!"
JJ: "Mi stai tirando dei calci!"
V: "Ci credo mi stai sbilanciando! Aiuto-"
Cado giù, all'interno della tomba, e attutisco la caduta con il braccio.
Avrei dovuto tenere la fascia alla spalla sinistra per altre due settimane, ma già alla prima mi ero stancata.
Infatti, cadendo sul braccio sinistro sento un dolore percorrermi tutto l'osso.
JB: "Tutto a posto?"
V: "Sì...torcia, mi serve una torcia!"
P: "Sì, tieni"
Accendo la luce e mi trovo dentro ad una grotta, piccola e buia.
Illumino le pareti attorno a me ma non noto niente di strano.
C'era solo roccia.
JJ: "Sei viva?"
P: "Senti ancora il tuo battito cardiaco?"
V: "Per ora sì"
JJ: "Bene"
V: "Ehm...mi serve più luce"
JB: "Sì sì certo, ecco"
John B allunga il braccio all'interno del buco e la sua lanterna illumina il resto della grotta, permettendomi di vedere meglio.
JJ: "Hai trovato qualcosa?"
P: "Ce dell'oro?"
V: "Oh mio dio"
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You can't kill a Pogue || JJ Maybank
FanfictionVictoria B. Routhledge è una sedicenne ribelle, ormai abituata alla vita da Pogue nelle Outer Banks. Dopo un anno in riformatorio, torna alla sua vita quotidiana, ritenuta da alcuni noiosa da altri emozionante. Ma al rientro a casa, qualcosa tra lei...