Capitolo 18

1.2K 19 2
                                    

Entro nell'ospedale e chiedo alla ragazza all'ingresso "Cerco John B Routhledge"
"John B Routhledge...ora cerco...eccolo. Stanza 20"
"Grazie mille" la ringrazio e mi dirigo verso la stanza dove stava mio fratello.
Proprio mentre stavo arrivando vedo Sarah e Ward uscire dalla porta e la ragazza mi saluta con un cenno.
"Ehi, Sarah" la chiamo prima che sparisca
"Sì?" mi chiede girandomi
"Grazie, per essere stata con John B"
"Figurati, è il minimo" dice Sarah sorridendomi.
Io ricambio il sorriso e le dico "Ti va di venire allo Chateau, una volta. Così conosci anche gli altri"
"Oh...ti ringrazio ma non penso che sia una buona idea. Sai, con Kie e tutto il resto..."
"Sì, certo. Beh, quando vuoi noi siamo lì"
La ragazza mi ringrazia e se ne va, con suo padre.
Quindi io apro la porta e vedo mio fratello disteso sul lettino, con il polso ingessato.
V: "Ehi John B"
JB: "Ehi"
V: "Noi Routhledge non riusciamo a stare lontano dall'ospedale eh?"

JB: "Già. È il nostro posto ormai"
V

: "Potevi dirmelo"
JB: "Cosa?"
V: "Che hai una cosa seria con Sarah"
JB: "Sì...ecco, a proposito..."
V: "Cosa?"
JB: "Suo padre si è offerto di aiutarci con i servizi sociali"
V: "Stai scherzando?! Ward che pensa a noi poveri?!"
JB: "Sì, e non è così male in fondo. Ha detto che possiamo stare da loro"
V: "Nella villa dei Cameron?!"
JB: "Sì"
V: "Ok prepariamo le valigie perchè lo Chateau resterà vuoto per un beeel po' "

----------------

La macchina di lusso di Ward si parcheggia davanti alla grande entrata della villa e io e John B scendiamo e prendiamo i nostri bagagli.
"Benvenuti a casa" dice Ward sorridente.
Entriamo nella grande casa e ad accoglierci c'era Sarah.
Era proprio bella.
Ora capisco perchè mio fratello aveva perso la testa per lei.
"Ehi, questa è la vostra nuova casa! Venite vi mostro le camere" dice allegra la ragazza.
Saliamo un piano e la prima stanza del lungo corridoio era la mia.
La riconosco subito.
Era la stanza di Rafe.
Il letto di legno bianco e il tappeto pregiato per terra.
Noto una foto sul comodino: era una nostra foto.
Entrambi sorridenti e felici, su una tavola da surf.
Da una parte mi inteneriva come cosa, perchè mi voleva ancora bene e gli piaceva stare con me, ma dall'altra mi spaventava.
Sembrava come ossessionato, non riusciva a capire che tra di noi era finita.
E quando Rafe vuole una cosa, devi avere molta paura.
S: "Ecco, questa è la tua Victoria. È sotto alla mia quindi non fare troppo casino"
V: "Era quella di Rafe"
S: "Sì ma tranquilla lui non c'è. Mio padre l'ha cacciato"
V: "Cosa? Perchè?"
S: "Era in debito con uno spacciatore"
V: "Tipico di Rafe"
S: "Già..."
Mi giro verso la ragazza e le sorrido.
Lei sapeva quanto me quanto era psicopatico Rafe, ci viveva insieme.
"Ti lascio esplorare, a più tardi" dice Sarah e conduce John B verso la sua stanza.
Io appoggio la valigia per terra e inizio ad osservare ogni minimo dettaglio della camera.
Le lenzuola erano profumate e pulite, mentre gli armadi erano di legno e illuminati dalla luce del sole, che passava attraverso le tende di lino.
Stavo guardando il giardino dalla finestra quando qualcuno dice facendomi spaventare "Ciao"
"Cristo!" esclamo io.
Mi giro e vedo una ragazzina mora appoggiata allo stipite della porta.
"Ti sei spaventata?" chiede lei
V: "Evidentemente. Sei Wheezie vero?"
W: "Sì"
V: "Wow sei cresiuta, non ti avevo riconosciuta"
W: "O forse non ti ricordavi di me? Tranquilla non mi offendo, tutti si scordano di me"
V: "Cosa? No no, mi ricordo assolutamente di te. Sei l'unica simpatica di questa famiglia"
W: "Finalmente qualcuno che lo capisce"
V: "Allora, si vive bene qui?"
W: "Dopo che se n'è andato Rafe, sì"
V: "Come biasimarvi"
W: "Non ve l'ho mai detto, a te e a Rafe, ma ti sentivo sempre quando entravi di nascosto dalla finestra di mio fratello"
V: "Davvero?!"
W: "Sì, la mia camera è affianco"
V: "Hai sentito solo quello vero?"
W: "Mhhh...penso di sì"
V: "Oh, ok"
W: "Ho saputo che sei un po' una ribelle, è vero?"
V: "Sono una Pogue Wheezie, è il mio animo"
W: "E ho saputo che ti fai sempre di canne con l'altro, quello biondo"
V: "Ecco, questo non dirlo"
W: "Dammene una e non lo dico a mio padre"
V: "Vuoi una canna?!"
W: "Sì"
V: "Senti ne ho già poche per me, non posso darne una a te. Poi se Ward mi scopre mi butta fuori di casa"
W: "Non lo scoprirà"
S: "Wheezie! Non dare fastidio a Victoria!" esclama Sarah spingendo via la sorella.
"Scusami, è un po' ficcanaso" dice la bionda
"Tranquilla, non mi da fastidio" rispondo io sorridendo.
La ragazza si porta via la sorellina e chiude la porta della mia stanza.
Quindi apro la finestra, che al contrario di quelle allo Chateau si apriva con facilità, e salto dalla tettoia.
Non volevo interiazioni sociali con nessuno Kook, volevo solo andare dai miei amici.

----------------

K: "Dove state ora?"
V: "A Tannyhill"
K: "Quindi vivete con Sarah Cameron?"
JB: "Senti stiamo lì solo perchè suo padre ci ha pagato la cauzione ok? Che è molto meglio che stare con i servizi sociale, che è dove ci saremmo trovati se Ward non-"
P: "Ehi quindi ora siete tipo soci del club?"
JB: "Non lo so Pope"
JJ: "Avrete anche una di quelle macchinette da golf con cui girano?"
P: "Vi daranno anche quel gilet o ve lo comprerete da soli?"
V: "Se volete vi posso ospitare, in camera mia c'è posto"
JJ: "Se è in camera tua allora va bene" dice JJ facendomi arrossire.
JJ non puoi farmi questo.
K: "John B ci avevi giurato che non saresti stato con Sarah?"
JJ: "Amico ti ha beccato accettalo"
K: "Senti, se ti vuoi sentire con lei va bene. Ma ti dico da subito che io non farò niente con Sarah"
JB: "La vedete qui? No, esatto. Quindi vorrei che vi concentraste. Abbiamo la mappa giusto?"
JJ: "Sì ma chi l'ha disegnata doveva essere stra fatto"
V: "Semplicemente è cambiata la costa"
JJ: "Ah, giusto...ci avevo pensato"
Guardo il biondo alzando le sopracciglia e lui mi sorride.
Quanto cazzo era bello il suo sorriso.
P: "Cerchiamo dei riferimenti che non siano mutati"
JB: "Tipo le vecchie fortezze?"
K: "Battery Jasper"
JB: "Ok, andiamo"
Mi alzo dalla sedia e seguo gli altri che stavano uscendo ma JJ mi trattiene per un polso.
"Che c'è?" gli chiedo a bassa voce
"Cosa hai deciso?"
"Cosa?"
"Quella cosa..."
Io gli rivolgo uno sguardo interrogativo e lui si avvicina a me per dirmi cosa stava intendendo "Vuoi stare con me o no?"
"JJ non è passato nemmeno un giorno"
"Lo so ma non ce la faccio ad aspettare"
"Beh...aspetta"
Libero il polso dalla sua presa e raggiungo gli altri al Twinkie.

You can't kill a Pogue || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora