𝘼𝙧𝙙𝙚𝙣𝙩𝙡𝙮 {Todoroki x Reader, My Hero Academia}

40. Endeavor's Agency.

A volte vale davvero la pena voltarsi indietro.
Quando hai la testa fissa su pensieri e ostacoli che non riesci a superare, la prima cosa che ti viene ribadita è sempre "sei arrivata fino a qui, un ultimo sforzo e poi è tutto finito!"

Ti volti, ti rendi conto che sei arrivata così lontana in un percorso che non avresti mai immaginato di intraprendere, e solo quando sei distante dalla partenza realizzi quanto tortuoso è stato quel percorso.

Nulla è stato facile. Le difficoltà esistono per metterti alla prova davanti alla vita, a come funziona il mondo.
Proprio questi sono i pensieri che mi aiutano ad affrontare con lo spirito giusto le settimane di tirocinio presso l'agenzia di Endeavor.
Sarò una tirocinante come tutti, mi troverò presso un'agenzia di professionisti per imparare qualcosa che ancora mi manca. Questo è il solo obiettivo che mi pongo. Tutto il resto me lo lascio scivolare addosso.

Endeavor non mi spaventa affatto, e francamente non credo sia interessato ai miei rapporti personali con Shoto.
In ogni caso, se la situazione dovesse sfuggire di mano, Shoto stesso mi ha assicurato che non rimarrà zitto.

È diventato molto più protettivo nei miei confronti, e so che lo diventerà ancora di più ora che praticheremo entrambi il tirocinio presso l'agenzia di suo padre.

Se ripenso a come Shoto sia sceso a compromessi con lui rido ancora.
Ha fatto leva sulla decisione di fare il tirocinio alla sua agenzia, a patto di accettare altri tre tirocinanti. Era ovvio che Endeavor non avrebbe potuto rifiutare.
È una tattica che metterebbe in atto soltanto lui, ma ammetto che è diventato bravo a metterlo alle strette, senza scontrarsi direttamente.

L'unico accordo che ci siamo promessi è mantenere un profilo basso.

Eh, si accettano scommesse per valutare la durata di questo basso profilo.

«Benvenuti sotto al mio comando.» Appena io, Shoto, Midoriya e Bakugo scendiamo dal tram con gli zaini e le valigie contenenti i nostri costumi, troviamo subito Endeavor ad aspettarci. Il suo finto sorriso si smorza appena ci squadra uno a uno «Oggi sono di pessimo umore.»

«Sia chiaro, ho accettato dei tirocinanti solo perché me l'ha chiesto mio figlio, ma avrei preferito avere solo lui.»
«Hai accettato, adesso non ti lamentare.» ribatte Shoto, prendendo subito le nostre difese.

«Me ne ero già accorto al corso di recupero.» Rivolgo una rapida gomitata a Bakugo, accompagnando il gesto con un'occhiataccia minacciosa.
Sì, lo ammetto: sono molto tesa in questo momento.
Già la tensione è tangibile, non è il caso di peggiorarla ulteriormente. Potrebbe decidere su due piedi di sbatterci fuori dalla sua agenzia con poco.

Conoscendolo, probabilmente ne sarebbe in grado.

«FIGLIOLO, SEI SICURO CHE LUI SIA UNO DEI TUOI AMICI PIÚ STRETTI?»
«Ma quante storie, mi basta vedere all'opera uno degli eroi più forti.»
«DEVI SCEGLIERE MEGLIO CHI FREQUENTI, TE LO RIPETO SEMPRE.»
Alla faccia che il rapporto tra me e Shoto non gli è indifferente.

Che colpo basso. Vorrei sputare fuori dai denti ciò che penso di lui e dell'inutile e rigida educazione che ha impartito a Shoto.
Tuttavia, mi basta incrociare il suo sguardo, mentre cammina al mio fianco, per comprendere come devo affrontare certe fuoriuscite indesiderate: "lascia che parli, non badare alle parole che non siano finalizzate al tuo tirocinio."
Dio, perché mi lascio convincere così facilmente?

«Volevo ringraziarla per averci permesso di partecipare al tirocinio. In fondo, imparare dall'eroe numero uno non è una cosa che capita tutti i giorni.» Midoriya spezza il silenzio che regna sovrano nel tragitto verso la sua agenzia.

Endeavor non ribatte in un primo momento. Si limita a rivolgergli un'occhiata inespressiva.
«Mi dispiace per voi tre, ma mi occuperò soltanto di mio figlio. Vi affiderò ai miei assistenti.»