𝘼𝙧𝙙𝙚𝙣𝙩𝙡𝙮 {Todoroki x Reader, My Hero Academia}

42. Protect you.

Todoroki's Pov.

Non mi sono mai pentito di praticare l'internship presso l'agenzia di mio padre.

Non ho mai messo in discussione quanto sia un ottimo istruttore sul campo, ma questa suo addestramento destinato a noi tirocinanti è fuori dai miei schemi previsti.

Se avessi saputo in tempo che nella sua testa viaggiava anche la sola idea di metterci contro, non avrei proposto a [T/N] di seguirmi al tirocinio.

Ho colto all'istante l'espressione che lei portava sul viso, quando ci sono stati dichiarati gli schieramenti: fastidio, disappunto, ma anche delusione. O quello era, invece, timore?

Mio padre non è indifferente al nostro rapporto. Lo so perfettamente a cosa sta puntando.
Ed è proprio questo ciò che mi impedisce di pensare lucidamente ora, che domina ancora una volta la mia ostilità nei suoi confronti.

Non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
Cammina avanti e indietro davanti a Bakugo, senza sosta e mordicchiandosi le unghie. Lo riconosco quel gesto: è nervosa.

«Come ci organizziamo, Todoroki?»

Avrei dovuto capire in tempo che mio padre ha puntato al suo quirk, proprio come è successo con la mamma.
Il matrimonio di quirk.
Forse mi sto sbagliando, ma erano inconfondibili i suoi occhi appena [T/N] ha rivelato il suo nuovo potere.

Non sono più riuscito a restare zitto.
Ho dovuto prendere in mano la situazione. Rivelargli apertamente che lei è mia. Che deve togliersi dalla mente qualsiasi pensiero subdolo e solamente limitarsi ad essere il nostro istruttore. Nient'altro.

«Todoroki...?»

Ha deciso di proposito di schierarci contro. Solamente in questo modo può effettivamente valutare quanto il suo quirk può essere adatto a me, quanto sia potente. Quanto lo siano entrambe le nostre unicità.

Devo controllarla e costringerla a moderare il suo quirk. Devo impedirle di passare all'offensiva.
E per riuscirci, devo sfruttare il mio lato sinistro.
Solo in questo modo posso stancare lei, il suo corpo e le sue fiamme.

Anche se è sbagliato nei suoi confronti, è l'unico mezzo che possiedo per difenderla dalle intenzioni di mio padre.
Non è in questo modo che voglio che lei dia il meglio di sé con le sue capacità.

Lei è mia. Le ho promesso che avrei fatto qualsiasi cosa pur di proteggerla.
E lui non riuscirà a mettere le mani sulla sua unicità così facilmente.

Non lo permetterò. Siamo legati da forti sentimenti inconfutabili, coltivati con il tempo, rafforzati da ogni difficoltà incontrata.

E se ho scelto lei, è perché si è rivelata la presenza stabile che cercavo nella mia vita.
Quel qualcuno di affidabile, che sai che resterà sempre, che non ti lascerebbe attraversare la tempesta da solo.

L'avrei scelta anche se fosse nata con un quirk diverso dal mio.
È un caso che mi sia legato a una persona che possiede il quirk del mio lato sinistro.
Ma io, lei, non l'ho mai odiata.
Non odierò mai qualcuno che mi ha migliorato come persona.

La devo proteggere.
È una promessa che mi sono posto in segreto, e che voglio mantenere.

«Todoroki, va tutto bene?»
Sussulto appena percepisco la mano di Midoriya sulla mia spalla. Ero così immerso nei miei pensieri che mi sono scordato dello scontro previsto a breve.

«Ero solo sovrappensiero.»
«Non è da te perdere la concentrazione.»
Sospiro. È sufficiente quel gesto affinché Midoriya capisca cosa mi stia turbando.

«Stai pensando a [T/N], vero?»
«Forse ho sbagliato a portarla qui a fare il tirocinio. Non potevo di certo aspettarmi che mio padre si limitasse soltanto a diventare il nostro istruttore.»
«A cosa ti riferisci?»
«Non metto in dubbio il fatto che mio padre voglia aiutarci a perfezionarci quanto a eroi, ma, per quanto riguarda [T/N], il suo obiettivo non si ferma solamente a quello. Il suo quirk apparentemente è molto più equilibrato del mio, ma se è in continua evoluzione, questo significa che lei è ancora in grado di tirare fuori ancora del potenziale che ancora non sa di possederlo.»