69. And lattermost, better half-way than nothing.

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Un mese dopo.

Un anno.
Stento a credere che sia trascorso solamente questo tempo in compenso a tutto ciò che è accaduto.

Nemmeno mi sono accorta di quanto sia volato in fretta, e soprattutto di quante cose siano cambiate nell'arco di un solo anno.

Un anno fa, giusto in questo periodo, ho ricevuto la comunicazione improvvisa per l'imminente trasferimento presso la sezione eroi A.
Ricordo perfettamente quanta frustrazione mi portavo dentro, quanta bile amara ho dovuto digerire pur di accettare quella situazione senza ribattere, e soprattutto quanto non riuscivo a mettere un freno al mio fastidio, provocato dal fatto che avevo già perfettamente intuito non avrei più potuto evitare anche un singolo contatto con Todoroki Shoto.
Con colui con cui ho sempre pensato di condividere un quirk simile, eppure ancora non sapevo che si sarebbe accomunato maggiormente all'unicità di qualcun altro che ci ha sempre osservati silenziosamente, qualcuno a cui sia io, sia Shoto, siamo sempre stati legati, lui in un modo, io in un altro.
Con colui che per me non è mai stato un estraneo, ma con cui ho sempre preferito non avere alcun tipo di rapporto, fino a quando le nostre strade non hanno finito per incrociarsi una volta per tutte.

Ora posso ammetterlo.
È stato un bene che le nostre strade si siano incrociate.

Non mi sarebbe mai balenato per la testa che quel ragazzo sarebbe diventato il mio primo tutto: la prima volta che ho provato dei forti e solidi sentimenti verso qualcuno, e a cui ho ceduto, la prima volta che ho sentito il bisogno di avere quella persona speciale al mio fianco nei momenti peggiori, o quando le circostanze erano a dir poco disastrose, la prima volta che ho davvero avuto paura di perdere qualcuno, che ho dichiarato di amare.
Per non dimenticare quella notte al crepuscolo trascorsa ad assaporare le nostre pelli a vicenda, a giurarci un per sempre.

Eravamo già più legati di quanto non credessimo affatto, tuttavia serviva necessariamente quel famoso fattore esterno per dare una scossa alla situazione troppo tesa e astiosa, e che ha finito per stravolgerla completamente.

E si sa che una circostanza, una volta stravolta, non torna più come era precedentemente.
Né in bene, nemmeno in male.

«Ti dona sempre di più la cicatrice, [T/N].»

Già.
Nemmeno in bene.

Ormai certe provocazioni ho imparato a non prenderle in considerazione, si sa che molte vengono scagliate con il solo fine di far perdere le staffe o il controllo, o per rovinare l'umore, eppure soffoco un ringhio.
Non è l'istigazione in sé a non lasciarmi impassibile, ma proprio l'individuo da cui è uscita spontanea.

Conosco perfettamente il motivo della mia reazione.

«Devo prenderlo come un complimento?»
«Non lo è affatto.»
«Ormai la ferita si è cicatrizzata. Che mi piaccia o meno, è diventato un mio segno distintivo.»
«Così, sei proprio di famiglia.»

In fondo, anche se il danno non è stato permanente, un po' di rammarico nei suoi confronti lo provo ancora.

«Dacci un taglio, Touya.»
«Perché? In fondo, è proprio ciò che sei, no?»

È proprio vero quando ho pensato per la prima volta che la stronzaggine fosse nel dna dei Todoroki.
O meglio, nei figli maschi Todoroki.

Touya non ha mai smesso di provocarmi volontariamente da quando ho iniziato ad andare a trovarlo in carcere, grazie agli ormai frequenti permessi firmati da mio padre.

Ricordo ancora quando ho deciso di affrontarlo, dopo l'ultima volta che l'ho visto venire posto sotto arresto, inerme, davanti ai nostri occhi.

Il preside Nezu, poco tempo dopo che le famiglie sono state autorizzate a tornare nelle loro rispettive dimore, dal momento che l'emergenza dei villain più pericolosi rimasti a piede libero era formalmente crollata, ha conferito a Shoto, con l'autorizzazione delle ulteriori istituzioni di riguardo, tra cui quella di mio padre, il permesso di andare a trovare il fratello in carcere.
Touya, dopo l'arresto, è stato ospedalizzato poco tempo rispetto al previsto: nonostante il suo corpo non resista affatto a temperature elevate, non ha riportato danni di notevole impatto fisico, e la pelle si sarebbe potuta ricostruire a poco a poco grazie a diversi interventi chirurgici a cui avrebbe dovuto sottoporsi.

𝘼𝙧𝙙𝙚𝙣𝙩𝙡𝙮 {Todoroki x Reader, My Hero Academia}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora