«SIETE DEI CRETINI»
Chi avrebbe mai pensato che, seguendo quella morale da eroe che scorre dentro di noi, ci saremmo ritrovati Endeavor incazzato nero con noi apprendisti, una volta rientrati all'hotel?
Ora anche sventare furti, rapine e salvare i civili dai villain diventa un affare di stato?«Siamo coinvolti in una missione importantissima! Faccende del genere devono essere lasciate agli eroi del posto!»
Picchietto nervosamente il piede sul pavimento. Il fastidio mi ribolle nelle vene. Mi mordo le labbra così fortemente da impedire alle velenose parole paralizzate in gola di avere la meglio sulla mia pazienza.
Non mi va proprio giù il fatto di aver dato il meglio di me per aver adempiuto al mio dovere da eroe, ed essere pure rimproverata.
Per quale motivo, poi? Per aver rispettato ciò che un eroe ritiene più giusto?Ma che si aspetta Endeavor? Che ci comportiamo come i suoi burattini, in attesa di ordinarci come agire e a cosa dare più importanza?
Se il mio solo sguardo minaccioso potesse incendiare, Endeavor in questo istante sarebbe ancora più avvolto dalle fiamme, giuro.
«Aiutare le persone è il dovere di un eroe.» Shoto si assume prontamente le difese di noi apprendisti davanti a suo padre, ancora in preda ad un'incazzatura crescente e che non cessa di placarsi.
Davvero eravamo così convinti che mandare Shoto a far da tramite per spiegargli il tardo rientro all'hotel sarebbe servito a sopire i suoi nervi saldi?
Certo che ne possediamo di fantasia, quando necessitiamo di arrampicarci su per gli specchi per scagionarci dai guai.
Che nemmeno lo sono, a essere onesti.«FATEVI UN ESAME DI COSCIENZA!»
Io farmi un esame di coscienza?
Non esiste.«Stai dando più importanza ad un lavoro che ad un altro?» gli occhi del Number One si puntano contro di me.
Sì, la mia pazienza è finita. Se vuole discutere qui e ora, il litigio è ben servito.
E si sa che sono sempre l'ultima a tacere.«Questo non è ciò che ci hai insegnato al tirocinio.» mi spalleggia, a mia sorpresa, Bakugo al mio fianco, appoggiato con la schiena alla parete dietro di noi.
Siamo due contro uno, possiamo spuntarla alla perfezione.
«Se tu ci avessi portati con te alla riunione, insieme ai Pro Hero, ora non saresti qui a lamentarti. Esame di coscienza o meno, abbiamo agito in funzione di ciò che ritenevamo più giusto.» aggiungo, sfidandolo con lo sguardo. E no, non mi rimangio le mie ultime parole.
«Ce lo hai insegnato tu che dobbiamo intervenire il prima possibile in un luogo assalito dai villain, o sbaglio?»
«O ti sei per caso dimenticato delle maratone in giro per la città della tua agenzia?»Endeavor digrigna i denti, infastidito dai nostri scambi di battute repentini.
Conosce perfettamente quanto io e Bakugo ci impuntiamo per la giusta causa, anche a costo di ribattere all'infinito. Né io né il biondino esplosivo terremo la bocca chiusa, in queste circostanze.«Dov'è Deku?» devia il discorso, rivolgendosi a suo figlio.
Ti scoccia essere in torto, eh?«Stava inseguendo il complice di quei rapinatori, ma stranamente non risponde alle mie chiamate.»
«Lo sapevo, non avrei mai dovuto portarvi con me!»Nel momento in cui incrocio le braccia e alzo gli occhi al cielo esasperata, il cellulare di Shoto inizia a squillare, ponendo fine alla discussione venuta a crearsi.
«È Midoriya.» Shoto inserisce il vivavoce, in modo da permetterci di ascoltare la conversazione «Hai recuperato la valigetta?»
«Siamo stati attaccati dalla polizia!»
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𝘼𝙧𝙙𝙚𝙣𝙩𝙡𝙮 {Todoroki x Reader, My Hero Academia}
Fanfiction{Completa} ‹‹Shoto Todoroki per me non è mai stato un estraneo. Si potrebbe dire che siamo conoscenti...se non fosse per il fatto che ci evitiamo spesso e volentieri. Assurdo, vero? Per certi versi, può pure sembrare ridicolo, ma di questo non ne h...