18. Bad Habits, Bad Influences.

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"UMANA, DOVE STAI PORTANDO LA MIA CESTA??"

‹‹Scusami, Silver, ma ci tengo che il salotto sia in ordine durante la permanenza dei miei insegnanti per questa mezz'oretta. La tua cuccia è piena di peli di gatto.››

"NON TOCCARE LA MIA CESTA!!"

Scusami micio, ma l'occasione è troppo importante per darti retta. Non mi convinci nemmeno se persisti a seguirmi insistentemente.

Non capita tutti i giorni che gli insegnanti si presentino nella nostra dimora con poco preavviso, e soprattutto per avere la conferma dai genitori per il trasferimento di noi studenti presso i dormitori dell'istituto.

Ricevere a casa una lettera per comunicare l'imminente trasferimento nei dormitori del liceo è stata una sorpresa anche per me.

L'idea è nata dal preside Nezu, ed è stata appoggiata da tutti i professori: per noi studenti, non è più affidabile risiedere nelle nostre abitazioni con la stessa tranquillità di sempre. I Villain sono spariti dalla circolazione, ma siamo diventati tutti i loro bersagli. Nemmeno percorrere la solita strada di casa è sicuro, e senza una licenza da eroi non possiamo sfruttare il nostro quirk liberamente al di fuori del perimetro scolastico.
Da questa problematica è nata la necessità di costruire dei dormitori a pochi minuti di distanza dall'istituto: la priorità è proteggere gli studenti, e ciò consente anche ai professori di sorvegliarci ogni giorno.

Certo, di conseguenza non torneremmo più a casa ogni giorno o frequentemente, dato che si tratta di un trasferimento definitivo...ed è per questo che ho accettato fin da subito!
I miei genitori, invece, hanno deciso di non esprimersi fino all'incontro con i professori. E questo non mi fa ben sperare: so già che quando agiscono così, c'è una questione in sospeso e che preferiscono avere un confronto con coloro che mi vedono per più di mezza giornata al giorno.

‹‹Ti prometto che poi la ripongo nel soggiorno. Ti chiedo solo di pazientare...e di non comunicare con i miei professori.››

"Hai paura che escano retroscena spiacevoli?"

‹‹Ti avviso: se decidi di rimanere con noi durante il colloquio devi restare fermo al mio fianco. Altrimenti ti chiudo in una stanza. A te la scelta, non scendo a compromessi.››

"Acida."

‹‹No, mi sto solo accertando che tu ti comporta bene.›› senza voltarmi, appoggio la cesta in un angolo vuoto della mia camera, prestando attenzione a non inciampare sulla valigia aperta sul pavimento, pronta per essere riempita appena mi verrà conferita la conferma.

"IO? Chi si è cacciato in un guaio a Kamino?"

‹‹Lo so che hai comunicato con Todoroki.›› butto fuori in un soffio, questa volta rivolgendogli uno sguardo torvo.

Stupefatta, ma anche infastidita per la scena che mi ritrovo davanti, lo trovo seduto dentro la mia valigia, i suoi occhi così dilatati fino a trovarmi davanti delle enormi pupille nere che sostituiscono i suoi occhi gialli.

L'ho colto di sorpresa. E quando reagisce in quel modo mi fa solo incazzare di più ‹‹Non ti ho più sentito comunicare telepaticamente. Ora non essere uno stronzo bugiardo.››

Voglio proprio sentire quale scusa campata per aria si inventerà.

"Portami con te."

Tipico di lui deviare il discorso quando è in palese difficoltà.

‹‹Al dormitorio non sono ammessi animali domestici. Hai dieci secondi per dirmi la verità.››

Come ho fin da subito sospettato, non risponde. Preferisce di gran lunga rimanere nel suo religioso silenzio. I suoi grandi occhi neri continuano, tuttavia, a fissarmi, segno che è a conoscenza di qualcosa che non vuole riferirmi.

𝘼𝙧𝙙𝙚𝙣𝙩𝙡𝙮 {Todoroki x Reader, My Hero Academia}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora