62. Moment of honesty.

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Todoroki's Pov

«Fiammifero, sta' ferma!»

È quasi impossibile trattenerla, sembra possieda ancora un'immensa resistenza, nonostante sia stata ferita più volte da quei villain che l'hanno aggredita senza scrupoli.
È una fortuna che abbia notato quel fuoco anomalo, misto al rosso e all'azzurro sbiadito, in mezzo a quei palazzi diroccati tra le strade deserte. Non può appartenere a nessun altro, se non a lei.
È stato proprio quel segnale a permettermi di rintracciarla, mentre girovagavo senza una metà, aspettando solamente di scovare un segno che potesse appartenerle inconfondibilmente.

Un altro po' e non so in quali condizioni l'avrei trovata. È una fortuna che sia accorso in tempo.
La potenza del ghiaccio, mischiata all'ira accumulata, ha spazzato via quei villain, colti alla sprovvista dalla massa ghiacciata apparsa dal nulla.

Tuttavia, il peggio non è ancora passato.
Appena ho liberato T/N dalle manette che le catturavano in una morsa le mani, ha cercato subito di fuggirmi, e nonostante l'abbia afferrata strettamente in tempo per i fianchi, non dà ancora cenni di volersi arrendere.
Continua a dimenarsi dalla mia stretta, cerca di distogliersi di dosso i miei avambracci, ma anche se il mio costume si sta macchiando del suo sangue, non lascerò che se ne vada un'altra volta.

Non ora, che posso allontanarla da questo mondo che non la merita.

«Lasciami!»
«Stai sanguinando da molte ferite, hai bisogno di-»
«Sono solo taglietti superficiali. Nulla di allarmante.» ringhia tra i denti, mi colpisce ripetutamente gli avambracci senza sosta, ma i suoi destri non sono né forti, né ricchi di determinazione. Forse non è veramente intenzionata a ferirmi.

«Todo, lasciami andare.»

Mentre cerca di sferrarmi l'ennesimo destro, le afferro rapidamente la mano, intrecciando lentamente le dita alle sue. Colta totalmente in contropiede, smette di agitarsi, il suo capo rimane chinato a fissare le nostre mani intrecciate, proprio come prima che finissimo separati.

Quante volte grazie a una stretta di mano ti sei sentita più sicura?
E quante volte mi hai cercato perché avevi bisogno soltanto di me, Fiammifero?

Non stacca la mano dalla mia, ma si ostina a non guardarmi in viso, nemmeno quando pongo il mento sulla sua spalla. Preferisce voltarsi dalla parte opposta.

L'orgoglio la sta consumando a poco a poco.
Crede davvero che provi rabbia o odio nei suoi confronti?
Crede davvero che basti questo per farsi detestare, fino ad evitarci?

«Puoi ancora tornare a casa.»
La mia voce si riduce in un sussurro, le sfioro delicatamente la guancia con la punta del naso per invitarla a guardarmi negli occhi, inutilmente.

Trascorrono brevi secondi di silenzio, l'unico rumore che riesce a spezzare quella quiete innaturale è solo il suono dei nostri respiri.
Il suo respiro un po' più affannato, a causa delle bruciature delle ferite che porta addosso.

«Non ci voglio tornare.»

Mi mordo il labbro inferiore per soffocare quell'insopportabile magone che non accenna ad alleggerirsi.
È accecata da rabbia e odio. Da quei due sentimenti che sono stati parti di me, e che è stata proprio lei a fare in modo che mi sforzassi ad eluderli, fino a strapparmeli completamente di dosso.
È proprio come ero io.

Se un eroe protegge tutti ad ogni costo,
chi si occuperà di proteggerlo a sua volta, quando avrà bisogno di protezione?

«Se ti lascio libera, mi ascolti?»

Si irrigidisce, i muscoli le si contraggono sotto la mia stretta.
La riconosco, quella sensazione. È combattuta tra allontanarsi nuovamente e decidere di restare.

𝘼𝙧𝙙𝙚𝙣𝙩𝙡𝙮 {Todoroki x Reader, My Hero Academia}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora