𝘼𝙧𝙙𝙚𝙣𝙩𝙡𝙮 {Todoroki x Reader, My Hero Academia}

15. Kamino.

L'oscurità della sera è cominciata a scendere in poco tempo. Se non fosse per la luce della stazioni ferroviarie, non avrei saputo dire quanto tempo ci sarebbe mancato per arrivare a Kamino. L'unica certezza che avevamo in mano fin da subito sono le due ore di treno per raggiungere la città. Non avevo mai viaggiato in treno così a lungo, il tempo sembrava essersi fermato e non intenzionato a riprendere il suo corso.

Dopo che io, Todoroki e Kirishima avevamo spiegato il nostro piano all'intera classe, avevamo già capito che non sarebbe stato facile convincere tutti: qualcuno ci ha assecondati, come Shoji o Tokoyami, altri, come Tsuyu, ce lo hanno fortemente sconsigliato, azzardando pure l'idea di non comportarci molto diversamente dai Villain se avessimo deciso di portare avanti questa idea.

Nonostante le numerose discussioni che ne sono uscite quel pomeriggio, alla fine abbiamo agito come una qualsiasi classe unita: ci saremmo coperti a vicenda. Chi non sarebbe partito con noi verso Kamino avrebbe tenuto la bocca cucita per la nostra sicurezza. Noi non saremmo dovuti essere in quella città fin dall'inizio, ma i sensi di colpa riescono a smuovere anche la più rigida delle persone. E' proprio per questo che al nostro trio si sono aggiunti Deku, Iida e Yaoyorozu.

Iida era furioso: si è visto rivivere le vicende in cui è stato coinvolto a Hosu contro lo Stermina-Eroi, e ci avrebbe impedito di partire senza la sua sorveglianza e la sua presenza.
Yaoyorozu sulla stessa lunghezza d'onda: in quanto anche lei rappresentante di classe, non ci avrebbe lasciato andare soli.
E Deku tiene molto a Bakugo, nonostante il loro rapporto si sia inclinato con il tempo.

Mentre i ragazzi ripetono di nuovo il piano per recuperare Bakugo senza utilizzare i nostri quirk per combattere, mi accorgo del cartello in lontananza che indica la prossima fermata: Kamino.
Un lungo sospiro silenzioso esce dalla mia bocca ,mentre il cuore non riesce più a frenare il battito accelerato E' giunto il momento di scendere.

__________________

In questa città si respira un'aria così diversa dalla nostra. Abbiamo viaggiato per due ore nette, eppure mi sembra di aver attraversato l'intero paese.

‹‹Yaomomo, qual è il segnale del localizzatore?›› le domando a bruciapelo appena usciamo dalla stazione ferroviaria. Mi guardo attorno attentamente: non c'è ancora traccia di poliziotti e Pro Hero. Forse siamo in anticipo rispetto all'inizio della loro missione?

La ragazza estrae dalla borsa il trasmettitore di segnale. Ci raduniamo attorno a lei per osservare se ci sono riscontri in zona, ed effettivamente la corrispondenza persiste.
‹‹Il radar indica questo posto. Di sicuro i Villain non si sono mossi per tutto il giorno.›› osserviamo il segnale mentre si espande sempre di più sullo schermo. Qualcosa in zona è stato rilevato, siamo sulla strada giusta.

‹‹ Anche se sono qui, questo non significa che Bakugo sia con loro. Dobbiamo agire con prudenza.›› ci ammonisce Shoto. Tra tutti noi è l'unico che ha il sangue freddo e riesce a mantenere la calma, senza fasciarsi troppo la testa prima di agire. Odio il suo essere così diretto e nello stesso momento anche così calmo, ma posso continuare a negare che gli invidio questo lato del suo carattere ?

‹‹Vi avverto di nuovo: in quanto rappresentante di classe è mio dovere proteggervi in ogni istante. Anche se siete miei amici, non esiterò a chiamare la polizia se le cose si metteranno male.›› ora è il turno di Iida di rompere l'entusiasmo iniziale. Ma possono essere così guastafeste? Mai una volta che vedano il bicchiere mezzo pieno.

‹‹Iniziamo a muoverci.›› propongo mentre vedo che il viale davanti alla stazione cominciare a diventare sempre più trafficato. Di questo passo saremo costretti ad avanzare a passo d'uomo.

‹‹Non così in fretta! Non possiamo andarcene in giro conciati in questo modo! Daremmo troppo nell'occhio!››

Fulmino la mia amica con uno sguardo, intuendo subito la sua idea fuori luogo proprio ora ‹‹Yaomomo, non è il momento di fare shopping sfrenato. Abbiamo un'altra priorità di vitale importanza.››