57. PLW 3.

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Todoroki's Pov.

Stringo i denti e le nocche sul suolo, tanto da farle diventare bianche.
Da dove cazzo è saltato fuori ora quel villain?

«Shoto, stai bene?»

Non annuisco, né scuoto la testa alla domanda rivoltami da mio padre, subito accorsomi incontro dopo l'apparizione di quell'essere enorme che mi ha spazzato via come una foglia in mezzo a un tornado.

È sbucato dal nulla, proprio come Shigaraki.
Un istante prima stavamo evacuando i cittadini dalle loro abitazioni in sicurezza, l'istante successivo un'onda d'urto totalmente inattesa ha distrutto edifici, strade e palazzi al solo semplice passaggio.
Non ci bastava che Shigaraki radesse al suolo la città e le rispettive periferie. Non ci bastava questo ad aggravare la circostanza in cui ci troviamo con il fiato sospeso.

Non ho potuto fare a meno di seguire Midoriya e Bakugo.
Non ci ho creduto quando hanno sostenuto di aver dimenticato qualcosa indietro. Quella era una banale scusa per allontanarsi.
Non conosco il motivo per cui si sono divisi dal resto di noi, ma è una fortuna che non mi sia lasciato convincere facilmente.

Il professor Aizawa ci sta proteggendo: grazie al suo quirk sta inibendo l'unicità di quel villain assetato di distruzione, lontano dal suolo e sospeso in aria grazie alla frusta nera di Midoriya.

È ferito, eravamo riusciti finalmente a metterlo alle strette. Lontano dal suolo non può generare alcuna onda d'urto finalizzata a disintegrarci, e non ha nemmeno la forza di liberarsi dal quirk di Midoriya.
Sembrava quasi inoffensivo, ma l'arrivo improvviso di quel villain gigante ha scatenato una tremenda folata di vento che mi ha impedito di avvicinarmici per fornirgli il colpo di grazia.
Non sono nemmeno riuscito a sprigionare le fiamme in tempo. E come se non bastasse, Bakugo si è lasciato trafiggere in pieno stomaco per proteggere Midoriya.

Eravamo tutti consapevoli che far evacuare i civili lontani dal centro sarebbe stato sottinteso come l'implicito segnale per prepararci a un possibile scontro contro qualche villain, ma nessuno si sarebbe immaginato che l'arresto prefissato avrebbe comportato a uno scenario tra i peggiori di quelli previsti.

Nemmeno mio padre si regge in piedi. Ha un polmone perforato, il sangue gli scivola addosso a causa delle numerose e gravose ferite subite, il suo viso è una pura maschera insanguinata e ricoperta di polvere.
Chi può affrontare un villain di quella stazza ora?

Mentre digrigno i denti dalle fitte e dall'indolenzimento, il mio pensiero ricade su di lei.
Non corre alcun pericolo nella retroguardia, in fondo, la maggior parte degli eroi è stata ingaggiata proprio per far fronte alle centinaia di villain radunati nella villa, i professionisti non ne permetterebbero la fuga verso la foresta.

Lo so che è al sicuro, che non è incappata in alcun pericolo.
E lo so che sta aspettando per incontrarci di nuovo.
È per questo che non posso crollare proprio adesso.

«Oh eccoti, Endeavor!»

Dalla schiena di quell'essere gigante spunta una faccia familiare.
Un villain. Non uno qualunque, lo riconosco subito, è il tizio dalle fiamme blu.
Quindi anche tutta l'Unione dei Villain è qui?

«Che sorpresa, anche Shoto è qui!»

Strabuzzo gli occhi. Come conosce il mio nome?

«Dabi dell'Unione dei Villain.» gli ringhia contro mio padre. Il suo respiro è affannoso, lamenta un male atroce anche solo a respirare. Sembra stia lentamente perdendo i sensi.

«Come sei crudele a nominarmi in quel modo.»
La sua mano destra trattiene un piccolo contenitore trasparente. Lo scuote assiduamente, prima di versarsi il contenuto in testa. Il liquido scorre in mezzo ai suoi capelli scuri, fino a renderli di color ghiaccio, della stessa tonalità del mio lato destro.

𝘼𝙧𝙙𝙚𝙣𝙩𝙡𝙮 {Todoroki x Reader, My Hero Academia}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora