EMANUELA'S POV
Entrammo nel locale ed eccole, tutte le mie amiche con vestitini perfettamente attaccati alla pelle con tacchi vertiginosi e i miei amici con jeans e camice e poi lui, Marco, quel ragazzo che fermava il mio carattere di merda appena mi guardava da già 3 anni e mai avevo toccato quelle sue labbra e quel giorno in particolare mi faceva battere forte il cuore, ma da quando lo conoscevo si era già fidanzato 4 volte quindi a stare calma e comportarmi come amica mi era d'abitudine.
Davide mi corse incontro e mi strinse forte.
Dav: sei sempre più bella scema.
Mi disse nell'orecchio. Gli diedi un bacio sul collo.
Io: come se tu no ricciolino dagli occhi azzurri.
Eravamo migliori amici da 2 anni, quando lo conobbi dopo neanche una settimana già ci sentivamo liberi di dirci quello che volevamo, lo stavo aiutando a mettersi con la mia amica e di questo me ne era da sempre grato.
Io: davideee, sta sera vengono Low e Mostro.
Dissi con voce emozionata, mi sentivo libera di cacciare anche questo mio lato con lui.
Dav: scema calmati, non sei una di quelle ragazzine arrapate ti ricordo.
Mi fece l'occhiolino e cacciò un sorrisetto malizioso. Mi venne da ridere e senza rendercene conto eravamo rimasti solo noi, come sempre quando iniziavamo a parlare.
Dav: dai il primo giro lo offro io, vieni.
Mi prese la mano e mi portò al bancone, e dopo 6 drink iniziai ad appoggiarmi a lui, e come sempre sentivo il suo One Milion invadere le mie narici e mi sentivo sempre più a casa, era un bene che non si poteva spiegare il nostro.
Davide mi riprese la mano e mi trascinò sulla pista e iniziammo a ballare come due scatenati grazie a quei drink. La testa iniziò a girarmi e iniziai a capire poco finché non sentii una mano che mi trascinava sotto il palco del Dj.
Marco: Manu ora vengono Mostro e Low.
Senza dire un'altra parola ero lì ad aspettarli, ero nel mio mondo, non riuscivo a sentire neanche più la musica a palla. Mi appoggiai alle transenne posizionate poco prima, Marco al mio fianco e Davide dietro che mi manteneva poiché barcollavo, e non poco, e tutte le mie amiche dall'altro lato che sembrarono più emozionate di me.GIULIO'S POV
Giorgio: bro, eccomi...vittò porta Alison dentro...Giù che ti succede allora?
Gli raccontai di quella ragazza con parole che non cacciavo da tanto tempo.
Giorgio: ah la ragazzina dal taglio strano che faceva l'antipatica, beh dobbiamo capire un po' che ti prende, non ti vedevo così dai tempi di Giulia, dai la troveremo ti do una mano io.
Io: non mi parlare di Giulia per favore, comunque grazie amico. Ma ora dobbiamo salire sul palco abbiamo fatto anche tardi.
Ci incamminammo sul palco come sempre nel silenzio più scuro delle nostre facce, dopo la nostra dose giornaliera di erba.
L'energia che mi invadeva ogni volta che salivo sul palco era qualcosa che nessuno poteva capire, in quel momento non saliva Giulio Elia Sabatello, ma Poeta Incazzato, questo lo pensai finché non viddi quel viso in prima fila. Poeta Incazzato si era fatto da parte e Giulio fu incantato per qualche secondo a guardare quella ragazza appoggiata sulle transenne evidentemente ubriaca, ma cosciente del fatto che stavo per salire sul palco, già la sentivo mia, doveva essere mia, il più presto possibile. Ad un tratto viddi un ragazzo dietro di lei che la manteneva e uno al suo fianco che le teneva la mano. L'invidia e la gelosia si fecero sentire per la prima volta in tutta la mia vita, la rabbia salì a tal punto che stavo per andarmene, ma ero lì per lei e lei DOVEVA ESSERE MIA.
Giorgio: oh giulio non la guardare troppo che la sciupi, sali sul palco e facciamole sentire un po' le persone che l'hanno salvata, dal vivo.
Senza dire una parola salimmo sul palco, ma volevo vedere solo lei che cantava quindi dissi a Yoshimitsu di mettere un altro beat e non uno del nostro ultimo CD. Così iniziò il beat di "MS Infamous". Giorgio mi guardò sorpreso, ma dopo un attimo si riprese e iniziammo. Iniziai a cacciare tutta la mia voce, tutta la mia rabbia e mi caricai a tal punto da far sparire tutto tranne lei, che cazzo mi stava succedendo? Anche da ubriaca si ricordava a memoria tutta la canzone anche se era vecchia minimo 4 anni. Ma non era quello che mi piaceva di lei, ancora non riuscivo a dirlo, ma vedere solo lei che cantava in mezzo a una banda di rincoglioniti che saltava, mi faceva stare bene. Continuammo con i pezzi del nostro ultimo CD e quando finimmo scesi dal palco, mi girai, ma lei già era tornata a ballare. Ora dovevo trovarla, finalmente. Feci segno di seguirmi a Giorgio e ci incamminammo nella pista da ballo.-continua-
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Beautiful disaster || LOWLOW
FanfictionCredo che tutti abbiano capito che questa è una fan fiction, sai il solito amore tra fan e idolo in questo caso tra Lowlow e me, ecco perché il titolo è "chi sogna vive male" io sogno troppo e la frase di Lowlow è azzeccatissima, ovviamente ci sono...