61: Ex.

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Emanuela's pov:
Mi alzai e andai verso camera di Valerio indifferente dal fatto che fossi in intimo.
Io: Vale ci sei?
Vale: per te sempre.
Aprì la porta e si bloccò un attimo.
Vale: che ci fai conciata così fuori la mia porta.
Entrai spostandolo leggermente senza aggiungere una parola di troppo. Sentii la mano di Valerio sul fianco.
Vale: mettiti quella maglia che ho lasciato sulla sedia fuori al balcone e mi racconti che succede.
Io: mah niente, ho semplicemente visto il mio ex perso nelle braccia della sua nuova ragazza e mi è salito il nazismo. Ti ricordi? Il tipo che mi chiamò quella sera.
Vale: Ema ti derise in una maniera assurda e ti fai prendere anche dal nazismo? Non dovrebbe contare più nulla per te.
Io: forse...ancora non accetto quello che mi disse per 9 mesi di seguito per poi abbandonarmi senza un motivo valido...si, mi girano a pensare solo che con quella fa quello che faceva con me.
Vale: chi te lo dice? Probabile che anche lui ti pensi ancora, anche se ormai siete andati entrambi avanti.
Io: probabile, mi fa un brutto effetto al petto quando lo penso solo.
Vale: ti va se gli andiamo a sbattere un po' in faccia la tua felicità.
Io: mboh...probabile.
Vale corse sotto la doccia e da li mi urlò di andarmi a preparare il meglio possibile.
Corsi in camera e trovai Giulio intento a piegare una delle mie maglie.
Io: sembri un ragazzo nostalgico quasi.
Giu: sono nostalgico di noi, da quella volta sugli scogli non ho capito più nulla nè di te nè di me.
Andai verso di lui e mi poggiai a cavalcioni sulle sue gambe.
Io: non c'è nulla da capire tu sei e sarai sempre un pezzo di me, capita di arrivare ad alcuni periodi strani e tu lo sai meglio di me, ma io resterò sempre tra le tue braccia finchè vorrai, ricordi? Te lo dissi dal primo giorno...finché vorrai.
Giu: allora per sempre.
Mi diede un bacio dolce sulle labbra che mi portò a chiudere di scatto gli occhi, posò una mano tra i miei capelli e continuò a poggiare leggermente le sue labbra alle mie.
Giu: appena hai tempo ti va di parlare un po'?
Io: ovviamente amore, ora però scendo con Valerio a togliermi una soddisfazione, appena ti chiamo scendi anche tu vestito al meglio possibile, poi ti spiego.
Giulio con una faccia stranita annuì e io corsi alla valigia e mi vestii in men che non si dica:

Giulio con una faccia stranita annuì e io corsi alla valigia e mi vestii in men che non si dica:

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⬆️ con le mie amate Jordan al piede.
Vale entrò e rimase a bocca aperta, aveva :

Vale entrò e rimase a bocca aperta, aveva :

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Vale: sei una favola.
Io: parla lui.
Giu: non me la rubare.
Disse con indifferenza entrando nel bagno per farsi la doccia e Vale mi guardò con sguardo malizioso arrivando a quel giorno. Mi prese per mano e scendemmo con la Ferrari.
Vale: bene, il tipo dove esce solitamente?
Gli diedi le indicazioni e come non detto lo trovammo li, feci capire a Valerio chi fosse e un buco iniziò a farsi spazio nel mio petto cercando di uscire dalla macchina facendo finta di non vederlo.
Vale: ha appena distolto lo sguardo dalla bruttona per guardarti, o guardare la macchina non so ben definirti.......ha allontanato la tipa e ti sta squadrando.
Io: potresti fare la telecronaca sai?
Venne per abbracciarmi e io ricambiai.
Vale: sei seriamente tosta conciata così e io che ero abituata alla Ema con classico pantalone da basket maschile e una maglia a caso nostra al massimo in vestitino.
Io: lo prendo per un complimento.
Vale: alla faccia.
Io: uh guarda chi c'é.
Dissi andando a stringere Giorgio che sembrava sapere della cosa visto com'era tirato a lucido.
Gio: a cosa devo tutta sta bellezza?
Vale: bro tu stai al gioco.
Disse prendendomi di peso e portandomi sul bordo di una fontana che iniziai a percorrere cercando di non cadere dentro di essa. Lui continuava a fissarmi e a fissare Giorgio e Valerio. Giorgio arrivò e mi fece poggiare su una sua spalla per poi farmi girare e io alzai le braccia per sentire quel po' di vento che creava quella situazione. Scesi chiudendo gli occhi presa dal giramento di testa e sentii delle labbra sulle mie. Giulio arrivò in tutta la sua eleganza, si era tirato a lucido anche lui, sembrava quasi si fosse fatto qualche mese di vacanza.
Giu: ehi amore allora? Come sta andando?
Disse rubando uno sguardo al tipo.
Io: bene, da dove so usciti sti vestiri "dark".
Giu: e a te da dove è uscita sta roba femminile.

Chris si avvicinò a me e provò a parlare, appena provai a guardarlo iniziai a ricordare tutto quello passato, quel petto su cui mi ero addormentata molte volte, quelle labbra che amavo e quegli occhi che continuavano a vedermi nella stessa maniera...

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Chris si avvicinò a me e provò a parlare, appena provai a guardarlo iniziai a ricordare tutto quello passato, quel petto su cui mi ero addormentata molte volte, quelle labbra che amavo e quegli occhi che continuavano a vedermi nella stessa maniera di sempre.
Chri: Ema?
Io: ehi.
Dissi con sguardo triste.
Chri: che ci fai da queste parti?
Io: forse mi andava di vederti.
Chri: resti proprio come sempre, quando pensi una cosa quella fai a costo di calpestare il tuo orgoglio.
Mi disse accarezzandomi la guancia e un nodo iniziò a formarsi alla mia gola. Giulio stava iniziando a incazzarsi, effettivamente avevo detto appena una cosa che proprio avanti a lui non dovevo dire, ma non potevo farci nulla, con quel ragazzo non riuscivo a mentire.
Io: e probabilmente con te l'ho fatto troppe volte e tu non l'hai mai apprezzato visto la troietta con cui hai iniziato a fartela neanche 2 mesi dopo di me.
Chri: non finisci neanche di chiamare le mie "amiche" con quel nome senza neanche conoscerle.
Io: mi hai fatto troppo del male, ci siamo dati il mondo, ma tu sei riuscito a riprendertelo quel mondo e io continuavo a lasciare il mio nelle tue mani.
Chri: vedi che una vita te la sei rifatta, con i tuoi idoli qui, non sei felice.
Gli feci un'occhiataccia facendogli capire che forse se non ci fossimo lasciati mi bastava avere lui, infatti lui capendo al volo si ammutolì.
Chri: sai, dopo 4 anni ho letto quelle cose che mi scrivesti su Telegram. Forse ho davvero lasciato scappare l'unica persona che realmente poteva amarmi.
Io abbassai lo sguardo e una mano sulla spalle mi fece notare la presenza di Valerio.
Vale: ehi ciao piacere, Valerio.
Lui fece finta di non sentirlo.
Vale: hai degli amici maleducati sorellina.
Io: ora capisci perché sono cresciuta così?
Gli rivolsi un ghigno e Valerio si fece scappare una risata.
Chri: sei dimagrita un sacco, hai il fisico perfetto che tanto desideravi tanto che hai attratto anche il tuo idolo, per attrarre me mi son bastati i tuoi occhi e il tuo sorriso.
Una lacrima mi rigò la guancia e d'un tratto vidi Chris a terra.

-continua-

P.S.: ragazzi noto che visto che è da un bel po' che non scrivo non siete più attivi come prima, scusate ho passato un periodo non dei migliori, ma ora sono tornata. :)

Beautiful disaster || LOWLOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora