32: Posti assurdi.

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EMANUELA'S POV

Giorgio: manu è l'una, ma a che ora tornate?
Io: è prestissimo Gio dai.
Lo andai incontro e mi aggrappai alle sue spalle.
Io: stai diventando troppo vecchio caro mio.
Giorgio: sicura stronzetta?
Notai una ruga formata da un sorriso malizioso sulla sua guancia. Iniziò a correre all'improvviso e io chiusi gli occhi temendo di cadere, ma lui mi stringeva le gambe ai suoi fianchi e si fermò solo dopo essere arrivato al respiro affannato.
Giorgio: chi è il vecchio?
Io: in questo momento io ahahahah.
Giulio: si vabe bravo il cazzone, fai palestra dalla mattina alla sera come minimo dovevi correre in quel modo.
Io: non giustificare la tua attività fisica idiota.
Ester: manu dimostriamo chi riesce a correre di più.
Mi rivolse un sorriso malizioso e si mise al mio fianco, poi tutti mi chiedevano perché la adoravo quella ragazza.
Io: ovvio, però chi vince, caro Giorgio, vince una canna, una delle vostre.
Giulio: anche io ci sto.
Io: ma come non detto, appena si mettono ste cose in mezzo pure se stai morendo corri.
Valerio: raga ma so l'una, spiegatemi le energie dove vi escono.
Io: dal corpo.
Valerio: dovrei ridere?
Io: perché? vuoi piangere?
Valerio: sto discorso sta diventando insensato ahahah, dai pensa a corré.
Alina: io do il viaaa.
Ci sistemammo e Alina si mise sul marciapiede, diede il via e partimmo. Io ed Ester avevamo la tattica di partire lentamente e poi agli ultimi metri metterci tutta l'energia per superare tutti ed avevamo sempre vinto.
Gio: la canna è miaaa.
Giu: te lo sogni pezzo di merda.
Io: ester, ora.
Mi rivolse un sguardo di acconsentimento e con tutta l'energia riuscimmo a superare Giorgio e sorprendentemente Giulio era il primo.
Io: raga Giulio attualmente è il primo fate una foto, una cosa che non succederà mai piú.
Giu: sei una stronza madornale.
Riuscii ad andare più veloce e lo raggiunsi, stavamo per arrivare al traguardo e noi intanto ci guardavamo negli occhi, a costo di sbattere contro qualcosa. Nello stesso momento arrivammo entrambi al traguardo seguiti da Giorgio ed Ester, intanto noi continuavamo a guardarci, ci stavamo spogliando con gli occhi. In quel momento Giulio si avvicinò e io mi sentivo bloccata dal suo sguardo, si fermò a pochi centimetri da me, appoggiò le sue mani al mio sedere e mi spinse verso di lui continuando a stringere le mani al sedere, così riuscii a sentire la sua erezione e arrossii. Mi morse d'un tratto le labbra senza baciarci, mordeva solamente.
Giu: sei fortunata che non siamo in una camera da letto.
Luca: rega 'ste cose non avanti a tutti per favore.
Diventai sempre più rossa e facendo finta di non aver sentito mi girai verso tutti gli altri che ci guardavano.
Io: ora voglio quella fottuta canna.
Gio: offro io dai.
Giu: siamo arrivati insieme, dai Gio vai cacciane due.
Notai Giorgio imprecare tra se e se e mi scappò una risata.
Ester: la voglio anche ioo, comunque ho corso, un piccolo premio.
Giorgio alzò la testa con uno sguardo assassino stampato in faccia e prima che iniziasse una delle sue polemiche e bestemmie infinite tirai il braccio ad Ester.
Io: fai dei tiri da me, dai.
Ester cacciò uno dei suoi enormi sorrisi che fece sorridere anche me e nel giro di 5 minuti Gio ci diede le canne. Mi andai a sedere sul marciapiede del solito supermercato, appoggiai la schiena al muro, portai le gambe al petto e accesi quel misto di erba e tabacco che nel giro di 5 minuti riusciva a farmi stare meglio. Giulio iniziò a guardarmi e si avvicinò tanto che riuscivo a vedergli solo le scarpe, in quel momento ripensai a quella giornata che avrebbe cambiato la mia inutile vita, ma a differenza di quella giornata, alzai la testa e con gli occhi lucidi guardai la faccia stanca e soddisfatta di Giulio che stava pensando alla stessa cosa.
Giulio: ti amo.
Io: anche io.
Giulio si abbassò e si sedette vicino a me, appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi, iniziò a girare tutto anche con gli occhi chiusi, ma avevo la mente più chiara del solito e iniziai a pensare a tutto ciò che avevo passato prima di conoscere Giulio, quella fottuta lametta, il sangue sulle braccia, le felpe anche in estate, braccialetti e bandane ai polsi per coprire tutto ciò che dovevo vedere e sentire solo io. Gli occhi iniziarono a bruciarmi e sentii una lacrima scendere tramite le ciglia, arrivare alle labbra, quel sapore salato, poi le sentii arrivare al mento e finire sulla mia mano. Non so come, ma Giulio se ne rese conto e prese ad accarezzare la mia guancia per levarne la lacrima. Aprii gli occhi, della canna ne rimasero due tiri mentre degli altri ne rimase solo ogni loro singolo profumo, sembravano passati solo due secondi quindi sembrava che qualcosa di oscuro se li era portati ed eravamo rimasti solo io e Giulio seduti in mezzo a quella città diventata ormai oscura, sentii un brivido passarmi tutto il corpo e le labbra di Giulio si avvicinarono alle mie. Assaggiai le sue labbra con la lingua e sentii l'acido dell'erba e in quel momento mi fece saltare su di lui, entrambi non capivamo più nulla e lui prese a stringermi il seno. Sentii bruciare il ventre e il contatto con la sua erezione mi fece impazzire, mi iniziai a strusciare su di lui e a baciarlo fino a far impazzire entrambi. Mi alzò la maglia e mi tolse il reggiseno.
Io: giu siamo in mezzo ad una via.
Giu: sono le due di notte non c'è nessuno.
Io: e se tornano?
Giu: so che non interessa neanche a te.
In quel momento la mia vista si offuscò, lui prese a baciarmi i capezzoli e io inarcai la schiena. Ci slacciammo i pantaloni e li abbassammo il necessario. Entrò dentro di me e un piccolo urlo uscì dalle mie labbra così lui riprese a baciarmi mentre il compito di muovermi andava a me, continuammo fino ad imperlarci di sudore, fino alla fine, urlammo uno tra le labbra dell'altro per non far sentire nulla a nessuno e ci bloccammo affannati a quel muro, ancora seduti a terra.
Giu: è stato l'amore più bello che io abbia mai fatto, ma soprattutto nel luogo più assurdo, ma ancora non mi sono stancato di te.
Io: ti amo, giulio, io ti amo per davvero.
Ci sistemammo, ci alzammo e andammo a trovare gli altri.

-continua-

Beautiful disaster || LOWLOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora