43: Come allontanare i pensieri.

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GIULIO'S POV

Tornammo a casa, ma chiuso in quelle quattro mura non ce la facevo a stare.
Io: ema ci andiamo a fare un giro?
Le dissi con uno sguardo spento e assente ed Ema cercò di rasserenarmi con quei suoi sorrisini di comprensione.
Ema: come vuoi, chiedo anche agli altri?
Io: si, dai, intanto vi aspetto fuori.
Scesi le scale e arrivato all'uscita notai che il sole stava sprofondando nel mare. Non potevo perdermi quella meraviglia e decisi di godermela al massimo cercando un po' di relax. Mi avvicinai agli scogli, mi appoggiai su uno di loro e mi accesi una sigaretta, quei colori colori tra il blu del mare e il viola/rosso del cielo erano come qualche droga per gli occhi. Quella sigaretta inoltre rilassò tutti i miei muscoli a tal punto da sentirmi d'un tratto svenire e un qualcosa dentro di me uscire alzandosi di qualche centimetro per poi ritornare, fu meraviglioso. Chiusi gli occhi per qualche secondo appoggiandomi sui gomiti agli scogli.
Alice: GIULIOOO. DOVE CAZZO SEI?
Non volevo aprire gli occhi, stavo bene così, volevo riaprirli solo una volta tornato tutto alla normalità. Sentii una mano sfiorare il mio braccio e delle labbra appoggiarsi alle mie, dal profumo capii che era Ema.
Ema: ei, alzati, dobbiamo andarci a fare un giro no?
Io: sto bene qui.
Ema mi guardò in modo alquanto disperato, non so perché, ma stavamo addossando tutto a lei, lei che non centrava nulla, doveva rallegrare tutti e inoltre preoccuparsi per Alison poiché noi eravamo troppo impegnati ad essere tristi per preoccuparci di Alison. Ema si buttò addosso e mi strinse forte.
Ema: non fare così per favore.
Non dissi nulla e mi alzai.
Ema: RAGA MI SO ROTTA IL CAZZO MO ME SEGUITE E ANDIAMO DOVE DICO IO.
Nessuno replicò poiché notarono che Ema stava arrivando davvero al limite, così entrammo in macchina e viaggiamo per una buona mezz'ora. Scendemmo dalla macchina e avanti a noi c'era un mondo diverso dal calmo golfo di Napoli, ma tanta gente e musica ovunque, per le strade c'erano canzoni semplici come "Not letting go di Tenie Tempah ft. Jess Glynne" mentre ai lati c'erano discoteche a non finire.
Luca: Angela vieni ti offro un drink.
Matteo: Alice vieni andiamo in quel locale.
Ema: e quattro sono fuori. Luca, Valerio, Giulio venite.
Ema ci portò in una delle più grandi discoteche che c'erano nei paraggi, appena la videro i bodyguard le fecero passare la fila e ci fecero passare alzando le mani.
Luca: manu ma lavori per la mafia?
Ema: ahahaha zitto e venite.
Partì "Gdfr di Flo rida ft sage the gemini & lookas (noodles remix)" ed Ema corse al banco degli alcolici e dopo circa 5 drink a testa iniziai a vedere un po' sfocato e di fronte vedevo solo Ema che agitava i suoi fianchi in modo molto sexy iniziando a strusciare il suo sedere su di me, al che Valerio e Luca con una faccia maliziosa si allontanarono. Ballammo un po' insieme poi lei si allontanò e salì sul palco dove c'era la montatura del Dj.

-continua-

P.s.: cercherò di fare capitoli meno lunghi così scriverò con più frequenza, spero vi sia piaciuto il capitolo. ❤️

Beautiful disaster || LOWLOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora