37: Panorama.

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GIULIO'S POV

Ema era pensierosa fumava e guardava fuori quelle mille luci che oltrepassavamo di quel paesino. Avevamo appena finito di litigare per una stronzata nata da lei. In effetti non era proprio una stronzata, le avevo detto che non la amavo quanto Giulia.
Io: Piccola..
Ema: cosa vuoi?
Io: la smetti di fumare?
Ema: tu vicino a me? Ahahahahaha sei bravo a fare le battute.
Io: io ho detto che non ti amo quanto Giulia...
Ema: l'ho capito, smettila.
Io: beh...aspetta, chiudi gli occhi.
Ema chiuse gli occhi e io spensi la macchina, scesi e le andai ad aprire lo sportello. Le presi la mano e la aiutai a scendere.
Ema: vuoi buttarmi giù dal burrone?
Io: ahahah questo mai e poi mai scema.
Ema: ah io scema?! Stai perdendo punti caro.
Io: ok sto zitto, ma tu continua a tenere gli occhi chiusi.
Ema non rispose, ma fece come le dissi, le feci strada fino all'orlo di quel burrone, giù c'era il vuoto totale, infatti la prima volta che andai in quel luogo volevo buttarmi giù poi viddi quel panorama e capii che non potevo sminuire tutto ciò solo per delle cose andate male. Mi fermai a guardare tutta quella bellezza prima di farle aprire gli occhi, poi mi girai a guardarla e pensai che non c'era niente di più bello di vedere tutto quello con lei.
Io: ema puoi aprire gli occhi.
Ema aprì gli occhi e la prima cosa che notò fu il burrone, poi però alzò gli occhi e guardò la sua amata città, le luci, il mare, il Vesuvio e a quella vista notai i suoi occhi brillare.
Ema: wow
Io: tutto ciò piccola non si può paragonare a te, io non ti amo quanto Giulia perché l'amore che provo per te è molto di più, è da quando hai messo piede in quella stanza che ho risentito il mio cuore battere.
Ema mentre continuava a guardare il panorama mi disse "ti amo"
Io: ami me o il panorama?
Ema: quando hai visto questo posto eri venuto per buttarti giù.
Disse mettendo metà piede verso il vuoto, a quel gesto le presi il braccio e la tirai verso di me.
Ema: ei non volevo buttarmi..
A quel punto la baciai e la strinsi forte a me.
Io: vogliamo passare la notte qui?
Ema: per me va bene, ma non hai detto nulla alla mia affermazione.
Io: forse perché avevi ragione, poi però ho visto la bellezza di questo luogo e mi sono tirato indietro.
Ema non disse nulla e si diresse verso la macchina. La lasciai andare e io continuai a vedere quel luogo.
Passarono 10 minuti e Ema tornò con due canne tra le mani, io le rivolsi un sorriso e lei mi baciò dolcemente. Ci sedemmo con le gambe rivolte verso il vuoto e fumammo in silenzio. Ad un certo punto squillò il mio telefono, guardai lo schermo "alison" e a quel nome rimasi abbastanza perplesso. Risposi e mi disse una cosa che non avevo proprio voglia di sentire, quindi subito cercai di staccare.
Ema: cos'ha detto alison?
Io: ehm...hanno pubblicato le foto di me e te e ora ci sono delle ragazze incazzate nere giù al nostro hotel, in questo momento mi sento molto Justin Bieber.
Ema: ahahahahahahahah aspetta cosa?! No ok, vabe in effetti le capisco, ma non sarei mai arrivata a tanto. Aspetta devo fare una chiamata e poi dopo ti devo far fare un servizio da poco.
Io: ehm ok.
Ema prese il telefono e digitò il numero di Valerio e mise il vivavoce.
Ema: vale?!
Valerio: allora cara direi che ora non è il momento.
Ema: sei con alina?
Valerio: no purtroppo, piuttosto senti..
Delle urla uscirono dal telefono
Ema: ehm era questo che ti volevo chiedere.
Vale: no rega, non è possibile che per una foto succede questo, Giulio è diventato peggio de Justin Bieber 'rcoddio. RAGAZZE DIOCANE STATE CALME NON SIETE NORMALI.
Ema: AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH OK NON CE LA FACCIO. Vabe di a ste tizie che domani sarò giù all'hotel e vediamo che hanno da dire, sai com'è le capisco. Ci vediamo domani bro.
Vale: a domani scema.
Scoppiai in una risata, non so se perché ero davvero divertito o stesso il "panico".
Io: ema cosa dovevi farmi fare?
Ema: ah si dovresti fare un audio a delle mie amiche.
Io: mi vogliono uccidere anche loro?
Ema: no, loro vengono un po' da tutta Italia e proprio come me siete tu e Giorgio che le fate stare meglio.
Io: le devo nominare una ad una?
Ema: sono un po' troppe quindi puoi dire anche "famiglia ms".
Io: no aspetta, ma io ho avuto delle direct da sta famiglia ms. wow com'è piccolo il mondo.
Ema: dai su vai Giù.
Io: ehm...ciao Famiglia MS Ema mi ha detto che siete mie fan, wohoo molto toste posso notare e beh, volevo dirvi grazie perché voi siete parte del mio successo e senza di voi in questo momento sarei in mezzo alla via a fare il coglione, quindi amo tutte voi.
Ema: lo sai che saranno le ragazze più felici di sto mondo ora?!
Io: wow faccio quest'effetto?!
Ema: le hai salvate, quindi si. Infatti ecco vedi i loro messaggi.
*erano tutti: oddio giù sei davvero tu? Muoio; piango; grazie a te; grazie per avermi salvato. E roba così*
Io: wow grazie ragazze, davvero.
Ema: ei, io avrei un bel po' di sonno, dormiamo in macchina?
Io: eh si non ci avevo pensato a questo, vabe almeno saremo molto vicini.
Entrammo in macchina io mi sedetti e lei si sdraiò appoggiando la sua testa sulle mie gambe, proprio come quando la portai via da quella discoteca e a quel pensiero le diedi il bacio della buonanotte.
Io: buonanotte piccola.
Ema: buonanotte idolo.

-continua-

P.S.: scusate se ultimamente non ho scritto, ma ero in vacanza, spero vi piaccia il capitolo. ❤️

Beautiful disaster || LOWLOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora