*EMANUELA'S POV*
Quel giorno mi svegliai totalmente disconnessa dal mondo, continuavo a fare cose in modo automatico, come se non comandassi il mio corpo, la mia mente era ferma a pensare quell'ultimo giorno di due anni prima in loop, era totalmente strano per me dato che feci di tutto per dimenticare tutto quel periodo e ci riuscii anche, fino ad oggi.
Due anni fa quando Giulio picchiò Chris in lacrime girai le spalle e corsi via, senza una direzione, o forse si, arrivai al treno per tornare a casa, ero sfinita, era davvero successo troppo in troppo poco tempo, non sopportavo più nulla, poi quella volta sugli scogli con Federico che quasi non riconobbi Giulio fece scattare qualcosa nel mio cervello che nel momento in cui mise le mani addosso ad una persona che neanche conosceva decise di farmi anche agire. Una volta tornata a casa cambiai subito numero di telefono e di lì a poco decisi di trasferirmi a Roma per studiare fotografia. Fortunatamente i miei amici furono molto comprensivi, non potevo aspettarmi altro da 5 anni di amicizia. Una volta trasferita a Roma ricominciai tutto d'accapo, cosa che penso serva un po' a tutti un prima o poi. Feci nuove amicizie, trovai una casa vicino l'Accademia e a dir la verità mi trovavo molto bene, forse meglio direi, tranne quando magari in giro per il centro avevo sempre il timore di incontrare uno di loro dato che comunque la loro città Natale è appunto Roma. Per due anni andò alla grande si può dire, fino a quel giorno.
Francesca, una delle uniche ragazze con cui avevo stretto in Accademia, se ne rese subito conto e mi chiese cosa avessi.Io: Nulla Fra, penso di essermi svegliata con la luna storta.
Non le avevo mai parlato della parentesi di quell'estate prima di trasferirmi a Roma, era l'unico modo per cancellare effettivamente quel periodo dalla mia testa e quindi dalla mia vita.
Fra: dai su, lo sai che puoi dirmi tutto, vado a preparare il tuo thè preferito e me ne parli.
Questo intendevo per 'mi trovavo molto bene' perchè in realtà non potevo desiderare di meglio, avevo trovato degli amici a cui importava realmente di me, un po' come la mia comitiva di giù, e penso che sia questa la felicità più o meno.
Francesca tornò con i due thè alla vaniglia caldi mentre fuori pioveva a dirotto. Passavamo così gran parte delle giornate una volta tornate dai corsi, andavamo da lei e con un thè avanti e qualche chiacchiera o serie tv passavamo le giornate, invece con le giornate belle andavamo la sera a mangiare un panino o andavamo in giro con il resto della comitiva. Pensavo che trasferirsi in centro città sarebbe stato un po' difficile, invece oltre che un po' di movimento in più non trovavo troppa differenza dal mio paesino di periferia e questa cosa mi sollevava.Fra: allora, racconta, sù, di nuovo Davide?
Io: ma scherzi? L'ho superata quella, lo sai ora siamo buoni amici e anzi quando scendo solitamente ci prendiamo anche un caffè insieme e ci raccontiamo quello che è successo nei mesi precedenti.
Fra: allora Ciro?
Io: con lui ho chiuso.Si in realtà i 'problemi' per una come me non è che finiscono sempre del tutto e Francesca ne ha sentite davvero tante in due anni, parecchie volte pensa che sia vittima di qualche specie di maledizione, dato che finiva un problema e ne iniziava un altro.
Fra: senti prima che elenchi tutte le persone, hai intenzione di parlare?
Io: non è nessuno che conosci, stavo iniziando a pensare delle cose successe un po' di tempo fa, ma ora voglio solo riprendermi, quando sarò per così dire pronta te ne parlerò, magari domani.
Lei senza insistere annuì, solitamente alla prima domanda mi facevo uscire tutto perchè penso che sfogarsi sulle cose invece di tenerle dentro aiuti, sia a togliersi un peso, sia a capire meglio la situazione perchè magari parlandone ci escono pensieri utili che prima non facevamo uscire, quindi capì che era una cosa abbastanza pesante.
Da lì iniziammo a parlare dei progetti fotografici a cui lavorare fino ad orario di cena, ordinammo su Glovo, app di consegne, e dopo aver visto un film ci addormentammo con il suono della pioggia fuori dalla finestra.—————————
Dopo due anni e mezzo ho aggiornato e anche se divaga molto questo capitolo, oltre che avervi aggiornato indirettamente su alcuni lati della mia vita, ho anche deciso di spiegare meglio la situazione dato che ho creato questo grande salto temporale, spero vi piaccia, anche se ormai siete in pochi a seguire questa ff e sto anche pensando un po' al finale dato che ormai l'entusiasmo su alcuni personaggi famosi non è più quello di prima e poi 62 capitoli direi che non so pochi.
STAI LEGGENDO
Beautiful disaster || LOWLOW
FanfictionCredo che tutti abbiano capito che questa è una fan fiction, sai il solito amore tra fan e idolo in questo caso tra Lowlow e me, ecco perché il titolo è "chi sogna vive male" io sogno troppo e la frase di Lowlow è azzeccatissima, ovviamente ci sono...