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EMANUELA'S POV

Mi fermai dietro una stradina, accesi velocemente una sigaretta e appena la fiamma diede fuoco al tabacco i miei pensieri diventarono come reali, presero forma, volevo tornare a casa e riabbracciare le ragazze, tornare alla vita di sempre, poi però mi girai e viddi Giulio fermo lì a fissarmi e capii perché ero ancora lì a Napoli, abbassai lo sguardo e Giulio si avvicinò a me.
G: ti va se andiamo a prendere qualcosa al bar?
Io: si, andiamo però a quello che si affaccia sul mare.
G: va bene.
Durante il tragitto il silenzio fu l'unico a parlare e appena entrammo nel bar tutti iniziarono a guardarci, non capii bene perché, ma senza farmi troppi problemi feci segno a Giulio a un tavolo appartato in un angolino del bar vista mare.
G: cosa prendi?
Io: un po' di tranquillità c'é nel menù?
G: non penso, ma in cambio c'è un bel bicchiere ghiacciato di Coca, ti va?
Io: si dai, ma come mai d'un tratto sei così sereno e...normale?
G: da quando ci conosciamo sarò cambiato 18382 volte e te te ne accorgi solo quando divento più normale?
Mi coprii il sorriso con il menù di carta del bar e abbassai lo sguardo.
G: piuttosto che ti prende?
Io: non lo so, ma facciamo in fretta qui che voglio prendere un po' d'aria fresca.
Giulio non aggiunse un'altra parole e dopo 5 minuti uscimmo da quel bar.
Andai verso gli scogli e senza pensarci due volte mi tolsi scarpe, maglia e pantalone e mi tuffai nel mare, il contatto con l'acqua del mare mi ha sempre fatto bene, forse con l'acqua in generale, mi ha sempre rilassata e proprio in quel momento ci voleva, sentii il rumore dell'impatto del mio corpo con l'acqua, poi le bollicine e infine il vuoto, quella serenità che senti solo quando ti tuffi in acqua, nuotai per un po' sott'acqua finché riuscii a trattenere il fiato e quando uscii c'era Giulio seduto sugli scogli e lo sguardo perso nel mare, eravamo entrambi un po' strani, volevamo entrambi tutto tranne che questa vita però insieme, credo. Tornai e sentii lo sguardo dei passanti su di me, ma non mi fregava. Giulio si tolse la felpa e senza dire una parola me la poggiò sulle spalle.
Giulio: come ti senti ora?
Io: meglio, tu invece?
Giulio: quello che sento io non importa.
Con uno scatto felino gli diedi un bacio sulla guancia ritraendomi subito e abbassando lo sguardo, però notai con la coda dell'occhio un piccolo sorriso sulle labbra di Giulio.
Io: che ci prende? Così..senza che sia successo nulla.
Giulio: non lo so, torniamo a casa.

-continua-

Dopo un bel po' ho continuato, scusate l'assenza ma non ce la faccio più con questi compiti, sono le 21:23 e ancora non finisco. Scusatemi ancora l'assenza. Vi è piaciuto? ❤️

Beautiful disaster || LOWLOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora